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The Music Center
Mercedes Sosa





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Biografia

 

Mercedes Sosa nasce a San Miguel de Tucumàn il 9 luglio 1935, e per un curioso scherzo del destino pochi giorni prima, a causa di un incidente aereo avvenuto in Colombia, l’Argentina perde il suo più grande cantante di tango, Carlos Gardel.

La prima apparizione sulla scena musicale folk argentina avviene in modo piuttosto insolito. A metà degli anni ‘60 a Mendoza, dove a quei tempi viveva, fonda insieme al marito, al musicista Manuel Oscar Matus e al poeta Armando Tejada Gomez il Movimiento del Nuevo Cancionero, rinnovando così tutte le espressioni artistiche legate alle tradizioni popolari del tempo. E’ in quella occasione che registra l’album di debutto, Canciones con Fundamento. Nell’autunno 1966 realizza Yo no canto por cantar, il suo primo album con la Polygram ed inizia la sua collaborazione con la casa discografica che durerà ben 33 anni. Nell’ aprile ‘67, dopo aver inciso il secondo e il terzo album, Hermano e Para Cantarle a mi Gente, inizia a girare in tutto il mondo: canta a Lisbona, Miami, Roma, Varsavia, Leningrado, Kislovo,Sochi, Gagri, Bakù e Tiflis e durante il tour incontra Ariel Ramirez, l’autore di Misa Criolla che le chiede di fare da solista nel lavoro Mujeres Argentinas. Accetta e partecipa alla registrazione dell’album nel 1969, subito dopo la realizzazione di Con Sabor a Mercedes Sosa. Nello stesso tempo la sua musica di denuncia inizia a rivelarsi scomoda per il governo militare del suo Paese e per questo subisce frequenti censure nelle radio ufficiali. Nel 1970 Mercedes Sosa è protagonista di un’esperienza cinematografica; prende parte infatti al film El Santo de la Espada di Leopoldo Torre Nilsson, basato sulla storia del Generale Josè de San Martìn, considerato il padre della nazione Argentina.

Incide altri due album molto importanti per la sua carriera: El grido de la tierra e Navidad con Mercedes Sosa, che contengono, tra le altre, le tracce Canciòn con todos, Cuando tenga la tierra e La navidad de Juanito Laguna. L’anno successivo realizza due opere antologiche dal titolo: La voz de Mercedes Sosa e Homenaje a Violeta Parra.

Torna al cinema ed interpreta la parte dell’eroina peruviana Juana Azurduy nel film Guemes (La tierra en armas) sempre diretto da Leopoldo Torre Nilsson. E’ il 1972 quando, nonostante i duri attacchi alla sua arte imposti dalle autorità militari, lancia Hasta la victoria, un disco di orientamento politico e sociale. Partecipa come voce solista a Cantata Sudamericana, un’eccellente lavoro di Ariel Ramirez cone testi di Felix Luna. Mercedes Sosa e Traigo un pueblo en mi voz, escono nel 1973 mentre l’Argentina sembra tornare alla democrazia. Nell’agosto ‘76, dopo un nuovo blitz militare, viene pubblicato Mercedes Sosa che include canzoni di Victor Jara e Pablo Neruda (Cile), Alicia Maguina (Perù) e Ignacio Villa (Cuba). L’anno successivo M.Sosa, rende omaggio al più grande artista argentino realizzando Mercedes Sosa interpreta a Atahualpa Yupanqui. Intanto la situazione politica si deteriora, la Giunta Militare attua una politica di repressione che si conclude con l’orrore dei ‘desaparecidos’ (oltre 30.000 persone scomparse). Nel 1979 realizza Serenata para la tierra de uno che, in mezzo a tanta violenza, vuole comunque celebrare la vita. La situazione diventa intollerabile: dopo essere stata imprigionata durante un concerto tenuto nella città di La Plata, Mercedes Sosa è costretta all’esilio, inizialmente a Parigi e l’anno successivo, nel 1980 a Madrid, dove si stabilisce, lontana dalla sua terra e dalla sua famiglia. Il 18 febbraio 1982 finalmente torna ad esibirsi per un pubblico argentino, tenendo una dozzina di concerti al Teatro dell’Opera di Buenos Aires accompagnata da alcuni dei più famosi musicisti locali, in parte di formazione rock, come Leòn Gieco e Charly Garcìa. Il suo rientro è considerato da molti di buon auspicio per l’Argentina, tuttavia il paese assiste ancora una volta ad un triste evento: il governo militare coinvolge infatti la nazione nella guerra delle Falkland, ma la sconfitta, nel giugno dello stesso anno, pone fine alla dittatura. Il ritorno alla democrazia coincide con il successo discografico del live Mercedes Sosa en Argentina dallo Stadio Ferro Carril Oeste. Lo spettacolo diventerà poi parte del documentario a lei dedicato, dal titolo Como un Pàjaro libre ¬ che darà il nome ad un omonimo album. La sua immagine, dopo anni di morte e silenzio, diventa il simbolo della vita, sia per i fan di sempre che per le nuove generazioni. Ristabilitasi nella casa di Buenos Aires, M. Sosa riprende a tenere concerti all’estero; si esibisce tra gli altri al Lincoln Centre e al Carnegie Hall di New York. Nel 1984 realizza Serà posible el sur? Nello stesso anno partecipa allo spettacolo Corazòn americano, con Milton Nascimento e Leòn Gieco, che ha luogo allo stadio Velez Sarfield di Buenos Aires. Nella stagione successiva si aggiungono due titoli importanti alla carriera discografica; l’album Vengo a ofrecer mi corazòn, ricco di collaborazioni con compositori argentini, che include le tracce omonime di Fito Pàes, Razòn de vivir e Madre de madres di Vìctor Heredia, Entre a mi pago sin Golpear di Carlos Carabajal e Pablo Raùl Trullenque, Cancìon para Carito di Antonio Tarragò Ros e Leòn Gieco. E’ una fase particolarmente intensa della carriera di Mercedes Sosa: nella prima metà del 1986, partecipa ad una lunga tournèe in Europa, negli Stati Uniti e in Brasile. Nonostante gli impegni, in quegli anni riesce ad incidere Mercedes Sosa ’86 e Mercedes Sosa ’87. A Buenos Aires, nel 1988, durante il ciclo di concerti “Los grandes en vivo”, M. Sosa lancia Amigos mìos, una compilation a più mani, nella quale compaiono brani di Milton Nascimento, Pablo Milanès, Teresa Parodi, Charly Garcìa, Fito Pàez e Raimundo Fagner. Nel giugno ‘89, M. Sosa, riceve la medaglia dell’Ordine del Cavaliere delle Arti e della Letteratura, consegnatole dal Ministro della Cultura Francese. Tra il 1990 e il 1991 escono due nuovi album: Mercedes Sosa en vivo en Europa e De mì, entrambe registrazioni dal vivo dei concerti tenuti in quegli anni in Europa e in Brasile. Nel 1992, le viene conferita la carica di cittadino onorario della città di Buenos Aires, nel Salone d’Oro del Conciglio. Prima della fine dell¹anno, torna negli Stati Uniti dove viene nominata ospite onorario del Texas e Houston, dal Sindaco e dal Governatore di Stato. Nel ’93 partecipa alla colonna sonora del film Convivencia, duettando con Pablo Milanès e Roberto Goyeneche, uno dei più grandi cantanti di tango e incide l’album Sino. A novembre, sulla scia di un successo inarrestabile, esce la compilation Mercedes Sosa, 30 anos, un disco che raggiunge i vertici nelle classifiche delle vendite; stessa sorte, l’anno successivo toccherà a Gestos de amor, che diventa Disco di Platino. Alla fine del ‘94 esce l’album Mercedes Sosa-Oro, una compilation di 17 brani registrati tra il 1969 e il 1994 che la consacra definitivamente come la più grande artista popolare del paese. Nel settembre ‘96 esce l’album Escondido en mi paìs, la cui presentazione avviene a Buenos Aires al Teatro dell’Opera. Nel marzo ‘97, Mercedes Sosa rappresenta l’America Latina e le isole caraibiche, in veste di Vice Presidente della Commissione per la stesura della Carta della Terra: il convegno stila un documento per la Tutela dell’ Ambiente equivalente alla Carta dei Diritti Umani. Intanto, lavora alacremente alla realizzazione dell’album atteso da lungo tempo Alta fidelidad-Mercedes Sosa canta a Charly Garcìa che esce quello stesso anno. Sul finire dell’anno, lo stato di salute dell’artista peggiora: più volte in pericolo di vita, si ristabilisce solo dopo mesi di sofferenza, al termine dei quali realizza un nuovo album, non a caso intitolato Al Despertar che riceverà poi il Premio Gardel come Disco dell’Anno. Nel corso della sua carriera, Mercedes Sosa, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali: la Medaglia per meriti culturali dallo Stato dell’Ecuador; la Targa della Mayor National University di San Marcos in Perù, per i 30 anni di carriera; il Premio ACE 1993 per l’album Sino ed il Martin Fierro 1994 per il miglior spettacolo televisivo. Nel 1995 riceve: il Premio CAMU-UNESCO, accordatole dal Consiglio Musicale Argentino e dal Segretario Regionale per l’America Latina e per le Isole Caraibiche; il Premio UNIFEM a carico delle Nazioni Unite, per il suo impegno in difesa dei diritti delle donne; il Konex Platinum 1995 come Miglior Cantante Folk ed il Diamond Konex come Miglior Artista popolare del decennio. E’ stata inoltre inclusa nella raccolta Global Divas dalla Conferenza delle Donne che fa capo all’Ufficio Generale delle Nazioni Unite. Il disco, che contiene la canzone Gracias a la vida, riunisce alcune delle più importanti cantanti di tutti i tempi: Edith Piaf, Marlene Dietrich, Amalia Rodrigues, Lucha Reyes, Miriam Makeba, Celiana Gonzàlez, Marian Anderson, Aretha Franklin, Elis Regina, Maria Bethania, Gal Costa e Celia Cruz. Nel luglio 1996, a Porto Alegre, in Brasile, il Governo del Rio Grande le consegna la Medaglia Simoes Lopes Neto, per i meriti artistici e personali consacrati all’unione dei popoli. Nell’ottobre dello stesso anno riceve il Premio CIM-UNESCO 1996, consegnatole dal Consiglio Internazionale della Musica dipendente dall’UNESCO. Questa onorificenza viene solitamente conferita a musicisti o enti musicali che hanno contribuito a promuovere la musica come strumento di comprensione tra le persone, cooperazione tra le nazioni od altre finalità sancite nella Carta delle Nazioni Unite e nell¹atto costitutivo dell’UNESCO. Nel caso specifico il Consiglio ha dichiarato: “La Giuria ha ritenuto conferire a Mercedes Sosa questo premio, non solo per la brillante carriera, ma soprattutto per gli alti valori etici e morali dimostrati negli anni bui della storia argentina e per il costante impegno nella difesa dei diritti umani”.

Alcuni giorni prima, presso il Consolato Argentino a New York, M.Sosa riceve il Diploma ad Honorem dal Consiglio Inter Americano per la Musica e dalla Organizaciòn de Estados Americanos (OEA). Il 9 dicembre 1996, al Congresso Nazionale, i membri rappresentanti del suo paese le tributano il titolo di personalità culturale della nazione che ha agito in difesa della musica popolare argentina. Inoltre, nel marzo 1997, riceve il Premio ACE come migliore album folk ¬ Escondido en mi paìs ¬ dall’Associazione dei Giornalisti di Spettacolo. Ristabilita totalmente dalla malattia, Mercedes Sosa riprende a cantare. Nel 1998 Al despertar è presentato in varie città argentine e americane. Nel 2000 e 2001 l’artista è stata impegnata in concerti in tutte le parti del mondo, il suo tour ha toccato: America Latina, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Francia, Israele, Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Finlandia e Italia. Nel luglio del 2002 è uscito a Buenos Aires il nuovo CD “Acustico”. Due importantissime tournèe la vedranno impegnata nel 2003 (a luglio e a novembre e dicembre) nei maggiori teatri di tutta Europa.

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