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Con il loro primo album, Showbiz, esplosero entrando di prepotenza nelle classifiche mondiali.
Il secondo disco, Origin Of Symmetry, uno degli album più originali e intensi del 2001, mise a tacere una vasta schiera di critici che vedevano i loro brani come una rilettura dei Radiohead.
Il tour del disco suddetto fece venire a galla sempre più la forza live della band, tanto che i Red Hot Chili Peppers si accorsero di Matthew Bellamy (il front man) e compagni e li vollero al loro fianco per il tour del 2000 (quello di Californication).
In Italia la band ha suonato sui palchi più prestigiosi (Independent Days Festival, Heineken Jammin Festival, Neapolis), conquistandosi anche il nostro pubblico e vendendo 60mila copie dellultimo disco.
Questa forza sul palco i Muse lhanno fotografata nel disco live dello scorso anno ("Hullabaloo") ed è un apsetto a cui tengono molto.
Ci sentiamo una live band, essenzialmente. Il lavoro in studio ci piace, ma è statico. Lapproccio dal vivo è completamente diverso: lattimo in cui si spengono le luci e senti il pubblico urlare è indescrivibile, diceva qualche tempo fa Matthew Bellamy.
Ora, dopo una causa vinta contro Celine Dion (che aveva deciso di usare il nome Muse per un suo tour, e, una volta ricevute le rimostranze del gruppo inglese, aveva cercato di chiudere la faccenda proponendo soldi alla band che, sdegnata, è passata a unazione legale) il momento di ritornare on the road si avvicina.
La band infatti sta lavorando sugli ultimi ritocchi del nuovo album (working title; Absolution, non The small print come segnalato qualche giorno fa dalla stampa inglese).
Il gruppo, dopo aver registrato le ultime canzoni in Irlanda, è andato a Los Angeles con il produttore Rich Costey per la fase finale di produzione del disco.
Il mondo, nellultimo anno e mezzo, ha subito parecchi cambiamenti ed eventi gravi. Eravamo in studio a scrivere le nuove canzoni proprio mentre è scoppiata la guerra in Iraq. Di conseguenza molte canzoni hanno testi apocalittici e tutto il disco ha preso una connotazione diversa da quella iniziale. Questo non vuol dire che noi siamo diventati una band politicizzata. Solo che sentivamo il bisogno di esprimere un senso di paura e sfiducia soprattutto nei confronti dei potenti del nostro pianeta.
Il nuovo lavoro dovrebbe uscire a settembre, preceduto da due singoli (uno dei quali, Stockholm Syndrome, scaricabile on line, sul sito ufficiale della band, dal 14 luglio, laltro ufficialmente nei negozi il 1 settembre).
Ad ottobre la band sarà in Italia per quattro concerti.
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