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Nato a Lugo di Romagna (RA) il 27 maggio 1970, John De Leo è da molti considerato la voce più interessante del panorama musicale italiano dellultimo decennio. Una voce-strumento - ora calda, grave, ora acuta e graffiante le cui fondamenta soul sorreggono un articolato percorso che spazia dal rock al be-bop, fino alla musica contemporanea. Cantante, compositore, collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale, dagli anni 90 ad oggi ha collaborato con: Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu Quintet, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Enrico Rava, Alter Ego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni.
John De Leo si è appasionato alla musica da autodidatta ed è cresciuto ascoltando la musica americana degli anni 40 e 50, i dischi dei suoi genitori, Elvis Presley, Nat King Cole, Frank Sinatra e Platters. Verso i 20 anni, dopo le prime esperienze nelle cover-band, compone le prime canzoni inedite; per lui rifare le canzoni di altri autori è un procedimento utile per apprendere i codici dei vari generi musicali. Oltre ai musicisti rock, frequenta pianisti di estrazione classica, incuriosito anche da quelluniverso artistico. Apprende stili e linguaggi musicali differenti sul campo: questa è la sua palestra. Durante questo periodo, per mantenersi della professione del musicista, suona in una decina di formazioni e partecipa a numerosi concorsi musicali spesso con un buon esito. Vincere un concorso sovente significa avere la possibilità di incidere un brano inedito per una compilation; queste prime incisioni sono oggi rarità ricercatissime dai fans. Fra i suoi tanti gruppi ricorda Rolands Band, i Blues Mobile di San Marino con cui ha fatto le prime apparizioni in Rai e concerti in tutta Italia davanti a migliaia di persone, e i Funk Urlo gruppo che sperimenta una commistione tra musica funk ed influenze jazzy.
La scoperta del jazz e la vocazione al cross-over si esprimono anche nel duo con il chitarrista Fabrizio Tarroni, progetto ancora in vita dopo quindici anni di concerti. Unaltra esperienza importante è quella con il gruppo multietnico Metissage, nel quale John si cimenta nel canto in lingua araba. Il gruppo partecipa alla manifestazione internazionale della FAO e incide lomonimo cd Metissage edito da il Manifesto per lassociazione S.O.S Razzismo.
Nel frattempo canta anche rock and roll con gli Hot Road Gang; dopo qualche tempo la formazione abbandonerà gli strumenti elettrici per passare a quelli classici e si chiamerà Quintorigo. Dal 1992 al 2004 è stato anima e leader di questo gruppo; alcune tappe storiche di John De Leo con Quintorigo: due Festival di San Remo (1999 e 2001) vincendo un Premio della Critica e due come Miglior Arrangiamento, tre partecipazioni al I° maggio di Roma (99, 2001, 2002), il Premio Tenco 99 per lalbum Rospo. Il CD Rospo è stato anche votato come miglior album dellanno nel referendum della rivista Musica e dischi, mentre Grigio è miglior tour dellanno per la rivista Lisola che non cera. il CD In Cattività (2003) era anche colonna sonora del film La forza del Passato di Piergiorgio Gay con Sergio Rubini e Bruno Ganz.
Fra le collaborazioni eccellenti di Quintorigo ricordiamo: Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis.
Negli ultimi anni John de Leo collabora spesso con i rinomati jazzisti Enrico Rava, Rita Marcotulli, Gianluca Petrella. Paolo Fresu ospita De Leo nel concerto al Filarmonico di Verona per celebrare il ventennale del Paolo Fresu Quintet.
La sua ricerca oggi cerca un sodalizio tra musica, letteratura e video arte (De Leo chiama questa operazione videomusicazione dei testi); con Furio Di Castri e Roberto Gatto ha musicato Le città invisibili di Italo Calvino, con Carlo Lucarelli ha presentato Songs esercizi spirituali per il nuovo millennio, Monsters con Danilo Rea al Festival internazionale di Roccella Jonica 04, Racconti Italiani con Stefano Benni per Romaeuropa Festival 07, Centurie con Lietta Manganelli, figlia di Giorgio, allultimo Festival della Letteratura di Mantova.
Spesso collabora con lensemble Alterego, avvicinandosi alla Musica Colta del xx secolo.
Il 27 marzo 2004 allAuditorium di Milano, per la Rassegna di Musica Contemporanea Come to daddy, in programma: Nervi Saldi. Levento, prodotto e trasmesso da Radio Rai3, vede lincontro di Alterego con John De Leo ed il compositore olandese Louis Andriessen.
La continua ricerca nelle espressioni possibili della vocalità, ha condotto De Leo anche nellarte del doppiaggio; ha doppiato alcune animazioni tra le quali ricordiamo La Fiera dei Morti di Stefano Vecchi e Barbara Dossi sul testo di Aldo Palazzeschi.
Ne La Fiera dei Morti John De Leo è la voce narrante e recita in inglese per il pubblico europeo; in Italia è stata doppiata da Paolo Poli.
Durante la XXI edizione del Festival internazionale di Roccella Jonica, De Leo ha interpretato Chiudete la cella accompagnato al violoncello da Paolo Damiani e la voce recitante di Stefano Benni. Il Brano scritto dallo stesso Benni doveva essere musicato da Fabrizio de Andrè; la prematura scomparsa del cantautore genovese aveva lasciato lopera incompiuta.
Fra le molteplici collaborazioni con Stefano Benni che insieme ad Alessandro Bergonzoni è presente anche nel DVD allegato al Cd in uscita di John De Leo Vago Svanendo ricordiamo anche lincisione del medley Vedrai Vedrai/Un giorno dopo laltro/Repeat and Fade per la compilation tributo a Luigi Tenco Come Fiori in Mare.
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