Dolci, dolcetti
Ricetta inserita in archivio da Pasquale Franzese il 15/02/2021 alle ore 10.48.27
Autore della Ricetta:
Pasquale Franzese
Chef/Docente di enogastronomia
125 gr di semolino
500 gr di latte intero
25 gr strutto o burro
3/4 uova
100 gr. di zucchero
3 gr sale
1 n° buccia limone
1 n° buccia arancia
5 gr scorza grattugiata arancio
2 gr vaniglia
8 gr liquore strega
2 gr fior d'arancio
80 gr zucchero di canna per caramellare
200 gr gelèe d'arancia
100 gr scorzette d'arancia candite (facoltative)
LA PREPARAZIONE IN FOTO È CON RICOTTA
125 gr di ricotta di pecora (OPZIONALE)
(la grammatura dello zucchero cambia in proporzione alla ricotta che si aggiunge, se volete aggiungere ricotta va aumentato lo zucchero da gr 100 a gr 125)
Allergeni presenti:
Cereali contenenti glutine
Uova e prodotti a base di uova
Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio)
Anidride solforosa e solfiti in concentrazione maggiore a 10mg/kg o 10mg/l
Versare il latte in una pentola, il burro o strutto e la scorza di limone e arancia.
Portare ad ebollizione, togliere le bucce, abbassare la fiamma e incorporare a pioggia il semolino con una frusta.
Fare bollire per circa 5 minuti mescolando di continuo con il cucchiaio, spegnere la fiamma e lasciare intiepidire.
A parte lavorare le uova con lo zucchero e facoltativamente la ricotta, aggiungere tutti gli aromi.
Unire i due composti, mescolare fino a formare un composto cremoso.
Imburrare una teglia dai bordi bassi, il composto al suo interno non deve superare lo spessore di 2 o massimo 3 cm.
Spolverizzare sulla superfice con zucchero semolato e fiocchi di burro.
Infornare il migliaccio a 160° per 40/50 minuti circa o fino a che non avrà un colore bruno.
Lasciate raffreddare il mangiarlo per 240re.
Tagliare a cubetti, mettere lo zucchero di canna e caramellare con un cannello.
Impiattare con la gelèe d'arancia, volendo anche con scorzette candite.
Tagliare il Migliaccio a fette e servite, con zucchero a velo.
Cantina Romangia: vino Oro dry
Un dolce partenopeo preparato in occasione del Carnevale insieme alle chiacchiere e al sanguinaccio, una torta che deve il suo nome alle sue umili origini preparata con la farina di miglio ma che adesso è stata di gran lunga sostituita con il semolino. Esistono tantissime versioni, che si tramandano di famiglia in famiglia, quella semplice e povera era preparato con il semolino, la versione moderna viene arricchita con l'aggiunta di ricotta.
Ha origini medievali, dall'anno mille. La parola deriva dal latino miliaccium che indica un tradizionale pane di miglio. In effetti nel XVIII secolo questo termine suggeriva anche una particolare torta contadina tipica napoletana (e toscana) fatta con miglio e sangue di maiale.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/
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