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The Music Center
Luca De Nuzzo





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Biografia

 

Luca De Nuzzo nasce a San Severo, un comune in provincia di Foggia. Famiglia numerosissima, la sua; Luca è infatti l’ultimo di sei figli. Suo padre è un noto commerciante del luogo, ma il giovane non ha intenzione di seguire le orme, seppur nobili, del padre. È un’altra la sua aspirazione, considerata forse meno nobile, forse, ma più romantica: la musica. Muove i primi accordi proprio nella sua San Severo, con il gruppo dei Secret Side, interpretando il vasto repertorio dei Pink Floyd, U2, Neil Young e Bob Dylan; e suonando il basso elettrico, ma quello di parlare attraverso la musica, la sua musica, sarà un tema predominante nella poetica del giovane artista.?Siamo a metà degli anni ’90. Luca entra a far parte del gruppo degli Avarinos. Suona sempre il basso elettrico, ma il repertorio cambia: le melodie rock blues sono messe rispettosamente da parte per lasciare spazio alle cantate tradizionali della sua terra e del Sud in genere. Si esibisce in manifestazioni organizzate dal suo comune e in diversi pub, sia locali che dei paesi limitrofi.?Ma la vera svolta della sua vita arriva nel ’97 quando, strumento e talento in spalle, si trasferisce a Roma. Ed è proprio nella Città Eterna che Luca scopre una cosa importante, mentre continua ancora a fare esperienza con gruppi metropolitani: la voglia di esprimersi attraverso parole e canzoni che siano sue e soltanto sue. Non più solo strumento, ma anche voce.?L’incontro con il successo è solo rimandato. Aspettando che arrivi il suo momento, trova il tempo di tornare al suo vecchio amore, la chitarra, cantando canzoni francesi; il suo talento fa da colonna sonora a mostre pittoriche, serate di poesia, presentazioni di libri e (sempre perché la gavetta è gavetta) comizi politici. Ma siamo pronti a scommettere che in quest’ultimo caso, Luca sia stata l’unica nota non stonata.?Interpreta brani di Brassens, Brel, Renaud, Ferré. E non possono mancare i grandi italiani quali Ciampi, De André, Gaber, Capossela e Paolo Conte. E tra questi spicca, non a caso, anche il nome del grande Matteo Salvatore, maestro della scuola dei cantautori della Daunia, di cui anche Calvino ebbe a scrivere: “Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare”.?È nel 2001 che Luca ha l’occasione di mettersi in luce, partecipando al Premio De André di Ciampino e classificandosi al secondo posto. Nel frattempo forma un suo gruppo musicale. Il repertorio, completamente inedito, propone canzoni scritte da lui. La vera sorpresa è che le sue canzoni sono in prevalenza in dialetto sanseverese.?Cantautore, quindi, ma con una singolarità che ne fa un caso interessante, se non unico, in Italia: il dialetto della sua terra come latore dei messaggi provenienti dalla sua anima.?Il motivo di questa scelta, diciamolo pure, coraggiosa, ce lo spiega lo stesso Luca: “Per raggiungere l’armonia nel sapersi vedere diversi; per una naturale voglia di accettarci, nel rispetto dettato dalla conoscenza. Per ridare la giusta importanza alla storia raccontata, nella chiave di lettura di un uomo che adopera un suo linguaggio personale, un suo filtro e una sua sensibilità; per avere il gusto di non capire e andarci da solo, verso la comprensione. Per non scambiare l’impudenza di un dialetto con le corruzioni continue nelle quali vive una lingua madre”.?Con il nuovo gruppo partecipa nel 2002 al Ciampin Festival, e con la canzone Semolino si aggiudica il primo premio per il miglior brano inedito, il miglior testo e il miglior arrangiamento.?Da qui, il passo verso il successo è, come vuole un facile luogo comune, breve. Assai breve.?Nel 2003 registra il suo primo EP – Registrazioni di Sentimento. Nello stesso anno partecipa al festival dei Giovani Artisti di Roma aggiudicandosi il terzo posto e il premio della critica per il testo dialettale, con il brano ‘U pisciavòne. È selezionato poi fra i primi quarantacinque semifinalisti della XV edizione del Premio Recanati, e nel febbraio del 2004 riceve una segnalazione da Carlo Testini sul portale dell’ A.R.C.I. (segnalazioni musicali). Sempre nel 2004 vince con i brani ’A cantète d’ù sugnatòre e ‘U pisciavòne il premio Scrivendo Canzoni al Festival della Musica e della Parola di Sermide (MN).?’A cantète d’ù sugnatòre va in onda su Radio Uno, mentre ‘U pisciavòne entra tra i semifinalisti del Festival di Castrocaro. Lo stesso brano entra poi in una compilation prodotta dalla Samigo e distribuita in tutta Italia.?Ma è con la canzone ‘A mòstre ballerìne che Luca porta a casa un altro prestigioso riconoscimento. Vince infatti il Premio De André 2004 come miglior cantautore. Il sei agosto è tra gli invitati alla manifestazione Carpino Folkfestival.?Nel Maggio 2005 registra il suo primo disco, prodotto dalla Look Studio (CNI) e chiamato semplicemente “Luca De Nuzzo”?Il 7 luglio 2005 apre la terza edizione del Premio De André in piazza Fabrizio De Andrè a Roma.?Il 2005 è un anno d’intenso lavoro promozionale per il suo disco: lo aspettano concerti, radio e televisione.?È del 2009 l’uscita del suo secondo disco jòmene e jòmene (omini e uomini), finalista al Premio Tenco dello stesso anno, dove nel contempo si aggiudica il secondo posto nella categoria per la miglior canzone dialettale.?Il disco approda anche in teatro, con lo spettacolo omonimo. Al pubblico in sala sono fornite introduzioni e traduzioni in italiano dei brani e dei temi trattati ogni canzone, per permettere una maggiore comprensione all’ascoltatore. Ciò che ne viene fuori è un concerto spettacolo nella migliore tradizione del teatro canzone.?Nel 2010 è ospite di Absolute Poetry, un importantissimo Festival internazionale di poesia che si svolge nel Teatro Comunale di Monfalcone (Go), che ha visto tra i suoi ospiti artisti del calibro di Horacio Ferrer, storico scrittore ed esecutore dei testi per Astor Piazzolla.?Tante anche le sue collaborazioni con artisti famosi, nazionali e internazionali: Javier Girotto, Raffaella Misiti, Andrea Satta, Max Manfredi, Mohssen Kasirossafar, Acustimantico, Tetes De Bois, Badara Seck, Francesco di Giacomo, Peppe Voltarelli, ‘U Papadia, H.E.R.?È prevista per il 2012 l’uscita del suo nuovo disco, interamente in italiano. Un’inversione di tendenza che non deve però essere letta come una rottura con le tradizioni della sua terra, ma come un balzo in avanti verso una nuova maturità artistica.

www.lucadenuzzo.com

www.myspace.com/lucadenuzzo

www.facebook.com/lucadenuzzo

Articoli e News

 

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Luca De Nuzzo in concerto - 27 luglio ore 22:00 - The Place Summer - Roma


News inserita da:

Associazione Spaghettitaliani in data: 10/07/2010 23.08

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