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Evento segnalato su musica e teatro da:
Associazione Spaghettitaliani



Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 14/03/2011

Giovedì 17 marzo (in replica fino a domenica 20): lo spettacolo finalista al Premio Scenario 2009, "Non merita lamenti" di Luigi Imperato e Silvana Pirone, in scena al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli

 

immagine in primo piano

Da giovedì 17 marzo 2011, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
Non merita lamenti di Luigi Imperato e Silvana Pirone
Lo spettacolo della Compagnia Teatro di Legno, impegnata nella ricerca di nuovi linguaggi drammaturgici e astro nascente del panorama teatrale

Finalista al Premio Scenario 2009, sarà sul palco del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, da giovedì 17 marzo 2011 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 20), Non merita Lamenti, uno spettacolo di Luigi Imperato e Silvana Pirone, presentato da Teatro di Legno.
Gli interpreti della pièce, Fedele Conanico, Ilaria Cecere e Annamaria Palomba, porteranno in scena la vita di Pascalina Di Gesù coniugata Colantuono, mamma impegnata in due attività: "Una piena di cazzimma, l'altra caritatevole verso me e verso l'anima che mi chiama".
Fu lei a dare alla luce una figlia ingrata, che si lasciò andare al suicidio. Una figlia che non resistette alla sua storia, alla sua vita repressa.
Siamo in una Napoli le cui condizioni disagiate e lo scarso livello culturale sono le cause principali di un degrado non solo materiale ma anche, e soprattutto, dell'animo. Tutto è scuro sulla scena, così come scuri sono i volti e i cuori dei protagonisti: un padre, una madre e la loro unica figlia.
Rapidi barlumi di speranza, voglia di migliorare, affiorano timidamente nel solo sguardo di quest'ultima, la giovane figlia di Pasqualina. Scompaiono presto, inghiottiti dalla vita vissuta, che di speranzoso ha ben poco.
Lo spettacolo prende corpo attraverso il racconto della vita delle due donne narrato dalle loro stesse voci. La storia di una piccolina, che da prima della classe dovrà lasciare andare tutto ciò che ha appreso sotto i colpi della violenza paterna, sotto i colpi di un padre che si arroga il diritto di distruggere un'esistenza solo perché l'ha creata, perché ne è padrone.
Sulle tavole di vicolo Della Ratta la madre ricorderà il dolore e i lamenti ingoiati in nome della vergogna che suscita una morte suicida, una morte che non merita lamenti.
"Io piango i figli di tutti perché - racconta Pascalina Di Gesù coniugata Colantuono - non ho potuto piangere mia figlia. I morti di suicidio non si piangono. Si atterrano silenziosi. La gente manco se ne deve accorgere.
Quando è morta mi sono stata zitta. Ho inghiottito tutte le urla delle madri che abbracciano figli morti, ho divorato tutta la pietà della madonna vergine. Ma io sono tosta. Mi lamento tutti i giorni, e vomito quello che ho ingoiato.
Mi lamento per chi muore di malattia, di fatica, di speranza, ammazzati, morti uccisi, vecchi, giovani, piccirilli. Chi si suicida non è cristiano, non merita lacrime. Non merita lamenti".

Non merita lamenti di Luigi Imperato e Silvana Pirone
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo - dal 17 al 20 marzo 2011
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.00 (domenica)
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it

Da Giovedì 17 a domenica 20 marzo 2011
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo

Teatro di Legno
presenta

Non merita lamenti
Spettacolo Finalista Premio Scenario 2009
drammaturgia e regia Luigi Imperato e Silvana Pirone

con
Annamaria Palomba, Pasqualina Di Gesù
Fedele Canonico, Vincenzo Colantuono
Ilaria Cecere, Carmela Colantuono

scene Monica Costigliola
luci Paco Summonte

durata della rappresentazione 45' circa, senza intervallo

"Pascalina Di Gesù coniugata Colantuono.vFaccio due attività.
Una piena di cazzimma, l'altra caritatevole verso me e verso l'anima chi mi chiama."

Due donne si raccontano. Una figlia scrive una lunga lettera per annunciare la propria morte suicida. Torna sulla sua storia, una storia di vita repressa.

"Cara mammà,
quando ero piccirella ero la prima della classe, ma mi sono dovuto scordare tutto. Non me lo ricordo più come si scrive, tengo una parlata sporca, che sa di sfaccimma. Parlo senza grammatica, come la mia vita. La lingua è fatta di regole, è un'invenzione. Io conosco cose concrete, dove le regole se esistono sono poche e le ha inventate qualcuno che me lo vuole mettere nel culo."

Torna sul padre, sulla prepotenza di un uomo che si arroga il diritto di distruggere un'esistenza solo perché l'ha creata, perché ne è padrone.
La madre ricorda il dolore e i lamenti ingoiati in nome della vergogna che suscita una morte suicida, una morte che non merita lamenti. L'ambiente che circonda le vicende è violenza, è sopraffazione, un vento forte e continuo che travolge tutto, determina le azioni dei singoli.

Mani imbrattate nella melma dell'equivoco, labile confine tra bene e male: i buoni sono sempre pronti ad uccidere.

"Io piango i figli di tutti perché non ho potuto piangere mia figlia. I morti di suicidio non si piangono. Si atterrano silenziosi. La gente manco se ne deve accorgere. Quando è morta mi sono stata zitta. Ho inghiottito tutte le urla delle madri che abbracciano figli morti, ho divorato tutta la pietà della madonna vergine. Ma io sono tosta. Mi lamento tutti i giorni, e vomito quello che ho ingoiato. Mi lamento per chi muore di malattia, di fatica, di speranza, ammazzati, morti uccisi, vecchi, giovani, piccirilli. Chi si suicida non è cristiano, non merita lacrime. Non merita lamenti".

La compagnia
Luigi Imperato e Silvana Pirone fondano Teatro di Legno nel 2003. Ai due fondatori si aggiungono nel tempo attori e collaboratori provenienti da esperienze diverse che vanno dal teatro di prosa al mimo corporeo e al teatro di strada. Dopo i primi progetti, che occupano spazi per lo più non teatrali, la compagnia si dedica a lavori di prosa con drammaturgia originale che tentano di unire la tradizione del teatro con la ricerca di un percorso individuale arricchito dagli stimoli del contemporaneo. .

PREMI E RICONOSCIMENTI
• 2005: borsa di produzione assegnata per lo spettacolo Il consolo, dalla compagnia Sosta Palmizi e dal network Junge Hunde, con fondi della comunità europea (progetto Culture 2000).
• 2007: premio Nuove sensibilità, menzione e borsa di produzione per lo spettacolo La parola "madre" (produzione Vesuvioteatro) assegnato da Nuovo Teatro Nuovo di Napoli e Teatro Pubblico Campano in collaborazione con Teatro dei Filodrammatici di Milano, Amat, Teatro Stabile delle Marche, Teatro Pubblico Pugliese, Festival internazionale Castel dei mondi, Teatro di Sardegna, e con il sostegno dell'ETI (Ente teatrale Italiano).
• 2008: premio Festival della luna piena, assegnato dall'Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Napoli per lo spettacolo La nave dei folli (co-produzione Officinae Efesti) .
• 2009: finalista Premio Scenario per la drammaturgia e regia dello spettacolo Non merita lamenti.
• 2010: Premio Vittorio Mezzogiorno per attori e registi emergenti assegnato per l'intera attività della compagnia nell'ambito della rassegna Giffoni Film Festival 2010

Dalla motivazione premio Vittorio Mezzogiorno: "Teatro di Legno [...]ha dato vita a spettacoli magnifici nel segno di un teatro coraggioso e innovativo, svolto in luoghi canonici e non, di una drammaturgia originale ma in un costante dialogo con la tradizione, facendo leva su attori provenienti da esperienze diverse ma impeccabilmente amalgamati."

Produzioni:
• Il luogo stesso suscita fantasmi di disperazione (2003)
• Il consolo (2006)
• La nave dei folli (2008)
• La parola madre (2008)
• Non merita lamenti (2009)

Gli spettacoli sono stati presentati in forma completa o come studi in importanti rassegne di teatro di ricerca in teatri d'innovazione o festival come: Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Pim Spazio Scenico di Milano, EsTerni festival, Festival Castel dei Mondi, Teatro Festival Italia, Eruzioni Festival.

 

 

 

 

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