Almost White di: Eco Nuel - Rockbottomrec - X-Beat - Zone di Musica - 2011 - Musica e Teatro by Spaghettitaliani.com
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Almost White di: Eco Nuel - Rockbottomrec - X-Beat - Zone di Musica - 2011


Eco Nuel



 

Almost White di: Eco Nuel - Rockbottomrec - X-Beat - Zone di Musica - 2011

 

Almost White di: Eco Nuel - Rockbottomrec - X-Beat - Zone di Musica - 2011

 

Esce il cd di Eco Nuel - "Almost White" (Rockbottomrec./X-Beat/Zone di Musica), nei negozi di dischi e nei digital store

 

Rockbottomrec. presenta
Eco Nuel - "Almost White" - (Rockbottomrec./X-Beat/Zone di Musica)
esce nei negozi di dischi e nei digital store

"Almost White" (Rockbottomrec./X-Beat/Zone di Musica) è il cd di esordio di Eco Nuel. Arriva al cd da solista dopo molte esperienze all'interno di altri progetti musicali. Un cd dove il volto dell'artista in copertina ci fa intuire, ma non disvelare, quello che è il suo racconto: "...Un incarnato di ceramica, che esprime purezza, distacco, entrambi innaturali. Perché sono fatta anche di sangue e terra. Perché questo disco è fatto anche di sangue e terra. C'è un dualismo costante, una contrapposizione, tra chiaro e scuro, tra sogno e veglia, tra sporco e pulito...mentre tendiamo alla parte chiara stiamo sviluppando anche quella scura...". (Eco Nuel)

Come ascoltare questo disco...Guardando.

Lo scatto. Una rapida occhiata, la tua. Furtiva. Vicina, poi lontana. La spingi oltre il confine di quello che è nitido. Tutto intorno macchine e pioggia. I capelli bagnati come una comoda corona di spine da esibire. Si può stare lì, a guardarti, ad ascoltare il cd, con il naso attaccato al finestrino, e un freddo, un freddo cane. Ma un cane non ci guarderebbe con i suoi occhi interrogativi per dirci che c'è un freddo uomo. Vorrebbe solo che allungassimo una mano. E noi questa mano non la allunghiamo mai.

La vetrina che ci separa è come uno schermo al plasma, si può vedere un pezzo di film della tua vita, ma non interagire. Gira lo zucchero nella tazzina. Lo zucchero va a fondo. Le donne protagoniste del cd che scorre e gira nel player, spesso finiscono a fondo. A volte ci restano. A volte risalgono in superficie.

E poi via. Passi veloci e tacchi che seviziano l'asfalto. E tu sei lì, tra terra e cielo. Il bianco delle nuvole riflesso sulla pelle.

Uno sguardo. Il più languido che tu possa immaginare. Uno sguardo. Il più limpido che tu possa mai sostenere. Intrigo internazionale, che nasce dalla provincia italiana, ma si nasconde tra le pieghe accoglienti e oscure della metropoli. Il rossore. Pallida espressione di naturale timidezza o colore rosso che emerge da un vulcano nascosto, come lava dalle guance.

E non c'è santità, e non c'è salvezza. C'è la contaminazione. Le sfumature del bene compenetrate nel male.

E c'è il sole, un pallido sole che rischiara le nostre idee e le nostre giornate.

No, non è speranza. Non si vive di speranza. Si vive di dubbi e di domande. Senza risposte facili. Quelle non le vogliamo.

Eco Nuel: Eco Nuel - lyrics, voice, backing vocals, piano, sinth, organ, campanello, bottle, brushes (track 5), rollings, piano effects, swivel chair / Massimiliano Gallo - guitars, bass, piano (track 4), guitar effects, drum set, stones, drums, vibrafono, bass effects / Cristian Motta - drums, saucepan lid, drawer. Special guest: Luca D'Alberto - viola, strings. Oreste Forestieri - clarinetto, marranzano, quenacio

Eco Nuel - "Almost White", tracklist: A Good Reason / Insomnia / Madame / Pale New Sun / The Road / Home / The River Song / Perfect Doll / Air Pocket

Discografia:
Eco Nuel - "Almost White" (2011) (Rockbottomrec./X-Beat/Zone di Musica)

Altri lavori:

Proteus 911 - "Where Roses Fall" (2008) (Rockbottomrec./Chi-qi)

Eco & Henry Hugo - "Last Season's Love" EP (2009) (Rockbottomrec./Untuned Records)

Partecipazione al brano "Litorale" contenuto nel disco "Il tre nel segno" dei Lo.Mo. di prossima uscita che vede tra gli ospiti oltre a Eco Nuel anche Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus) e Hugo Race (Nick Cave & The Bad Seeds).

Eco Nuel, biografia:
Tra metropoli e provincia. Tra Italia e il Mondo. Una laurea che l'avvicina al diritto, tempo speso a far uscire suoni da manopole di plastica, musicista che vuole essere tecnico del suono, un volto uscito da un film degli anni settanta, da foto segnaletiche in bianco e nero, da voliere piene di farfalle colorate, e una voce. Un'esperienza all'interno della storica formazione Proteus 911 e una in quella di Eco & Henry Hugo, progetto condiviso con il musicista argentino di adozione svizzera. Eco Nuel produce un album tutto suo, realizzato con gli amici Massimiliano Gallo (Proteus 911/Rockbottomrec.) e Cristian Motta (Proteus911). Lo pseudonimo Eco si incolla sulla pelle dell'artista derivando da un progetto improntato sulle sperimentazioni radiofoniche, dal nome Eco-Mike. E = Eco nell'alfabeto utilizzato dai radioamatori, e la E è l'iniziale del suo nome di battesimo. Eco è anche la ninfa mitologica che per passione si consuma e resta solo voce. "Nuel" compare per la prima volta in questo disco e anche questo pseudonimo aderirà alla sua pelle.

Eco Nuel - "Almost White", il cd:

Almost White è un disco istintivo, pensato e sviluppato in tempo breve, ma che Eco Nuel ha maturato nel suo percorso artistico mentre collaborava negli altri progetti.

"Sulla copertina il volto è plastico, immobile, immacolato. I capelli sono vivi, in movimento, creano forme, hanno il colore della terra, sono come radici, e sono anche come nervi. Un incarnato di ceramica, che esprime purezza, distacco, entrambi innaturali. Perché sono fatta anche di sangue e terra. Perché questo disco è fatto anche di sangue e terra. C'è un dualismo costante, una contrapposizione, tra chiaro e scuro, tra sogno e veglia, tra sporco e pulito".

Bene e male, bianco e scuro, gioia e dolore non sono agli antipodi, convivono in noi e nelle nostre azioni. In equilibrio. Ma non sempre. "Questo è il concetto alla base del disco: mentre tendiamo alla parte chiara stiamo sviluppando anche quella scura. Se dovessi raggiungere il "White", troverei anche il Black ad aspettarmi...Come il bianco sulla copertina...non è nitido, è opaco, e l'"Almost" è la parola che aggiunge senso, quel "quasi", quel tendere, presente in tutti i brani, raggiungere l'obiettivo e fallire allo stesso tempo". Perché questa tensione è la vita, l'energia. Tra passato e futuro, scivola il presente, il tentativo di raggiungere qualcosa con tutta la forza che abbiamo in corpo, il desiderio.

Curiosità: Eco Nuel racconta che "...come tributo a Bjork (personaggio di culto nel mio immaginario, il quale comprende ovviamente anche altri artisti), in qualche brano di Almost White marco volutamente la pronuncia di alcune parole alla maniera della talentuosa islandese...(es. You: Sciù)".

I brani
Almost White - nove brani, nove donne, nove stati d'animo.

1. A Good Reason
"Il brano affronta il tema della pena di morte, un tema a me molto caro. In particolare il brano utilizza come paradigma un'esecuzione spettacolare ed esemplare. Uccidere è disumano e in questo senso la pena di morte è un provvedimento definitivo e inevitabile per le leggi degli Stati che la adottano. Si vuole far passare questo concetto di inevitabilità invece di tendere a soluzioni alternative". Ma è inevitabile ad esempio una guerra preventiva se è fatta per una giusta causa? Ma è inevitabile esportare la democrazia con le armi? Ma è inevitabile lasciar acquistare legalmente un'arma che potenzialmente può uccidere? Ma è inevitabile che una buona ragione sia sufficiente per giustiziare un uomo?

2. Insomnia
"Insonnia e visioni allucinatorie. Lo stato emotivo viene catapultato all'esterno, l'inquietudine si materializza in una creatura che viene interrogata dall'insonne. Un dialogo onirico, un'atmosfera notturna, solitaria. Una bolla sospesa tra lo stato di sonno e lo stato di veglia". Il piano (Eco) e la viola (Luca D'Alberto) si rincorrono nelle note finali a rappresentare due entità distinte che si confrontano, e in chiusura si fondono, trovano compromesso ed equilibrio.

3. Madame
"Madame è una creatura frivola e seducente, che non riesce a trovare una dimensione di quiete e prende tutti a calci. Egocentrica e infantile, rappresenta la parte istintiva che pretende di vivere l'oggi senza essere scalfita dalle conseguenze delle scelte prese avventatamente. E' una figura senza spessore, pronta a fuggire di fronte a tutto ciò che non può ottenere, non riesce a gustare veramente le cose, lei le assaggia soltanto. E' curioso come Madame abbia preso il sopravvento sugli altri brani del disco, con quella stessa prepotenza di alcune donnette di corte tutte arroganza e determinazione. E ora che la guardo finalmente in faccia mi rendo conto che è proprio come l'avevo immaginata, con i capelli lunghissimi e l'aria da furbetta".

4. Pale New Sun
E' il brano più intimista. Una donna e il suo dramma. Il paesaggio esterno è in primo piano e lei sullo sfondo, sfocata, debolissima, che aspetta con rassegnazione questo nuovo sole che farà capolino all'alba, dopo una notte tragica, un sole pallido che non sarà sufficiente a scaldare tutti, che non potrà portare conforto alla solitudine che prova nè calore all'assenza lasciata da una perdita. E lei è pronta a viversela fino in fondo la sua sofferenza, inerme e abbandonata, nel suo "posto della disperazione, un luogo alto come la cima di un monte e desolato" (lett.).

5. The Road
"Mi capita spesso quando scrivo una canzone di pensare di ambientarla in una strada, mi sento inevitabilmente attratta da quelle strade lunghe, larghe e solitarie. Quando scrivo, le immagini interne e quelle esterne comunicano come se facessero parte di un unico flusso, cammino lungo una strada dove lo sguardo si perde, e allo stesso tempo mi accorgo che sto percorrendo una strada interiore".

6. Home
"To be homesick": avere nostalgia di casa. La casa è il luogo dei ricordi, del vissuto, degli affetti, il rifugio, il ristoro, il riposo, il luogo in cui si è liberi di comportarsi per quello che si è, il luogo dal quale si osserva il presente e si fantastica sul futuro. Tutto questo può anche non essere esattamente un luogo fisico. Riabbracciare una persona che ami e sentire che è lei la tua casa, il tuo riposo, i tuoi ricordi, i tuoi affetti: "then I call you home" (lett.)

7. The River Song
La storia di un tentato annegamento. Una donna viene legata ai polsi e gettata nel fiume ma il suo aggressore si da alla fuga quando viene interrotto da qualcuno che giunge improvvisamente. La donna percepisce un cambio di scenario alle sue spalle, ma è sott'acqua e quasi incosciente mentre viene salvata. Non si riprenderà dal trauma completamente. Ricorda del suo salvataggio solo un'ombra e un fiordaliso, e l'abbraccio di un padre, ma non riesce a liberarsi dal terrore di ciò che ha vissuto, e la sua mente le ripropone costantemente l'immagine di lei nel fiume, con le mani legate e la bocca serrata per non fare entrare acqua.

8. Perfect Doll
Una bambola perfetta: ecco come si sente questa donna. Premurosa e sempre disponibile. Dall'altro lato l'uomo da lei amato che le offre dei soldi. Per estremizzare il concetto del sentirsi usate. "Un brano che affronta inizialmente una questione seria delle relazioni donna-uomo, ma che diventa in progress, ironico e forse un po' grottesco. La questione dei soldi mi faceva decisamente sorridere. E questo si rispecchia nell'arrangiamento quando entrano il clarinetto e il marranzano a stemperare la drammaticità, ad enfatizzare la contraddittorietà di questo rapporto amoroso".

9. Air Pocket
Una donna come un aereo di linea che segue la sua rotta ma il suo percorso è minacciato da costanti turbolenze emotive.

Per vedere e ascoltare:
www.myspace.com/econuel
www.facebook.com/pages/Eco-Nuel/107071629347246

I cd di Zone di Musica possono essere acquistati nei migliori negozi e sul sito, www.zonedimusica.com
info: info@zonedimusica.com
tel. 06-3330801

 

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