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I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, innamorati della musica e delle tradizioni dellisola di Smeraldo. Dopo lo storico demotape COMBAT FOLK (MCR, 1993), nel 1994 esce il primo album, RIPORTANDO TUTTO A CASA. Pubblicato dapprima per letichetta indipendente Helter Skelter, il disco diventa un piccolo caso per il suo successo a livello underground e, dopo pochi mesi, viene ripubblicato dalla Blackout/Mercury. E' un disco con cui i Ramblers rivendicano la loro identità meticcia, fatta di Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e degli anni Settanta, di viaggi e di lotte. Nel 1996 arriva nei negozi un secondo lavoro, LA GRANDE FAMIGLIA (Black Out/ Mercury). Il suono comincia a cambiare e il folk (fin dall'inizio suonato con attitudine punk) a indurirsi, contaminandosi col rock. Terzo capitolo discografico nel 1997: esce TERRA E LIBERTA (Black Out/ Mercury), fortemente influenzato dai viaggi nel continente latino-americano, dalla lettura e dalla frequentazione di molti scrittori di quelle terre. Il combat folk si arricchisce di suggestioni letterarie e suoni più elettrici. Con collaborazioni di prestigio quali quelle con Bob Geldof, Paolo Rossi, Paco Taibo II e Luis Sepulveda, la band si attesta come una importante realtà artistica nel panorama musicale italiano, ma è grazie soprattutto alle sue infuocate esibizioni live che si costruisce un solido consenso di pubblico.
Nel 1998, dopo tre dischi e cinquecento concerti, i Ramblers realizzano RACCOLTI (Black Out/ Mercury), album dal vivo registrato in un pub irlandese d'Emilia, completamente acustico e con un pubblico composto da pochi amici.
Dopo un prestigioso tour nei teatri, il gruppo si reca in Irlanda per la pre-produzione del nuovo album in studio, FUORI CAMPO (Black Out/ Universal), ultimato come i precedenti allEsagono di Rubiera (RE) e pubblicato nel 1999, con il nuovo marchio Universal che si sostituisce al vecchio PolyGram. Nelle sue canzoni convivono lamore per lIrlanda e i suoni del folk irlandese degli esordi, le suggestioni africane e balcaniche, il recupero della tradizione popolare italiana e la nuova ricerca espressiva più contaminata.
Poco dopo viene pubblicata la prima vera biografia dei Ramblers, COMBAT FOLK: LITALIA AI TEMPI DEI MODENA CITY RAMBLERS, scritta da Paolo Ferrari e Paolo Verri (Giunti editore).
La band si conferma nella sua vocazione live. Dalle piazze italiane ai piccoli club delle Asturie e della Catalogna, dai campi Saharawi nel deserto con esibizioni solidali, dalla Bolivia e al Sudafrica allinterno di importanti festival, i Modena City Ramblers macinano chilometri e impegni, proponendosi come fenomeno non solo italiano. FUORI CAMPO viene pubblicato anche in Giappone, per la locale consociata Universal.
Divergenze artistiche e scelte personali portano due componenti storici della band, Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, allabbandono. I rimanenti membri integrano nella formazione Kaba Cavazzuti, da sempre dietro alla consolle nei dischi del gruppo in qualità di produttore. Il cantante Cisco Bellotti realizza proprio con Kaba la produzione dellalbum desordio di un gruppo da sempre affine e amico, gli aretini La Casa del Vento: 900 esce nel febbraio 2001 per letichetta Mescal.
Dopo unimportante e da tempo desiderata tournée resistente realizzata assieme ai Gang col nome di Gang City Ramblers ed una intensa serie di concerti estivi, i MCR vanno in quel di Napoli per intraprendere le registrazioni del nuovo album. Per la prima volta, la regia viene affidata ad un produttore esterno: Enzo Soulfingers Rizzo, scelto per i lavori fatti, tra gli altri, coi Mano Negra e Les Negresses Vertes.
RADIO REBELDE esce nel febbraio 2002 per la Blackout/Universal. Nelle sue tracce il punk, lelettronica, il dub, il reggae, i ritmi africani, latini e balcanici sinnestano nella originaria componente folk e popolare in maniera personale ed innovativa. Sulla scia dellesperienza produttiva di Cisco con La Casa del Vento, il gruppo inaugura una propria etichetta di produzione discografica: la Modena City Records. Il primo titolo pubblicato dalla MCRecords nel febbraio del 2002 è PAZIENZA SANTA dei Paulem, folk band dellAppennino modenese.
La tournée di RADIO REBELDE dura un anno e mezzo: i Ramblers si confermano senza dubbio come una delle più importanti realtà live italiane. Dal tour invernale che precede il viaggio in Chiapas e Guatemala allinizio 2003, nella formazione è nel frattempo entrato Luca Giacometti, soprannominato per le sue origini genovesi Gabibbo, esperto di plettri e cultura irlandese. Nel giugno 2003, viene pubblicato il mini-cd MODENA CITY REMIX (Black Out/ Mercury), un progetto per i dancefloor con remix di artisti e dj particolarmente apprezzati per il loro stile dai Ramblers, come (tra gli altri) i britannici Transglobal Underground e i Feel Good Productions.
Sul finire dellanno comincia anche la collaborazione tra i Modena City Ramblers e la Coop, che li sceglie quali testimonial per la sua campagna di solidarietà internazionale Acqua per la Pace. In esclusiva per i supermercati della cooperativa, nel dicembre 2003 viene pubblicato il mini-cd GOCCE, i cui proventi vanno a finanziare i progetti sostenuti dalla campagna.
Il nuovo album ¡VIVA LA VIDA, MUERA LA MUERTE! Viene dato alle stampe nel gennaio 2004, sempre per la Blackout-Mercury/Universal. I temi e le sonorità di RADIO REBELDE trovano qui ulteriore sviluppo e maturazione, grazie allattenta produzione di Max Casacci (Subsonica), in cabina di regia durante le registrazioni del disco, protrattesi per tutto lautunno 2003 tra Rubiera (un ritorno allo studio Esagono) e Città di Castello. I Ramblers riprendono quindi i concerti con il nuovo tour che vede la band esibirsi in oltre cento date in Italia e proporsi in prestigiosi club e festival europei.
Nel 2004 viene anche pubblicato il primo DVD ufficiale della band: CLAN BANLIEUE: 1992-2004, la Grande Famiglia in Movimento (Universal/ Black Out) che sale ai primi posti nelle vendite italiane di questo tipo di supporto.
A tour appena concluso, i Ramblers si rimettono allopera su un nuovo progetto discografico: lidea è quella di lavorare a un corpus di canzoni, tra alcune del repertorio della band e altre appartenenti ad autori diversi, accomunate dallessere legate o ispirate al periodo della Seconda Guerra Mondiale e della Lotta di Resistenza. La produzione del disco, seguita direttamente dai Ramblers, si svolge nei primi mesi del 2005 e vede, tra le tantissime collaborazioni di prestigio, la partecipazione di Francesco Guccini, Moni Ovadia, Piero Pelù, Goran Bregovic e la sua Wedding and Funeral Band e il britannico Billy Bragg. Durante due pause delle sessions di registrazione, i Ramblers trovano il tempo per un importante viaggio in Palestina, dove la collaborazione come testimonial di Acqua per la Pace con la Coop e lo.n.g. toscana UCODEP permette al gruppo di inaugurare una cisterna dacqua presso un villaggio palestinese, realizzata grazie allintero ricavato delle vendite di GOCCE, nonché di una parte di ¡VIVA LA VIDA! e del tour seguente.
Mentre questultimo cd diventa disco doro, superando le quarantamila copie vendute, APPUNTI PARTIGIANI (Mescal/ MCRecords) viene ultimato per essere pubblicato nellaprile 2005,in coincidenza con il sessantesimo anniversario della Liberazione.
Il disco è il primo nella storia dei Ramblers a essere pubblicato dalla Mescal, fino a questo momento management e booking agency del gruppo, seppure con distribuzione Universal. Come già i precedenti due cd, RADIO REBELDE e ¡VIVA LA VIDA!, lalbum arriva nella Top Ten italiana di vendite discografiche, diventa disco doro e si accompagna ad un ennesimo tour che porta la band in giro per lItalia.
Nel frattempo, la canzone Ebano vince il prestigioso premio Amnesty Voci per la libertà, come esempio di brano impegnato nellambito delle tematiche dei diritti umani.
Nel novembre 2005,in un momento di pausa nellattività del gruppo, arriva labbandono del cantante Stefano Cisco Bellotti. Dopo quattordici anni di concerti, dischi, viaggi e incredibili soddisfazioni, Cisco compie una scelta che, come in precedenza per altri abbandoni (Alberto Morselli, cantante assieme a Cisco nel primo album, Luciano Gaetani e Marco Michelini, musicisti nei primi due dischi della band), è figlia soprattutto di esigenze personali ed è compiuta con grande serenità e senza dissapori.
Il gruppo decide di mettersi subito al lavoro per tornare al più presto a suonare dal vivo e per cominciare a preparare un nuovo disco. Per il ruolo canoro si decide di tornare, dopo tanti anni, a un originale formazione con doppio vocalist, come accadeva agli inizi.
I nuovi elementi provengono dalla cerchia di amici e compagni di strada dei Ramblers: Davide Dudu Morandi, cantante dei conterranei Mocogno Rovers, fin dagli esordi dei Ramblers amico e ospite alla voce in varie occasioni (compare anche nella copertina di GRANDE FAMIGLIA) e, prima presenza femminile stabile nel gruppo, la cantante e attrice Betty Vezzani, già impegnata sia in varie collaborazioni musicali di matrice folk e rock che, sul set, con Guido Chiesa nel film-documentario Partigiani.
A marzo 2006 i Ramblers si presentano con la nuova formazione dal vivo, dapprima nei club, poi nelle piazze italiane. Tra gli eventi più prestigiosi, lennesima apparizione sul palco del concertone romano del 1° Maggio, dove, probabilmente per lultima volta (e dopo non averla suonata e cantata per molti anni), eseguono Contessa di P. Pietrangeli modificandone alcune strofe. La risposta del pubblico a questo nuovo tour è come sempre calorosa ed entusiasta e, convinti che nonostante labbandono di una figura importante quale quella del frontman il gruppo conservi inalterato il legame coi propri fans, i Ramblers iniziano a lavorare a un nuovo disco. La pre-produzione avviene a Rubiera nel maggio 2006: i Ramblers scelgono di lavorare su un consistente numero di canzoni scritte in gran parte tra la conclusione del tour di APPUNTI PARTIGIANI e lultimo mese.
Per la produzione artistica del disco la band chiama il noto produttore inglese Peter Walsh, già collaboratore, tra gli altri, di Simple Minds e Peter Gabriel.
Tutto il lavoro viene realizzato presso lormai classica casa dello studio Esagono. Tra gli ospiti di rilievo che partecipano alle registrazioni la brass band macedone Original Kocani Orkestar ed il famoso musicista irlandese Terry Woods, membro dei Pogues e tra i principali esponenti del folk irlandese dagli anni 70 ad oggi.
A estate conclusa e disco finito, la band rimane in studio con Terry Woods per iniziare le registrazioni di un futuro progetto internazionale. Coprodotto dal musicista irlandese, il lavoro prevede riletture di classici del repertorio MCR, alcuni dei quali trasposti in inglese, che andranno a comporre un disco pensato e proposto per il mercato straniero. Le sessions di registrazione si prolungano per due settimane allo studio Bunker di Rubiera (RE), altro classico luogo di frequentazione della band.
DOPO IL LUNGO INVERNO (Mescal/MCRecords) viene pubblicato nel novembre 2006 ed entra immediatamente in classifica allundicesimo posto. In dicembre il gruppo parte quindi con il nuovo tour che lo riporta nei club e nelle piazze dItalia, con la sola pausa in febbraio, dedicata al ritorno in studio con Terry Woods per concludere le registrazioni del disco internazionale. Il tour di DOPO IL LUNGO INVERNO prosegue per tutta la primavera e lestate del 2007, con quasi cento tappe e una stima di oltre duecentomila presenze. In un momento di crisi del settore, i Ramblers appaiono sempre più come una realtà particolare, e felice, nel panorama musicale italiano.
A tour appena concluso, il 6 ottobre giunge inaspettata e crudele la tragica notizia della scomparsa, in seguito ad un incidente stradale, di Luca Gabibbo Giacometti, mandolinista e bouzoukista nella band dal 2002. I Ramblers e Cisco lo piangono assieme a migliaia di fans giunti da tutta Italia nella cerimonia funebre che si tiene a Correggio (RE), dove Gaby aveva vissuto i suoi anni emiliani.
Col nuovo anno è pronto il disco internazionale: BELLA CIAO, (in copertina, al titolo è abbinata una dicitura che vuole essere un simpatico manifesto dintenti, nonché una presentazione della musica dei Ramblers: Combat Folk for the Masses) viene inizialmente pubblicato nel gennaio 2008 dalla MESCAL/MCRecords in Italia e successivamente anche in Germania, Olanda e Svizzera. Il disco contiene alcune delle canzoni più significative dello stile e del percorso musicale dei Ramblers rilette con laiuto di Terry Woods, nonché alcuni inediti tradizionali incisi per loccasione.
I Ramblers per tutto linverno, la primavera e lestate del 2008 simbarcano quindi in un nuovo tour di presentazione del disco che li vede particolarmente impegnati allestero, con concerti in club e festival. Di proposito la band sceglie di non sostituire sul palco il compianto Luca Giacometti.
In seno ai Ramblers fin dal 2003 si alternano, comunque, anche diverse collaborazioni con fisarmonicisti e tastieristi che partecipano ai tour e alle registrazioni: Daniele Contardo, Franco Borghi, Massimiliano Fabianelli e, in questa nuova serie di concerti, Leonardo Sgavetti.
Nel novembre 2008, Massimo Ice Ghiacci, storico bassista della band, pubblica per la Mescal/MCRecords il suo cd desordio solista COME UN MANTRA LUMINOSO, registrato lanno precedente durante i mesi di pausa del tour. Lalbum si caratterizza per essere il primo disco parallelo al percorso della band licenziato da un membro che rimane a pieno titolo nella formazione.
Nello stesso periodo gli MCR tornano tra le mura amiche dello studio Esagono. Le registrazioni impegnano il gruppo fino agli inizi di gennaio 2009. La produzione torna a essere curata direttamente dai Ramblers, che scrivono e arrangiano tutte le dodici canzoni del disco, molte delle quali legate al concetto di libertà, in tutte le sue diverse declinazioni personali e sociali.
ONDA LIBERA (Mescal/ MCRecords) è lundicesimo album nei sedici anni di attività discografica della band e viene pubblicato nellaprile 2009, preceduto da una serie di concerti nei principali club della penisola.
A un mese dalla pubblicazione del disco Ramblers e LIBERA, lassociazione di cooperative creata da Don Luigi Ciotti, portano in giro per lItalia Onda Libera in Libera Terra, un tour particolare che vede la band, assieme ad una serie di numerosi ospiti (fra i quali Dario Fo, Marco Paolini, Ned Ludd, A67, Casa del Vento), esibirsi presso i beni confiscati alle mafie sui quali operano le cooperative di LIBERA. Da questa bellissima e originale esperienza Libera, in collaborazione col gruppo Abele, realizza un Dvd, edito da Giunti, dal titolo Onda Libera, che ben documenta i giorni della carovana.
Dopo unintensa estate di concerti, come di consueto caratterizzati da un ottimo riscontro di pubblico, arriva la notizia dellabbandono della band da parte di Kaba Cavazzuti e Betty Vezzani. Per entrambi la decisione è dettata da scelte di vita strettamente personali.
Nel mese di novembre, a 15 anni dallesordio discografico, prende il via il tour celebrativo di Riportando Tutto a Casa, che vede la band riproporre fedelmente il live set del 1994. Per loccasione, fa il suo ingresso nella formazione il chitarrista Luca Serio Bertolini, cantautore e tecnico al seguito della band da diversi anni, mentre nel ruolo di suonatore di bouzouki, banjo e altri strumenti tradizionali ritorna per lennesima volta Luciano Gaetani.
Con questa formazione, i Modena City Ramblers nel 2010 proseguono nellintensa attività live che li porta ad essere protagonisti prima in Europa, con un intenso tour che li vede rimbalzare da una capitale europea allaltra riempiendo ogni volta i club ospitanti, poi con unennesima estate di concerti su e giù per la penisola.
Terminata la lunga serie di live, lautunno vede il gruppo concentrarsi dapprima nella realizzazione e presentazione di uno spettacolo teatrale che da tempo era nel cassetto: SALA DASPETTO Storie e musiche di viaggiatori di terza classe, prodotto assieme allattore Bruno Cappagli e alla compagnia bolognese La Baracca. Lo spettacolo ripercorre gli ultimi sessantanni di storia del nostro Paese, attraverso le musiche dei MCR, mentre a Novembre e Dicembre la band si chiude tra le consuete mura dello studio Esagono di Rubiera (RE) per la registrazione del nuovo disco.
SUL TETTO DEL MONDO verrà pubblicato da MESCAL/MCRecords (con distribuzione Universal) il 15 Marzo 2011 anticipato dal singolo Dieci Volte.
E questo il dodicesimo capitolo della vicenda artistica della band, nata esattamente ventanni prima. Tredici sono le canzoni del CD; tutte scritte, arrangiate e prodotte dai MCR stessi. Tra i pochi amici musicisti ospiti nelle canzoni, spicca il nome di Tony Esposito, storico percussionista napoletano.
I MODENA CITY RAMBLERS SONO:
Luca Serio Bertolini: chitarra acustica, cori
Franco D'Aniello: tin whistle, flauto, sax, tromba, cori
Luciano Gaetani: banjo, bouzouki, mandolino
Massimo Ice Ghiacci: basso, chitarra, cori
Francesco Fry Moneti: chitarra elettrica, violino, plettri vari, cori
Davide Dudu Morandi: voce
Leonardo Sgavetti: fisarmonica e tastiere
Roberto Zeno: batteria, percussioni, cori
www.ramblers.it - www.myspace/modenacityramblers
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