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Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 03/05/2011

La Verdi di Milano: Concerto Stagione Sinfonica - 12, 13, 15 maggio - Direttore Francesco Maria Colombo, violino Luca Santaniello

 

immagine in primo piano

Giovedì 12 maggio 2011 ore 20.30
Venerdì 13 maggio 2011 ore 20.00
Domenica 15 maggio 2011 ore 16.00

Stagione Sinfonica 2010-2011

Gioachino Rossini: Sinfonia da La gazza ladra
Gian Carlo Menotti: Concerto per violino e orchestra
Gioachino Rossini: Sinfonia da La scala di seta
Gian Carlo Menotti: Suite da Sebastian
Gioachino Rossini: Ouverture da Guillaume Tell

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violino Luca Santaniello
Direttore Francesco Maria Colombo

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: dal martedì alla domenica 14.30 - 19.00)

Date concerti
Giovedì 12 maggio 2011 ore 20.30
Venerdì 13 maggio 2011 ore 20.00
Domenica 15 maggio 2011 ore 16.00

Biglietti
Euro 13,00/18,00/23,50/31,00

In ricordo di Gian Carlo Menotti

Il Maestro Francesco Maria Colombo ci presenta un programma con pagine apparentemente distanti tra loro, tre celeberrime sinfonie d'opera di Gioachino Rossini (La gazza ladra, La scala di seta, Guillaume Tell) e due brani del compianto Gian Carlo Menotti, compositore italiano naturalizzato americano, morto da soli 4 anni: il Concerto per violino e Orchestra e la suite dal balletto Sebastian.

Quella di Menotti è una figura del tutto particolare nel panorama del Novecento musicale: nato nel Nord Italia del 1911 (ricorre, infatti, il centenario della nascita), all'età di 17 anni è già studente di composizione al prestigioso Philadelphia's Curtis Institute of Music. Rimarrà in America molto a lungo, almeno fino agli anni '70, insegnando e scrivendo numerose opere teatrali, di cui era anche autore di libretti, con uno stile a metà tra l'opera italiana tardo-verista e il musical di Broadway, di cui era grande ammiratore e profondo conoscitore. Fu anche tra i primi ad accorgersi delle grandi potenzialità del mezzo televisivo, per cui scrisse appositamente opere. Fu lui, nel 1958, a dedicarsi alla creazione del prestigioso "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, una delle più importanti manifestazioni europee che promuovono la collaborazione culturale tra Europa e America.

Sul palco dell'Auditorium di Milano, insieme all'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, si esibirà Luca Santaniello, primo violino de laVerdi, nel Concerto per violino e orchestra di Gian Carlo Menotti.

Giovedì 12 maggio 2011 ore 18.30
Conferenza a ingresso libero
Foyer dell'Auditorium di Milano
GUIDA ALL'ASCOLTO DEL CONCERTO
Conferenza su Rossini e Menotti
Relatore Maestro Francesco Maria Colombo

Programma:

La gazza ladra è, tra le tre opere semi-serie scritte da Rossini, la sua prova più riuscita, composta nel 1817. La partitura fu salutata con successo (Rossini non ne conosceva uno uguale alla Scala dai tempi della Pietra di Paragone) ed è ancora oggi abbastanza rappresentata. La Sinfonia si è dimostrata addirittura tra le più vitali in assoluto e si è ricavata un posto di tutto rispetto nel repertorio concertistico abituale insieme a poche altre. Per quanto le sinfonie rossiniane non siano abitualmente create su materiale desunto dall'opera e per quanto il carattere serio o buffo di questa non si evinca solitamente dal clima musicale del brano di apertura, pure il carattere di questo lavoro è intuibile dall'ambivalenza di questa pagina, nettamente divisa in due parti la prima delle quali si apre con un rullo di tamburo al quale segue un tema solenne e marziale. Nella seconda parte emerge invece il carattere più abitualmente leggero e disimpegnato di Rossini.

Il Concerto per violino e orchestra di Gian Carlo Menotti è stato commissionato nel 1952 da Efrem Zimbalist, violinista e direttore del Curtis Institute of Music, di cui Menotti fu un ex allievo. La prima fu eseguita dallo stesso Zimbalist e dalla Philadelphia Orchestra nel dicembre di quello stesso anno. Suddiviso in tre movimenti, il concerto è un brano abbastanza convenzionale per il virtuoso solista, con un lirismo e una tonalità tipiche di buona parte dei lavori di Menotti. Il movimento finale è caratterizzato da una parte per oboe, tamburello e tamburo indiano, reminescenze delle influenze mediorientali, che si possono trovare anche nell'opera di Menotti Amahl e gli ospiti notturni (1951).

La scala di seta di Rossini, farsa comica in un atto su libretto di Giuseppe Foppa, fu rappresentata per la prima volta al Teatro San Moisè di Venezia il 9 maggio 1812, con discreto successo, ma dopo un limitato numero di repliche e di riprese in teatri minori scomparve totalmente dal repertorio, per essere ripresa soltanto nel secondo Dopoguerra. La sinfonia dell'opera, invece, rimase un pezzo molto frequentato del repertorio sinfonico. Il soggetto è tratto dal libretto di Planard L'Echelle de soie, messo in musica da Pierre Gaveaux (1808). L'operina appartiene al gruppo di cinque farse che Rossini scrisse proprio per il Teatro San Moisè, insieme a La cambiale di matrimonio, L'occasione fa il ladro, L'inganno felice e Il signor Bruschino.

Il balletto Sebastian di Gian Carlo Menotti ha avuto la sua prima esecuzione nell'ottobre 1944 all'International Theater a New York. Il balletto è composto da un atto e tre scene. Come sua abitudine, Menotti ha scritto anche la storia su cui il balletto si basa, ambientata a Venezia alle fine del XVII secolo.
Sebastian è stato acclamato in particolare per la sua partitura. In questo balletto Menotti non solo è stato un precursore delle opere a venire, ma ha anche indicato la strada verso due importanti opere orchestrali successive: nel 1945 il Concerto per pianoforte e il suo Concerto per violino del 1952. Tutti questi lavori sono stati scritti con il fascino di Menotti per lo stile drammatico e cantato, sia vocale che strumentale.

Considerato da molti il capolavoro della produzione operistica di Rossini, il Guglielmo Tell, del 1829, che conclude l'attività del compositore in campo operistico, presenta delle novità considerevoli sia per il contenuto sia per l'innovazione del linguaggio musicale. In particolare l'ouverture è uno dei brani sinfonici rossiniani più belli, con la famosissima cavalcata dopo l'iniziale Andante dei violoncelli di colore quasi schubertiano.

Biografie:

Francesco Maria Colombo ha aperto la stagione 2010-2011 con un'acclamata produzione del capolavoro di Donizetti Roberto Devereux, che ha segnato il suo debutto in Canada con l'Opéra de Montréal. La critica si è espressa in termini entusiastici, e l'Opéra de Montréal lo ha subito invitato per una nuova produzione de Il Trovatore di Verdi nella prossima stagione. Un'altra orchestra dove il maestro Colombo tornerà il prossimo mese è l'Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano: il concerto in stagione prevede musica di Rossini e Menotti. Dal 2002 Francesco ha lavorato regolarmente con la Verdi, che ha condotto ogni anno in un repertorio sinfonico e operistico, nei cicli estivi dedicati al Musical e in un concerto celebrativo del Natale nel Duomo di Milano.
Gian Carlo Menotti è stato uno dei grandi mentori di Francesco: nel 2001 lo ha invitato a dirigere il concerto in piazza di Spoleto Festival, trasmesso in diretta dalla Rai, e nel 2002 lo ha richiamato per debuttare nell'opera, con The Telephone e The Medium, per la regia del compositore stesso. L'altro mentore è stata Renata Scotto, con la quale Francesco ha debuttato in concerto, cone pianista e come direttore, dopo aver completato i suoi studi in direzione d'orchestra con Mario Gusella e Donato Renzetti, partecipando anche a masterclass tenute da Franco Ferrara e Carlo Maria Giulini.
Da allora, Francesco Maria Colombo ha diretto orchestre in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Albania, Corea del Sud, Stati Uniti, Messico, Argentina. Come direttore d'opera ha stabilito rapporti continuativi, fra l'altro, con la Minnesota Opera per un ciclo dedicato al Belcanto (Maria Padilla di Donizetti, Orazi e Curiazi di Mercadante, Roberto Devereux di Donizetti), e con la Opera Company of North Carolina per un ciclo pucciniano (Tosca, La Bohème, Italian Gala). Il suo più recente impegno operistico in Italia è stata la produzione di Don Pasquale di Donizetti nei teatri del circuito lombardo, per i quali aveva diretto in passato Les Contes d'Hoffmann di Offenbach e Il Trovatore di Verdi.
Nella stagione 2009-2010 Francesco Maria Colombo ha perseguito il suo ciclo di 20 concerti con l'Orchestra Verdi dedicati al Novecento. E' un'iniziativa senza precedenti in Italia, perché ciascun concerto comprende un'introduzione storico-estetica, l'analisi dei brani con esempi "live" dell'orchestra, e l'esecuzione completa. I 20 concerti sono attualmente trasmessi in televisione da Sky Tv, sul canale Classica. In occasione del concerto dedicato a Il canto sospeso di Luigi Nono, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha onorato l'Orchestra, il Coro, i solisti e il direttore con la sua presenza. Sempre con l'Orchestra Verdi, Francesco ha inciso un cd con la prima registrazione mondiale di Mille e una notte di Victor De Sabata, pubblicato dalla casa Universal. Appena pubblicato, il cd ha vinto il premio della critica musicale italiana indetto dalla rivista "The Classic Voice" per la sezione "miglior debutto 2009". Fra gli ultimi successi, si segnalano il debutto al Teatro Lirico di Tenerife in Spagna, con una doppia produzione di Pagliacci di Leoncavallo e de La voix humaine di Poulenc, l'apertura delle celebrazioni del bicentenario di Haydn a capo dell'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e del Coro Filarmonico di Praga, con l'esecuzione della Trauer-Symphonie e della Harmonie Messe, e il ritorno sul podio dei Pomeriggi Musicali di Milano, con Pelléas et Mélisande di Fauré e L'Arlesiènne di Bizet (nella versione integrale).
E' particolarmente attivo nel repertorio sinfonico, avendo diretto fra l'altro numerose opere sinfoniche di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Schumann, Dvořák, Grieg, Tchaikovsky, Rachmaninov, Mahler, Schoenberg, Berg, Webern, Richard Strauss, Weill, Stravinsky, Bartok, Enescu, Janacek, Sibelius, Prokofiev, Shostakovich, Barber, Gershwin, Porter, Kern, Copland, Nielsen, Britten, Vaughan Williams, Respighi, Berio, Maderna, Nono, Messiaen, Ligeti and Takemitsu. Si è concentrato in modo significativo sul repertorio francese eseguendo in moltissime occasioni i capolavori di Rameau, Berlioz, Bizet, Debussy, Ravel, Fauré, Saint-Saens, Satie, Poulenc, Milhaud, Hahn.

Luca Santaniello ha intrapreso lo studio del violino all'età di sei anni sotto la guida della prof.ssa Luciana Invernizzi che lo ha seguito sino al diploma; ancora studente ha ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali. Diplomatosi quale privatista al Conservatorio G. Verdi di Milano nel '92, si è perfezionato nei due anni successivi a Sion in Svizzera, sotto la guida del maestro Tibor Varga. Ha frequentato in seguito i corsi del maestro Pavel Vernikov e per due anni il corso di Violino di Spalla con il maestro Giulio Franzetti a Fiesole. Quale violinista del Trio Felix ha conseguito con il massimo dei voti e la lode il diploma all'Accademia di alto perfezionamento a Pescara; con la stessa formazione ha vinto tre concorsi nazionali e due internazionali e ha ottenuto un contratto discografico per la realizzazione di un CD con il Trio in La minore di M. Ravel ed il Trio in Re minore op. 49 di F. Mendelssohn. Giovane diplomato ha collaborato con le più prestigiose Orchestre Italiane, e si è esibito in numerosi teatri in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Austria e Germania. Dal 2000 è spalla dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e ha lavorato con direttori e solisti di fama mondiale tra cui C. M. Giulini, R. Chailly, G. Prêtre, R. Muti, V. Gergiev, Zhang Xian, L. Pavarotti, P. Domingo, S. Rostropovich, M. Argerich, S. Accardo, J. Bell, K. Blacher, E. Dindo, M. Brunello, e molti altri.
Con la stessa formazione diretta dal Maestro R. Chailly ha inciso per la Decca il solo de I lombardi alla prima crociata di Verdi (il disco ha ricevuto diversi premi); nella stagione 2002-2003 si è esibito come solista con un violino Stradivari del 1703 appartenuto a J. S. Bach e ha suonato nelle sale più prestigiose d'Europa, Sud America, Cina, India e Giappone. Come primo violino del Quartetto de "I Solisti della Verdi" ha inciso un cd con trascrizioni di brani di Jimi Hendrix, Janis Joplin e dei Beatles. Con questa formazione ha un'intensa attività concertistica affiancando al repertorio classico interessanti ed innovative trascrizioni. Oltre al suo ruolo di Primo violino de laVerdi, negli ultimi anni si è esibito come solista nelle rassegne dedicate all'esecuzione dell'integrale dei concerti di Mozart e Haydn e ha inoltre eseguito nel marzo 2008 il Triplo Concerto di L. V. Beethoven con Simone Pedroni al pianoforte ed Enrico Dindo al violoncello. Dal 2007 si occupa anche dell'Orchestra amatoriale laVerdi per tutti e dell'Orchestra Sinfonica Junior de laVerdi, formazione composta più di 50 bambini e ragazzi. Luca Santaniello suona un Vuillaume copia Maggini del 1617.

 

 

 

 

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