Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 10/07/2020
GIRO D'ITALIA 2020: UNA SIGLA E UN NUOVO MANIFESTO
PER LA CORSA ROSA
Gli Extraliscio i protagonisti della colonna sonora. Franco Matticchio illustra il Giro 103 con un disegno che diventa la copertina del singolo
Rcs Sport ha affidato agli EXTRALISCIO la canzone ufficiale che accompagnerà il Giro d'Italia 103. Dopo il grande successo del singolo "Merendine blu" edito da Garrincha edizioni, la band di Mirco Mariani, Moreno "il Biondo" Conficconi e Mauro Ferrara torna a regalarci un altro piccolo grande capolavoro con il suo ritmo travolgente che mescola la tradizione del liscio con i suoni del punk.
"GiraGiroGiraGi" è il titolo del brano le cui parole sono il frutto della collaborazione tra lo scrittore e autore di testi Pacifico (Gino de Crescenzo), il compositore Mirco Mariani, e la editrice e regista Elisabetta Sgarbi. La canzone è edita da Betty Wrong di Elisabetta Sgarbi e distribuita da Universal.
Tra le note e le parole della canzone si innesta la voce unica e inconfondibile di Antonio Rezza, straordinario regista e performer, vincitore del Leone d'oro alla carriera per il teatro nel 2018, che si cimenta nella sua personalissima interpretazione di una telecronaca sportiva.
L'immagine di copertina del singolo è un disegno di Franco Matticchio, impaginata dallo Studio Cerri/Andrea Puppa.
Il brano sarà accompagnato da un video realizzato da Michele Bernardi con la collaborazione di Davide Toffolo.
La direzione artistica dell'intero progetto è curata da Elisabetta Sgarbi il cui immaginario eclettico ha incrociato il mondo degli EXTRALISCIO dando vita a un autentico sodalizio e aprendo orizzonti inaspettati tra musica, teatro, poesia e letteratura.
Quello tra gli EXTRALISCIO e il Giro d'Italia è prima di tutto l'incontro tra due grandi narrazioni. Da una parte l'epica dello sport che meglio di qualunque altro ha rappresentato la storia culturale e sociale dell'Italia e i mutamenti epocali del 900. Le gesta dei cavalieri erranti che con i propri destrieri di acciaio si sono sfidati in corse impossibili attraverso le strade del Belpaese hanno infiammato le penne di scrittori e intellettuali e conquistato il cuore degli italiani, divenendo nel secondo dopoguerra il simbolo del desiderio di rinascita di una comunità prostrata dalla dittatura fascista. Dall'altra la saga del liscio romagnolo, il ballo di origine colta che a metà dell'ottocento accorciò la distanza tra le classi sociali, trasformando le polche, le mazurke e i valzer delle corti mitteleuropee in danze popolari e travolgenti. Gli eroi di questa saga sono musicisti della statura di Carlo Brighi, detto Zaclén, e soprattutto di Secondo Casadei, che all'inizio del 900 inventa lo swing romagnolo firmando capolavori intramontabili che hanno fatto danzare e sognare intere generazioni, creando spazi di leggerezza nei quali ritrovare il senso della comunità.
Gli EXTRALISCIO, come dichiarato da Riccarda, figlia di Secondo Casadei, raccolgono la preziosa eredità del padre e la attualizzano, restituendo linfa vitale a un genere che rischiava di essere messo da parte. Quella degli EXTRALISCIO è un'esperienza musicale, umana e sociale che affonda le radici in Romagna e porta avanti la tradizione della musica folcloristica, rispettandone le regole fondamentali e allo stesso tempo distruggendole con sonorità lontane dal Liscio di oggi, ma vicine al liscio delle origini con l'aggiunta del Punk.
Che questo straordinario incontro avvenga in un momento tanto complesso per il nostro Paese e per il mondo appare come una fatale coincidenza. Oggi più che mai il desiderio di ripartire e il bisogno di ritrovarsi come comunità attraversano il cuore di tutti gli italiani.
Ancora una volta il coraggio instancabile dei concorrenti del Giro d'Italia può ben rappresentare un esempio, uno sprone in questa difficile rinascita. E quale miglior ritmo per tornare a sentirci insieme se non quello degli EXTRALISCIO, tra tradizione e futurismo, balera e nobiltà, energia e speranza?
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GiraGiroGiraGi di Extraliscio nasce per raccontare l'epica senza tempo del Giro d'Italia: un ragazzino formica che corona per amore il sogno di diventare un uomo, di indossare la maglia rosa e sfrecciare come un razzo sotto il traguardo. In questo brano ci sono i sogni, i desideri, le sconfitte, il sacrificio, il senso di solidarietà che connotano non solo il Giro d'Italia ma anche la vita degli EXTRALISCIO, nomadi musicali, musicisti per la gente, per far ballare la gente, fuori dalle logiche commerciali, per il gusto puro di suonare e ballare, per celebrare la tradizione musicale popolare sempre con un tocco di Punk. Il video del brano musicale, realizzato da Michele Bernardi, con la collaborazione di Davide Toffolo esprime, nel disegno animato, la libertà di questo gruppo, la sua visionarietà.
Elisabetta Sgarbi
Presidente e Direttore artistico
BETTY WRONG EDIZIONI MUSICALI
Una banda di paese stralunata suona per le strade d'Italia e anticipa l'arrivo della tappa, il suono dei raggi impazziti avverte la gente che sta per arrivare e quello dei rocchetti sfiniti è un ritmo faticoso e romantico, è un ritmo che GiraGiroGiraGi.
Poi una voce megafonata annuncia il passaggio del primo eroe in fuga tra vigneti, salite, discese, rintocchi di campane, grida di gioia e trombette!
Perché è una grande festa, è una grande gioia per tutta l'Italia e il suo Campione!
Gli EXTRALISCIO
Se chiudi gli occhi e provi a scrivere una canzone per il Giro d'Italia, la testa si riempie di immagini. Nella punta della penna c'è la ressa, decine di parole sgomitano per uscire. Strada, tornante, pavè, strappo del campione, faccia da gregario, capitombolo, striscione, ali di folla, ammiraglia e megafono.
Tutto questo baccano, questo inseguimento lungo un mese, ha per sfondo l'Italia, il paese stupefacente, che fa disperare e commuove.
E i corridori ingobbiti ci passano dentro, infilano i decenni, i cambiamenti, avanti e indietro, su e giù, tira e molla.
E gli Extraliscio che mi invitano, che saltano fuori dal quaderno come un pupazzo a molla, e sbreng e sdleng.
È stata la grande occasione di scrivere con loro ed Elisabetta Sgarbi della vitalità, della gioia, della tradizione, del coraggio.
Delle cime nascoste tra le nuvole, e di noi che proviamo ad arrampicarci.
E possiamo vincere tutto, ma per fallire basta un chiodo, o un gatto spaventato che attraversa la strada.
Gino de Crescenzo (Pacifico)
Non ho potuto sottrarmi alla richiesta di Elisabetta Sgarbi e ho partecipato come voce esterna. Non sono riuscito a far valere le mie ragioni. Non ho saputo tirarmi indietro. Forse non ho voluto. Ma non è questo il luogo delle recriminazioni.
Antonio Rezza
Sono due i ciclisti di GiraGiroGiraGi, una piccola formichina impersonizzata da un bambino e un campione che corrono una corsa solitaria. In realtà i due, superman, si stanno inconsapevolmente inseguendo, nelle nostre campagne colorate e pazze, in una foresta di clarinetti o in un puro mondo di velocità e di sudore. Si troveranno sul traguardo per scoprire che in realtà sono lo stesso uomo con le stesse motivazioni. Le tecniche di animazione sono quella tradizionale del pose to pose e del rotoscopio tutto realizzato in digitale bidimensionale.
Michele Bernardi
Il sogno di un bambino e la sua bici, la voglia di avventura che lo spinge nel gioco e nella fantasia fino alla trasformazione in un campione contemporaneo in maglia rosa.
Extraliscio, i musici che legano la tradizione del liscio all'attitudine contemporanea osservano, come maschere-colline e accompagnano la trasformazione per la vittoria del giro.
Video in animazione realizzato da Michele Bernardi con la collaborazione di Davide Toffolo, un rotoscopio pittorico, fra futurismo e racconto quotidiano.
Davide Toffolo
Il Giro d'Italia è tradizione, storia, racconti di grandi personaggi dello sport e della cultura. Ma il Giro d'Italia è anche innovazione, una piattaforma in grado di comunicare su tutti i media utilizzando linguaggi diversi per raggiungere gli appassionati nei cinque continenti. La tradizione quindi convive sempre con l'innovazione e, insieme, diventano ancora più forti. Il progetto con gli Extraliscio va in questa direzione perché, proprio come facciamo per il Giro, siamo partiti dalla tradizione musicale popolare rivedendola in chiave moderna. Per questo credo che il brano rappresenti molto bene lo spirito della nostra Corsa Rosa con tutte le storie che regala sempre ai propri tifosi. L'illustrazione della copertina realizzata da un artista internazionale come Franco Matticchio dà ancora più valore a questo progetto e racconta in modo poetico l'unicità della prossima edizione del Giro d'Italia che per la prima volta sarà corsa ad ottobre.
Roberto Salamini
Direttore Marketing & Comunicazione RCS Sport
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