Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 28/11/2022
Farà tappa al Teatro Nuovo di Napoli, giovedì 1 dicembre 2022 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 4) la tournée nazionale dello spettacolo Dal sogno alla scena di Clara Bauer, Pako Ioffredo e Daniel Pennac, presentato da Compagnie Mia - Mouvement International Artistique ed Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, in collaborazione con ATP/Funaro.
Dal sogno alla scena è una riflessione sul teatro, un percorso che intreccia il racconto diretto con diversi passaggi degli ultimi adattamenti teatrali di Daniel Pennac. Il mondo narrativo e onirico dell'autore 'abita' la scena per settanta minuti, in lingua italiana e in lingua francese tradotta dal vivo in italiano
Il sogno è al centro della narrazione ed è il punto di partenza. Daniel talvolta parte dai sogni come fonte d'ispirazione letteraria.
Pako Ioffredo, Demi Licata e Daniel Pennac, agendo e interpretando, daranno vita in scena ai personaggi. Riprodurranno quelle immagini affinché lo spettatore viva la sensazione di essere sedotto, come in un sogno, da un effetto di realtà .
Pennac, con le musiche di Alice Loup e Antonio Urso, la mise en espace di Clara Bauer, entrerà dal vivo fra le pieghe dei suoi libri e dei suoi ultimi spettacoli, incontrando il pubblico in quella linea di confine fra interpretazione e narrazione, lettura e recitazione. La piuma e i sogni di Pennac giocano con la poesia della scena.
Tra i testi che prenderanno vita sul palco: La Legge del Sognatore, Storia di un corpo, Bartleby - Mon Frère, Grazie, L'avventura Teatrale - Le mie italiane. In teatro, l'autore produce un linguaggio, utilizza la materia onirica mettendola su carta. Clara Bauer, la regista, traduce queste immagini sul palcoscenico a partire dai racconti di Pennac, in una mise en espace di corpi evocanti immagini sonore.
"Quando sogniamo - così Daniel Pennac in una nota - il nostro cervello produce delle immagini che si trasformano in sensazioni, bellissime, se ricordiamo i sogni come meravigliosi, terribili, se li definiamo incubi al nostro risveglio. Immagini e sensazioni non possono essere spiegate per come sono, abbiamo bisogno di utilizzare la parola.
Nel momento che ci affidiamo alle parole, immagini e sensazioni non saranno più le stesse, la nostra intelligenza diurna le reinterpreterà , così nasce il racconto. Un racconto che vive in un diverso stato dell'intelligenza, quell'analitica e narrativa, miracolosamente evocativa, differente dalle immagini che abbiamo intensamente vissuto nel nostro universo notturno, non meno efficace nel ridonare a chi ascolta le stesse sensazioni".
cs
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