La Verdi - Milano: concerto Stagione Sinfonica - 25, 26, 29 maggio - Direttore Oleg Caetani, mezzosoprano Susanna Anselmi news inserita su spaghettitaliani da Associazione Spaghettitaliani
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Evento segnalato su musica e teatro da:
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Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 19/05/2011

La Verdi - Milano: concerto Stagione Sinfonica - 25, 26, 29 maggio - Direttore Oleg Caetani, mezzosoprano Susanna Anselmi

 

immagine in primo piano

Mercoledì 25 maggio 2011 ore 20.00
Giovedì 26 maggio 2011 ore 20.30
Domenica 29 maggio 2011 ore 16.00

Stagione Sinfonica 2010-2011

Dmitrij Šostakovič
Due pezzi di Scarlatti: Pastorale e Capriccio
Il naso, suite
Modest Musorgskij
Canti e danze della morte
(orchestrazione di Dmitrij Šostakovič)

Pëtr Il'ič Čajkovskij
Sinfonia n. 2 in Do minore op. 17 Piccola Russia

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Mezzosoprano Susanna Anselmi
Direttore Oleg Caetani

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: dal martedì alla domenica 14.30 - 19.00)

Date concerti
Mercoledì 25 maggio 2011 ore 20.00
Giovedì 26 maggio 2011 ore 20.30
Domenica 29 maggio 2011 ore 16.00

Biglietti
Euro 13,00/18,00/23,50/31,00

Piccola e grande Russia

Torna a dirigere laVerdi il Maestro Oleg Caetani con un programma interamente russo, con Šostakovič, Musorgskij e Čajkovskij.

Si parte proprio con Šostakovič con due brani accomunati, per così dire, per essere stati commissionati dal direttore e grande amico di Šostakovič, Nikolai Malko. Il primo lavoro sarà i Due pezzi di Scarlatti, Pastorale e Capriccio, trascritti da Šostakovič per orchestra di fiati, proprio come richiesto da Malko nel 1928. Il compositore aveva preso due dei movimenti più famosi delle sonate per clavicembalo (L. 413 e L. 375) di Scarlatti e ne aveva rivisto non solo la strumentazione, ma anche la scrittura stessa, con un effetto un po' canzonatorio.

Il secondo brano è la suite tratta dalle più celebre opera di Šostakovič, Il naso, dall'omonimo racconto di Gogol': è l'esordio operistico di un giovane compositore dallo stile basato sulla comicità della dissonanza.

Con il terzo brano si cambia radicalmente clima: le atmosfere del Romanticismo russo sono venate di pessimismo cosmico. I Canti e danze della morte di Musorgskij sono tratti da alcune poesie di Goleniśčev-Kutuzov, un parente del compositore, ed hanno a che fare con la morte, in un modo crudamente realistico, al limite dell'espressionismo. Sarà protagonista il mezzosoprano Susanna Anselmi.

Infine, chiude il concerto la Sinfonia n. 2 di Čajkovskij. Siamo nel 1872 e il compositore non conosce ancora la disperazione degli ultimi anni: la sua scrittura è, qui, particolarmente gioiosa, tanto che il pubblico della prima le tributò subito un grande successo. Oggi la Seconda Sinfonia è tra le composizioni meno ascoltate. Il compositore utilizza qui tre diversi temi popolari ucraini e per questo la sinfonia fu chiamata "Piccola Russia", come veniva chiamata all'epoca l'Ucraina.

Giovedì 26 maggio 2011 ore 18.30
Conferenza a ingresso libero
Foyer dell'Auditorium di Milano

MUSICA E CULTURA IN RUSSIA

Conferenza a cura di Fausto Malcovati
Gogol e Sostakovic: la reinvenzione de Il Naso

Programma:

Dmitrij Šostakovič non ha mai temuto di contaminare il suo classicismo con materiali musicali considerati impuri da altri compositori, e la sua produzione - soprattutto quella giovanile - è talora nutrita di prestiti da repertori extra-colti. Šostakovič ha praticato tutti i generi musicali, maneggiandoli come le maschere di un teatro grottesco e visionario fatto di sola musica. La sua opera, inoltre è animata da una spiccata attitudine alla trascrizione e all'arrangement musicale. Quando usciva dalle paludi del suo umor nero, Šostakovič sapeva essere un grande giocoliere dell'orchestra: i Due pezzi di Scarlatti per orchestra di fiati: Pastorale e Capriccio op. 17 (scritti nel 1928), spassoso e irrispettoso divertissement in versione per orchestra di fiati. Il musicista trascrive in modo estremamente esatto la versione per clavicembalo delle due sonate di Domenico Scarlatti. Però l'arguzia di strumentatore gli fa comprendere che abbellimenti barocchi ed eleganti galanterie hanno un suono ben differente in questo organico rispetto all'originale. Le stesse note generano una musica differente e quindi con diverso significato. La prima esecuzione si tenne a Mosca, alla Sala Bolshoi del Conservatorio, il 25 novembre 1928.

La Suite dall'opera Il naso di Šostakovič seguiva anche nella prima esecuzione assoluta del 25 novembre 1928 i Due pezzi di Scarlatti op. 17. Opera che ha avuto un destino particolare: venne disprezzata, nella sua eversiva forma di grottesco operistico d'avanguardia, da un'Unione Sovietica del 1930 assetata di populismo, marce e cori retorici in lode della Rivoluzione. Dopo una manciata di esecuzioni fu accantonata in patria per quasi mezzo secolo, per ricomparirvi solo nel 1974. Il naso è tratto da uno dei Racconti di Pietroburgo di Nikolaj Gogol', e narra le surreali disavventure di un burocrate vanitoso della Russia zarista dell'Ottocento che si risveglia una mattina senza naso. Il naso è l'esordio operistico di un genio musicale di ventiquattro anni che ha deciso di cimentarsi nel genere dell'opera grottesco-satirica con i mezzi musicali moderni da lui conosciuti. Lo stile del Naso - basato sulla comicità della dissonanza - non guarda solo a Stravinskij, ma soprattutto a Hindemith, e alla disinvolta commistione con generi popolareschi e folcloristici, ma anche di dottissimo contrappunto, ne fa un unicum nel panorama mondiale.

Canti e danze della morte di Modest Musorgskij è un ciclo di quattro liriche scritte tra il 1875 e il 1876: Trepak, Ninna nanna, Serenata, Il generale. I testi di Goleniśčev-Kutuzov compiono un rovesciamento radicale della semantica presente in tutti quei modelli poetici, cari alla lirica classica come a quella romantica, che indicano serenità, gioia e speranza. Essi trasformano i significati in un codice gelidamente e crudelmente negativo. In queste composizioni, lo stile della vocalità musorgskiana si esprime con totale libertà, attraverso la caratteristica più inimitabile di questo artista: la capacità, da parte della musica, di assorbire in sé e di assimilare nella carne e nel sangue tutte le modalità del parlato, quasi senza mediazione, e senza le regolarizzazioni matematiche e le squadrate simmetrie che ogni musicista impara a scuola sotto ferrea disciplina.

Čajkovskij scrisse la Seconda Sinfonia nel 1872 e la rielaborò sette anni più tardi, nel 1879. Il lavoro ci fa conoscere un Čajkovskij fortemente nazionalista, come rivela del resto il sottotitolo di "Piccola Russia" (riferito all'Ucraina), anche se era lontano dal pensiero del Gruppo dei Cinque (Balakirev, Borodin, Cui, Musorgskij, Rimskij-Korsakov) che facevano della tradizione popolare il centro vitale del proprio pensiero estetico e della prassi compositiva. La prima versione della Sinfonia nacque durante un soggiorno nella campagna ucraina, in stretto contatto con i canti popolari di quella ragione da lui utilizzati come fili conduttori di tutta la partitura; e da questo punto di vista è evidente il debito musicale verso Balakirev, che aveva inserito melodie del folklore locale in un contesto sinfonico. L'edizione del 1879 è stata il frutto di una consistente revisione di quella del 1872 ed è stata realizzata prevalentemente durante un soggiorno a Roma; gli interventi più consistenti hanno riguardato l'orchestrazione e il profilo formale del primo e del terzo movimento.

Biografie:

Oleg Caetani è direttore d'opera e di concerto e reputa egualmente importanti questi due aspetti del suo lavoro.
Il maestro considera Nadia Boulanger l'ispiratrice della sua carriera: ha scoperto il suo talento, lo ha iniziato alla musica e gli ha insegnato un approccio filosofico alla vita legato a Montaigne, stile di vita cui si ispira tutt'oggi.
Al Conservatorio di Santa Cecilia ha frequentato la classe di direzione d'orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. A diciassette anni, ha debuttato a teatro con Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi.
Dopo aver studiato le Sinfonie di Šostakovič con Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo con il massimo dei voti, dirigendo la Quinta sinfonia di Šostakovič.
Vincitore del concorso alla Rai di Torino, di quello "Karajan" a Berlino, ha dato inizio alla sua carriera alla Berlin State Opera "Unter den Linden" come assistente di Otmar Suitner. L'esperienza in un grande teatro d'opera con tutte le opere di Wagner e Strauss ha dato una svolta decisiva al suo repertorio. La profonda esperienza di Caetani, ora ormai trentennale, nel repertorio operistico da Verdi a Musorgskij e Wagner (incluse alcune produzioni del Ring) ha influenzato il suo approccio alle grandi composizioni sinfoniche del ventesimo secolo (in particolare Bartòk, la seconda scuola di Vienna e l'impressionismo francese).
La prima opera da lui diretta a 24 anni è stata Eugene Onegin nel 1981, appena diplomato al Conservatorio di San Pietroburgo. Da allora, Čajkovskij ha rappresentato un ruolo importante nel suo repertorio. Ha diretto nuove produzioni de La pulzella d'Orléans a Strasburgo (prima rappresentazione in Francia nel 1998), La dama di picche con J. Schaaf a Stoccarda e Lo schiaccianoci a Zurigo con la collaborazione di Mario Botta.
Ha da poco inciso tutte le Sinfonie di Čajkovskij compresa Manfredi (2008). Il Financial Times ha scritto al proposito: "Avevamo bisogno di un'altra incisione di Čajkovskij? Dopo aver ascoltato e riascoltato queste registrazioni live, la risposta è un enfatico 'sì'. Caetani non è un ciakovskiano indulgente..lascia parlare Čajkovskij da solo: il rigore contrappuntistico, l'emozione, l'allusione occasionale all'isteria in una struttura classica... un tesoro prezioso".
Dopo aver diretto nel 1983 Oedipe di Enescu come prima opera da direttore professionista, Caetani ha incrementato la conoscenza della musica del compositore romeno laddove era possibile. Come risultato, al seguito delle sue performance di Oedipe per l'inaugurazione del Festival Enescu nel 2009, ha ricevuto la Legion d'onore della Repubblica di Romania per la diffusione della musica di Enescu nel mondo.
Caetani si è dedicato alla registrazione e alla direzione di opere di compositori meno noti del ventesimo secolo quali Mosolov, Pizzetti, Gerhard e altri.
Le sue incisioni delle Sinfonie di Tansman, con etichetta Chandos, hanno vinto il Diapason d'Or nel 2006 e nel 2008.
Sin dall'epoca degli studi, la musica di Šostakovič ha ricoperto un ruolo centrale nel suo repertorio. Caetani ha tradotto il libretto del Naso in tedesco per la produzione a Francoforte nel 1991.
Ha diretto la "prima" italiana di Moscow Cheriomushki nel 2007 e molte première delle Sinfonie di Šostakovič in tutto il mondo; ha inoltre inciso il primo ciclo completo delle Sinfonie di Šostakovič con l'Orchestra Verdi di Milano. I CD hanno vinto molti premi: 10/10 da Classical Today in USA, ffff Tèlèrama in Francia e Record Geijutsu in Giappone.
Lo lega un rapporto profondo con la Sydney Symphony, la Staastkapelle Dresden, il Maggio Musicale Fiorentino e l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi che dirige regolarmente dal '99 e che ha portato sia in una estesa tournée sudamericana, sia in una, più recente, in Spagna. Nell'aprile 2008 ha diretto la Verdi in Vaticano in un concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI, alla presenza del Presidente della Repubblica Napolitano: il concerto è stato trasmesso in eurovisione.
Nel 2001 ha debuttato al Teatro alla Scala con Turandot dove è tornato nel 2005 per Otello. Ha inaugurato la stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nel 2001 con Don Pasquale. Tra gli impegni recenti ricordiamo Khovanchina e Sir John in love di Ralph Vaughan Williams all'English National Opera,una company con la quale Caetani ha stretto un particolare rapporto d'amicizia, l'Olandese volante al Teatro dell'Opera di Roma, L'enfant et les sortilèges al Théâtre des Champs-Élysées a Parigi, La voix humaine, Il castello del principe Barbablu e Don Carlos a Colonia etc.
Dirige regolarmente orchestre quali Staatskapelle Dresden, Munich Philharmonic, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhausorchester, Wiener Symphoniker (con cui ha registrato Poliuto di Donizetti per Emi-Cbs), Orchestre National de Radio France, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l'Accademia di Santa Cecilia, Yomiuri Orchestra.
Futuri impegni prevedono Madama Butterfly a Berlino, all'ENO a Londra e a Tokyo e numerosi concerti con la Sydney Symphony, il Maggio Musicale Fiorentino, la Tchaikovsky Symphony Orchestra, la Konzerthaus Orchester Berlin, l'Orchestra Nazionale della RAI a Torino, Metropolitan Orchestra di Tokyo, l'Orchestra Nazionale di Spagna etc.

Susanna Anselmi ha conseguito brillantemente presso il conservatorio di Roma Santa Cecilia il diploma di Pianoforte sotto la guida del M. Pieralberto Biondi e quello di Canto, perfezionandosi nel repertorio mozartiano con il soprano Graziella Sciutti e in quello belcantistico con il soprano Leyla Gencer.
Vincitrice del XXXIX concorso Spoleto/As.li.co., ha debuttato al teatro Olimpico di Vicenza nel "Giustino" di A. Vivaldi . Da allora ha cantato nei principali Teatri ed Enti Lirici, sia in Italia che all'estero: Teatro alla Scala di Milano, Teatro Bellini di Catania, Teatro Comunale di Bologna, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Parma, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Ponchielli di Cremona, Opèra de Lyon, Chatelet e Bastille di Parigi, Opèra di Montecarlo, La Maestranza di Siviglia, La Zarzuela di Madrid, Opernhaus di Zurigo, Staatzoper di Vienna, Opèra de Nice, Rossini Opera Festival di Pesaro, RAI di Roma, Napoli e Milano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Festival della valle d'Itria a Martina Franca, Concertgebown ad Amsterdam, Orchestra Filarmonica e New Israeli Opera a Tel Aviv, Cincinnati May Festival e ancora a New York, Buenos Aires, Houston, Graz, Budapest, Tokyo, Kumamoto, Atene, Chemnitz, Wiesbaden, Chemnitz.
Ha collaborato con prestigiosi direttori d'orchestra come Zubin Metha, Oleg Caetani, Muti, Zedda, R.Abbado, Gatti, Thielemann, Accardo, Imbal, Maag, Semkof, Bonynge, Kuhn, Panni, Conlon, LiuJa, Callegari, Morandi, e con importanti registi quali Pizzi, Zeffirelli, Calenda, Vick, Gavras, Grossi, Puggelli, Faggioni, Marchini, Ponnelle, Montaldo.
Il suo repertorio e le produzioni più significative comprendono i ruoli di: Arsace (Semiramide), Isabella (L'Italiana in Algeri) di Rossini; Ottone (L'incoronazione di Poppea) di Monteverdi; Maffio Orsini (Lucrezia Borgia) di Donizetti; Fenena (Nabucco), Eboli (Don Carlo), Azucena (Il trovatore), Amneris (Aida), Federica (Luisa Miller) di Verdi; Principessa di Bouillon (Adriana Lecouvreur) e Rosa Mamai (L'Arlesiana) di Cilea; Laura (Gioconda) di Ponchielli; Santuzza (Cavalleria rustinana) di Mascagni...
Si è dedicata all'attività concertistica sinfonica e da camera, dal Barocco alla musica contemporanea: Messa di Requiem di Verdi, Il castello di Barbablù di Bartok, Pulcinella di Stravinsky, 2° e 3° Sinfonia di Mahler; Monteverdi, Scarlatti, Vivaldi, Bach, Haendel, Purcell, Haydn, Beethoven, Schumann, Schubert, Brahms, Ravel, Bartok, Chausson, Shostakovich, Sbordoni, Vandoor
Ha al suo attivo numerose registrazioni discografiche.
Attualmente è docente di Canto presso il Conservatorio "Domenico Cimarosa" di Avellino.

 

 

 

 

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