Cocktail alcolici
Ricetta inserita in archivio da Carlo Dutto il 13/04/2020 alle ore 11.19.01
Autore della Ricetta:
Giovanni Miola
Bar manager di Latteria Garbatella di Roma
4,5 cl VII Hills Italian Dry Gin
2,5 cl Bitter Pallini
1 cl Limoncello Pallini
2 spoon marmellata di albicocche
Bicchiere: Coppetta cocktail
Garnish: polvere di fragole disidratate
Versare tutti gli ingredienti in uno shaker, con particolare attenzione a far sciogliere la marmellata di albicocche con la restante parte alcolica del drink, mescolando bene con un cucchiaio da bar. Quindi, aggiungere ghiaccio e shakerare vigorosamente. Per finire, filtrare con uno strainer e un colino il drink in una coppetta cocktail precedentemente raffreddata e guarnita con un bordo di polvere di fragole disidratate.
ispirato a 'La vita è bella', di Roberto Benigni, 1997
Il drink è ispirato a uno dei momenti più caratteristici de La vita è bella: la scena in cui il personaggio di Roberto Benigni traduce il soldato tedesco, una delle scene più iconiche del film trionfatore al Premio Oscar 1999. Ogni ingrediente è collegato a questa scena: il VII Hills Italian Dry Gin con le sue botaniche romane, perché rappresenta l'italianità di Benigni quando, in maniera tragicamente folcloristica, traduce il soldato; il Bitter Pallini ricorda la sottintesa amarezza che si cela dietro questa scena pseudo-goliardica, racchiudendo in se l'amarezza e la sofferenza conseguenti alla guerra. Quindi, il Limoncello Pallini, in quanto Benigni inizia il discorso dicendo: "inizia il gioco, chi c'è, c'è! Chi non c'è, non c'è", che ricorda un famoso spot. La marmellata di albicocche viene direttamente dal fatto di essere citata nella scena, come la marmellata di fragole, qui sintetizzata, disidratata, in polvere. Il nome del drink è la citazione della frase-fulcro della scena, in cui il personaggio di Guido Orefice promette al figlio Giosuè che "si vince un carro armato, vero!". Ecco come, bevendo questo drink, ci si immerge completamente in 4 minuti con cui Roberto Benigni scrive una pagina unica della Storia del Cinema italiano.
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