La Verdi - Milano: concerto RASSEGNA NINO ROTA - domenica 5 giugno ore 11.00 - Direttore Giuseppe Grazioli news inserita su spaghettitaliani da Associazione Spaghettitaliani
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Evento segnalato su musica e teatro da:
Associazione Spaghettitaliani



Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 24/05/2011

La Verdi - Milano: concerto RASSEGNA NINO ROTA - domenica 5 giugno ore 11.00 - Direttore Giuseppe Grazioli

 

immagine in primo piano

Nino Rota: "La leggerezza dell'ascolto"
10 concerti dell'Orchestra Verdi per il centenario della nascita del compositore
(Milano, 3 dicembre 1911 - Roma, 10 aprile 1979)

- decimo appuntamento, domenica 5 giugno 2011 ore 11.00 -

Si chiude il ciclo di dieci concerti domenicali dedicati a Nino Rota, realizzati da laVerdi in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia. La sfida del Direttore Giuseppe Grazioli, che lo ha organizzato, è stata quella di "ricordare uno dei massimi rappresentanti della musica italiana del Novecento senza tradirlo e senza cucirgli addosso ancora una volta l'etichetta di 'cinematografaro', come lo chiamavano all'epoca i colleghi 'seri'".

Il ciclo, che prevede molti brani in prima esecuzione, cercherà di comunicare al pubblico "il bisogno, tipico di Rota, di varcare i confini dei generi musicali per dimostrare come una fuga e una canzonetta accompagnata da una fisarmonica, debbano godere di uguale rispetto se scritte entrambe con onestà".

Per Grazioli, infatti, "È questa logica che ci ha spinto ad accostare ogni volta nello stesso concerto musica per il cinema, per la televisione, per il teatro, balletti, concerti strumentali e musica sinfonica. Un disordine apparente che riproduce in realtà, con molta coerenza, il suo modo di comporre fatto di idee abbandonate e riprese molti anni dopo, di temi che passano da una colonna sonora ad una sinfonia e viceversa, di incisi di poche note che tornano ossessivamente generando brani diversissimi...

In un'epoca come la nostra dove il mondo della musica classica sembra dirigersi sempre più verso il "crossover", Nino Rota appare come una straordinaria figura profetica che ci indica la strada da percorrere perché la musica, attraverso le contaminazioni, non perda mai il suo valore e la sua dignità."

Programma concerto

domenica 5 giugno 2011 ore 11.00
La Fiera di Bari, Ouverture (1963) [prima esecuzione a Milano]
Castel del Monte, ballata per corno e orchestra (1974)
Variazioni sopra un tema gioviale (1953)
Il Padrino (1971), Il Padrino II (1974), Suite dai film

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Corno Giuseppe Amatulli
Direttore Giuseppe Grazioli

Nino Rota si trasferì a Taranto nel 1937, per andare ad insegnare nel locale liceo musicale. Aveva 26 anni ed era considerato da molti una solida promessa della musica italiana. Quella scelta, decisamente controcorrente, cambiò per sempre la sua vita. Si pose, a quel punto, anche geograficamente, fuori dal movimento. Alla Puglia rimase poi legato tutta la vita. La Fiera di Bari nasce probabilmente su commissione della locale 'Fiera del Levante' ed è un unicum nel catalogo delle opere da concerto del Maestro. Si tratta infatti di una Ouverture per orchestra che assume su di sé i caratteri evocativo - descrittivi di un brano cinematografico o di teatro musicale stile Broadway. L'organico prevede una robusta sezione di sassofoni e l'intera composizione assume un passo sincopato che ricorda molto certi brani di Leonard Bernstein e George Gershwin. A questa sezione ritmicamente aggressiva, se ne alterna una più melodica, dove i solisti dell'orchestra sviluppano un tema melanconico di stampo decisamente più rotiano.

Castel del Monte è una delle immagini iconiche dell'intera Puglia. Sulle fonti autografe a nostra disposizione, non vi è mai l'indicazione diretta del castello federiciano, anzi in una di queste compare la titolazione Ballata del cavaliere errante, ma fin dalla prima esecuzione avvenuta al Festival di Lanciano del 1977, viene stabilita definitivamente l'intitolazione/dedica a Castel del Monte. Il brano si apre subito con il tema principale, esposto dal corno accompagnato dalla sola arpa che viene poi ripreso e variato dall'oboe accompagnato dall'orchestra. Dopo una risposta più decisa del corno, si innesta una sorta di cavalcata del solista che effettivamente sembra attraversare vari paesaggi e, in certi momenti, pare evocare il clima di una battuta di caccia seguita da una danza dal sapore vagamente rituale. Questa è la sezione più lunga della composizione e ci porta direttamente al finale, dove il tema principale viene prima ripreso di nuovo dall'oboe, poi raggiunto dal corno solista e, infine, dagli archi.

L'attuale e un po' negletto destino delle Variazioni sopra un tema gioviale fu probabilmente segnato dalla accoglienza a dir poco ostile della maggior parte della critica italiana al tempo del suo debutto. Il temine gioviale era inteso dal Maestro nel senso letterale del termine cioè frivolo, leggero. Poi, che questo tema così leggerino, all'apparenza privo di grandi possibilità di sviluppo, durante le otto variazioni dimostri, nelle mani del Maestro, capacità funamboliche tali da lasciare al termine anche l'ascoltatore più smaliziato lievemente disorientato.

Francis Ford Coppola, pur di avere le musiche di Rota per il suo film, affrontò plurimi viaggi transatlantici a Roma e a Bari, in quanto l'accettazione dell'incarico era stata subordinata dal Maestro alla condizione di non muoversi dall'Italia. Tutta la vicenda produttiva de Il Padrino è una sorta di odissea, dove Ulisse è interpretato dall'allora giovane regista, impegnato contro il fato e i dispettosi 'dei' di Hollywood. Probabilmente parte di questa mitologia aneddotica venne alimentata dallo stesso Coppola e contribuì non poco a costruire quel clima di leggenda che fece del film uno dei titoli che occupano stabilmente un posto nella top ten di tutti i tempi. Il successo commerciale del film e delle musiche fu assolutamente clamoroso e venne bissato con il secondo capitolo. Rota però dovette subire una quantità di guai ed amarezze tali da rendere il successo ottenuto un boccone con un retrogusto amarognolo, poiché dovette cofirmare l'opera con il padre di Coppola, compositore dilettante senza alcuna esperienza nella musica per il cinema. L'Oscar, sempre in condominio con Carmine Coppola, arrivò per Il Padrino Parte II ma Rota, mantenendo fede al suo proposito di non viaggiare fino in America, non si presentò a ritirarlo e se lo fece spedire via nave a Bari. La musica de Il Padrino e de Il Padrino Parte II, ulteriormente riutilizzata per la terza parte della saga nel 1990, non è solo il celeberrimo tema d'amore. È una partitura complessa e di grandissima levatura, una successione di felici idee musicali, assemblate e orchestrate con una mano tale, da rendere possibile costituire una suite da concerto usando esclusivamente le partiture originali composte per il film. È la summa di un'arte, affinata in 30 anni di lavoro per lo schermo, senza rinunciare mai all'idea che, anche nella costrizione di una musica d'uso quale quella cinematografica, vi fosse spazio per scrivere qualcosa in grado di reggere il tempo e degno della sala da concerto.

Biografie:

Giuseppe Grazioli si é diplomato in pianoforte con Paolo Bordoni, in composizione con Niccolò Castiglioni e ha studiato direzione d'orchestra con Gianluigi Gelmetti, Leopold Hager, Franco Ferrara, Peter Maag e Leonard Bernstein.
Ha diretto le principali orchestre italiane fra le quali Accademia di Santa Cecilia di Roma, Orchestra RAI di Roma e Napoli, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra del Teatro Comunale di Trieste, Orchestra dell'Ente Arena di Verona, Orchestra del Carlo Felice di Genova, Orchestra Haydn di Bolzano, Pomeriggi Musicali e Orchestra Verdi di Milano.
Dal 1995, anno in cui ha debuttato a St.Etienne con Madama Butterfly, svolge una intensa attività in Francia dove ha diretto Rigoletto, Petrouchka, Uccello di fuoco, El Retablo de Maese Pedro, Le Roi d'Ys, Don Carlo, L'Italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia, Le Comte Ory, Jackie O, Cyrano, Bohème, Le Villi e Cavalleria rusticana a Metz, La traviata, L'heure Espagnole, Les mamelles de Tirésias, Don Giovanni, Don Pasquale, L'Etoile, La voix humaine, Un ballo in maschera, Candide, Veronique, Idomeneo a Rennes, La vedova allegra, Pelléas et Mélisande, Le nozze di Figaro, Cenerentola, Il Flauto Magico, Il Ratto del Serraglio a St.Etienne, Lucia di Lammermoor a Avignone, Don Pasquale a Lille e a Lione, Candide a Rouen, Requiem di Mozart a Marsiglia, Madama Butterfly e Cenerentola a Bordeaux, Roméo et Juliette a Tours, Le Comte Ory a Nantes e Angers. È stato inoltre invitato al prestigioso Festival Massenet per Le carillon e ha diretto l'Orchestra Lamoureux al Théâtre des Champs Elysées.
Molto apprezzata per la particolarità delle proposte é anche la sua produzione discografica. Dopo una serie di 3 CD con il gruppo Harmonia Ensemble dedicati a rarità del '900 (De Falla, Auric, Martinu, Casella, Malipiero, Rieti, Lambert, Bax, Bartok) ha registrato diverse composizioni di Nino Rota: l'opera La visita meravigliosa, entusiasticamente accolta e premiata dalla critica di tutto il mondo, un CD dedicato alla musica per orchestra (Choc du Monde de la Musique) e infine alcuni lavori per il teatro (Lo scoiattolo in gamba, Cristallo di rocca) con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Ha registrato per l'etichetta CPO la prima registrazione assoluta del brano Quadri di Segantini di Zandonai, realizzata con l'Orchestra Haydn di Bolzano.
Il 31 dicembre 2001 ha diretto alla Scala il concerto sinfonico che ha chiuso le attività in Teatro prima dei lavori di restauro. Nel giugno 2002 ha diretto, al Teatro Châtelet di Parigi, il concerto finale del concorso di canto Operalia in seguito al quale Placido Domingo lo ha invitato a dirigere Lucia di Lammermoor all'Opera di Washington. Nel maggio 2003 ha diretto per il Teatro alla Scala la prima mondiale di Vita di Marco Tutino. È stato presente nel cartellone del Teatro Regio di Torino (Orfeo agli Inferi, La Tempesta di Purcell/Galante e Le nozze di Figaro), del Carlo Felice di Genova (Candide), del Teatro Comunale di Bologna (The Beggar's Opera), dell'Opera di Roma (Il Gatto con gli Stivali), del Teatro Rendano di Cosenza (L'elisir d'amore), all'Università di Yale (Il Trittico e A Midsummer Night's Dream di Britten) ed ha diretto numerosi concerti sinfonici con le Orchestre del Carlo Felice di Genova, del Teatro de La Maestranza di Siviglia e con l'Orchestra Giuseppe Verdi di Milano. Nel mese di ottobre 2008 è stato nuovamente invitato da Placido Domingo all'Opera di Washington per I pescatori di perle di Bizet.
Recentemente ha eseguito il "Concerto Pucciniano" a Rennes, Idomeneo (versione di Richard Strauss) a St.Etienne, Il Barbiere di Siviglia a Nantes e Angers, Lucia di Lammermoor e Falstaff in Canada, Don Giovanni alla Yale University.
Ha inaugurato il Festival di Martina Franca con Napoli Milionaria di Nino Rota. Nel 2011 ha diretto Wonderful Town con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Giuseppe Amatulli si diploma al Conservatorio di Musica "N. Piccinni" di Bari nel 1992 con il M.° G. Selvaggio.
Intraprende il perfezionamento dello studio del corno secondo i princìpi della Scuola di Chicago, quindi, comincia gli studi con il M.° G. Corti per poi proseguire con il M.° L. Benucci e, infine, con il M° Dale Clavenger (I corno solista Chicago Simphony Orchestra) .
Nel 1993 fa parte della Scuola di Musica di Fiesole (FI), sotto la guida dei Maestri R. Bobo, V. Globokar e A. Faja, e dell'Orchestra Giovanile Italiana; si esibisce in qualità di I corno e partecipa alle masterclass organizzate dalla Scuola con i Maestri Ifor James e Radovan Vlatkovic. Nello stesso anno entra a far parte della East-West International Symphony Orchestra. Si è perfezionato, inoltre, con il M.° D. Johnson al Conservatorio di Lugano.
Contemporaneamente alla partecipazione ai vari corsi di perfezionamento, risulta idoneo in diversi concorsi orchestrali tra i quali quello presso l'Orchestra Sinfonica " Haydn " di Bolzano e Trento, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro "C. Felice" di Genova, Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi, Orchestra Sinfonica della provincia di Bari, ecc.
Ha collaborato con diverse orchestre italiane ed estere sotto la guida di illustri direttori quali C.M. Giulini, R. Chailly, R. Muti, C. Hogwood, H. Rilling, V. Jurowski, A. Ceccato ecc.
Dal 2002 fa parte dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi come terzo corno e dal 2004 come primo corno. Effettua registrazioni discografiche, tournée europee e internazionali, si esibisce in varie formazioni cameristiche e come solista (Konzerstück di Schumann con Vlatcovic; Adagio e Allegro di Schumann, Trio di Brahms, il Rondò e il Concerto n.° 4 di Mozart).

In collaborazione con CIDIM

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: dal martedì alla domenica 14.30 - 19.00)

Data concerto
Domenica 5 giugno 2011 ore 11.00

Biglietto
Euro 20,00 (ridotto euro 15,00/7,50)

 

 

 

 

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