The Music Center - Dokken - Musica e Teatro by Spaghettitaliani - la piattaforma dedicata al Made in Italy
Close

ATTENZIONE! Spaghettitaliani utlizza i Cookie. Puoi leggere come li usiamo nella nostra Informativa Cookie. Inoltre puoi leggere l'Informativa per la Privacy e le nostre Condizioni d'uso, tutte raggiungibili in ogni pagina del sito attraverso la voce Contatti e Info del Menù.

× INFO: Tutte le sezioni e i servizi di spaghettitaliani sono gratuiti e quanto viene pubblicato al suo interno non ha una periodicità regolare, quindi spaghettitaliani non può essere considerata una testata giornalistica.

 

Traslate:   francese   giapponese   inglese   portoghese   spagnolo   tedesco




The Music Center
Dokken





il Music Center di Dokken è stato visualizzato 8.020 volte - visualizzazioni di oggi: 1

 

PROSSIMI CONCERTI

prossimamente non ci sono concerti programmati per questo artista o gruppo

LINK

Sito ufficiale: -
Facebook: -
Instagram: -
Twitter: -
You Tube: -
Fan Club: -
Casa discografica: -
Agenzia spettacoli: -
Ufficio stampa: -

 

 

 

Le fotografie e tutto il materiale pubblicato in questa pagina, se non prodotto da noi, ci è stato inviato o dall'autore o da uno degli uffici stampa con noi collegat, e viene riportato sempre con il nome dell'autore (se ci è stato segnalato), e viene inserito a solo scopo giornalistico-divulgativo.
La nostra redazione non si assume alcuna responsabilità su un eventuale uso improprio di quanto riportato in questa pagina.
Per ogni eventuale modifica da apportare ai contenuti presenti in questa pagina o qualsiasi tipo di contestazione, scrivete alla nostra redazione (le contestazioni non firmate non saranno prese in considerazione, si consiglia di inserire anche un recapito telefonico).

 

Fotografie in archivio

 

  • Concerti
  • Biografia
  • Articoli e News
  • CD e ...

Concerti

 

Tutti i concerti di Dokken nel 2024

 

2023

2025

 

nel nostro archivio non sono presenti date di concerti nel 2024

Biografia

 

Una spiccata, ma per l'epoca non certo esclusiva, cura dell'immagine (capelli "phonatissimi", abbigliamento multicolore...) e soprattutto tantissima "sostanza" (la voce melodica ed ispirata di Don Dokken, gli esplosivi "riffs" chitarristici di George Lynch...) hanno dato vita ad una delle "class hard 'n' heavy bands" (ma non solo in quest'ambito) più pregiate di sempre, se non alla più importante fra di esse.

I Dokken nascono nel corso della primissima parte degli anni '80, allorché Don Dokken, dopo vari ed infruttuosi tentativi di ottenere contratto negli Usa (intrapresi prima di tutto nei The Boyz accanto al batterista Mick Brown), si reca in quella che allora era la Germania Ovest ove incontra il produttore degli Scorpions, Dieter Dierks, che gli offre l'opportunità di partecipare ai cori per l'album "Blackout", degli Scorpions medesimi, e di registrare il proprio "demotape" quando la band tedesca non è in studio.

Il manager degli Accept, Gaby Hauke, una volta ascoltato quanto da Don realizzato, fa avere il nastro in questione alla Carrere Rec. ed è per tale etichetta discografica che Dokken firma il tanto sospirato "pezzo di carta". Il cantante richiama, quindi, dagli Usa il chitarrista George Lynch ed il batterista Mick Brown, che, con gli X-Citer, ha già più volte supportato i Dokken.

Al basso era originariamente programmata la presenza Juan Croucier ma, avendo quest'ultimo perso l'aereo per ben tre volte, le sue parti vengono suonate dal bassista degli Accept, Peter Baltes. Croucier, poi con i Ratt e dopo aver contribuito all'avvio della carriera della band, verrà successivamente sostituito da Jeff Pilson, ex-Cinema (la band del "guitar-guru" Mike Varney) ed ex-musicista per il musical "Rock Justice".

Uscito nel 1982, "Breaking The Chains" (lusinghiero il successo in Europa ma nient'affatto positivi i riscontri negli Stati Uniti), questo il titolo dell'album d'esordio dei Dokken, viene notato dalla Elektra che lo remixa e lo ripubblica negli U.S.A. ove rimane nelle classifiche della rivista "Billboard" (generalmente considerata la più autorevole in ambito musicale per quanto concerne classifiche di vendita e non solo) per svariati mesi.

Quattro invece, a testimonianza del successo subito raggiunto dai Nostri, sono i produttori (Michael Wagener, Geoff Workman, Tom Werman e Roy Thomas Baker) per "Tooth And Nail" del 1984 (anticipato da un tour tedesco) ed i progressi, nel suono ma anche a livello compositivo, sono netti. L'affermazione del gruppo, oltre un milione di copie di "T.&.N." vendute solo negli Stati Uniti, prosegue, però, di pari passo con non pochi problemi interni dovuti, anche e probabilmente soprattutto, alla difficile personalità di Don.

L'anno successivo (1985), e preceduto da un tour di supporto agli Scorpions, esce il capolavoro "Under Lock And Key" che fonde alla perfezione, o quasi, i due cardini essenziali dell'ispirato sound "dokkeniano": la potenza e la raffinata melodia. I nel frattempo, però, ulteriormente peggiorati dissapori interni al gruppo, fanno sì che i tre strumentsti, da un lato, ed il cantante, dall'altro, registrino separati "Back For The Attack" (1987-terzo album del gruppo, dopo "T.&.N." e "U.L.A.K.", a raggiungere lo status di disco di platino): altro caposaldo del class-metal, seguito, l'anno dopo (1988) dal live, splendido, "Beast From The East".

Fattisi però ormai insanabili i dissidi ad essa interni, in primo luogo fra George Lynch e Don Dokken, il gruppo si scioglie; con Don che fa uscire il suo "Up From The Ashes" (1990) e George a rispondere con i due primi album (1990 e 1992) dei suoi Lynch Mob. Nel 1992, la band si riunisce e, in pieno marasma cosiddetto "alternative" ed avendo essa ceduto alla moda del momento, si ripropone con gli scialbi "Dysfunctional" (1995) e "Shadowlife" (1997): a loro volta inframmezzati dal gradevole, in quanto "infarcito" anche di pezzi datati, live semi-acustico "One Live Night" (1996). Nuovamente lasciati i Dokken nel 1998, ed altrettanto nuovamente rivitalizzanti i suoi Lynch Mob, Lynch viene rimpiazzato dall'ex-Winger Reb Beach ed "Erase The Slate" (1999), pur non fantasmagorico e seguito dall'apprezzabile live "Live From The Sun" (2000), ci restituisce "i Dokken (quasi) di una volta".

A sua volta sostituito Beach con l'ex-Europe John Norum, i Nostri fanno uscire, nel 2002, il tanto valido quanto "stranamente un po' oscuro" "Long Way Home", mentre, subentrati nel 2003 (rispettivamente al posto di Norum e Pilson) l'ex-Warlock John Levin e l'ex-Malmsteen Barry Sparks, i Dokken, nel corso del 2004, tornano in forma accattivante con "Hell To Pay".


DISCOGRAFIA

1979 - Back In The Streets

1983 - Breaking The Chains

1984 - Tooth And Nail

1985 - Under Lock And Key

1987 - Back For The Attack

1988 - Beast From The East

1994 - Greatest Hits

1995 - Dysfunctional

1995 - One Live Light

1997 - Shadowlife

1999 - Erase The Slate

1999 - The Very Best Of Dokken

2000 - Live From The Sun

2002 - Long Way Home

2004 - Hell To Pay

Articoli e News

 

non sono presenti News per questo artista o gruppo

CD e ...

 

non sono presenti segnalazioni di CD per questo artista o gruppo

 

 

Buon giorno anonimo


Per aggiungere un commento devi essere registrato/a e loggarti


Fai il Login

Non hai un account? registrati o registra la tua attività.



Commenti



Non sono presenti commenti in questo Music Center



Video




Non sono presenti Video in questo Music Center


 

 

 

 

 

Pacchetto Ristorazione

Menù digitale multilingue e Servizio QRCode, Assistenza Marketing, Tenuta del Registro delle Presenze, ...

nuove opportunità e servizi innovativi per aumentare il tuo business