Grande successo per la prima edizione del Cibus e Salus Festival articolo inserito su spaghettitaliani da Renato Aiello
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Articolo inserito da Renato Aiello il giorno 29/09/2021 alle ore 12.58.47

Grande successo per la prima edizione del Cibus e Salus Festival

 

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Sabato 25 settembre si è svolta la prima edizione del Cibus e Salus Festival, serata dedicata alla conoscenza del Parco Monumentale di Baia e della cultura flegrea attraverso i sensi,volta ad animare la proposta turistico-culturale dell'area e a vitalizzare uno straordinario luogo storico e paesaggistico finora inespresso.

Cibo come piacere e creatività, come espressione della cultura di un luogo e legame con esso, come elemento per il mantenimento del benessere fisico ed economico, come occasione per valorizzare siti storici ed artistici. Questo il percorso narrativo della serata, in un unicum sensoriale immaginato per restare nella memoria.

"Lo sviluppo del territorio, così come quello dei cittadini" - afferma Simona De Mita, che guida la comunicazione e lo sviluppo progetti dell'associazioneM.A.C.S. Mecenati per l'arte, il Cinema, lo Sport- "passa attraverso la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dei suoi beni, anche quelli della terra, e della cultura che li ha generati."

Partendo dalla cittadina di Baia al tramonto e percorrendo lo scenografico sentiero sul fianco della collina,con una piacevole passeggiata naturalistica guidata gli ospiti sono risalti fino in cima al Parco Monumentale che, oltre ad essere un sito di straordinario valore archeologico e paesaggistico, offre un punto di vista panoramico unico sulle insenature flegree.

Ad accoglierli, le danze e le note dei Synaulia, i cui preziosi strumenti musicali sono stati ricostruiti attraverso lo studio di fonti iconografiche e letterarie e reperti archeologici. Un lunghissimo lavoro di ricerca li ha portati a ricreare quelli che potevano essere i suggestivi suoni dell'antica Roma, al punto da essere chiamati per collaborare a progetti internazionali prestigiosi, fra cui la composizione di alcuni brani della colonna sonora del film "Il Gladiatore" di Ridley Scott.

Le opere luminose dell'artista Annalaura Di Luggo, esposte in un dialogo armonioso con le rovine di quella che si ipotizza possa essere stata la villa di Giulio Cesare, hanno creato un riuscito contrasto contemporaneo tra antico e moderno nella scenografia della serata.

La degustazione dei vini flegrei poi,curata dal MAVV Wine Art Museum partner di M.A.C.S., ha offerto la possibilità di far conoscere una selezione di vini DOC e IGP flegrei dalle origini antichissime:"Falanghina dei Campi Flegrei"; "Piedirosso dei Campi Flegrei"; "Passio dei Campi Flegrei", tutti della cantina "La Sibilla", viticoltori da cinque generazioni.

I calici sono stati serviti dai sommelier professionisti dell'AIS con una narrazione dei grandi vini del territorio nel legame con la storia, l'archeologia e il mito, a cura degli Accademici del MAVV Wine Art Museum.

Un palcoscenico straordinario anche per i prodotti della terra e del mare flegreo, esaltati dalla creatività dello chef puteolano Ciro Coccia:il delicatissimo "Limone Pane di Procida", ad aromatizzare una profumata polpettina di patate e carote locali e le "Alici del Golfo di Pozzuoli", proposte nella più locale delle interpretazioni: sale, pepe e limone pane;il fiammeggiante e autentico "Pomodoro Cannellino Flegreo", a dare carattere alla frittatina di pasta e ad incoronare la Montanarina espressa;la "Zucca di capo Miseno" e la "Cicerchia locale", trasformate in delicate vellutate per accarezzare palato e stomaco; infine le "Cozze bacolesi", le migliori del mondo, in equilibrio con ricotta di capra, erbette aromatiche e crema di zucchine.

Un focus importante sulla relazionefra i prodotti dei Campi Flegrei con la cultura dell'area grazie agli interventi dell'archeologo dei vini Flavio Castaldo,che ha descritto il legame profondo fra i Campi Flegrei e la Grecia, e del Prof. Raffaele Beato, che si è invece soffermato sui vitigni antichissimi della zona, esaltando il lavoro dell'Ente che proprio in questi giorni, ha dato conferma della prossima realizzazione di un vigneto di circa 4.000 m² dal quale verrà prodotto il vino ufficiale (unicum sul territorio) dell'Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei. "Sarà l'occasione per realizzare una serie di attività e azioni legati alla valorizzazione del vino flegreo e alla promozione del territorio", afferma con orgoglio il Presidente dell'Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, Arch. Francesco Maisto.

Il binomio a validità scientifica prodotti del territorio-benessere è stato infine messo in evidenza dalla Dott.ssa Giovanna Muscogiuri, specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo.

"Cibo e salute fanno parte di quello stile di vita che caratterizza il nostro Paese, conosciuto nel mondo per un settore enogastronomico straordinario che rappresenta benissimo la nostra cultura, le nostre tradizioni, ma anche un'economia viva e forte. I prodotti dei territori sono determinanti nella salute della cittadinanza e M.A.C.S non può non vedere in questo dualismo un elemento fondamentale del rilancio dei nostri territori", ha affermato Roberto Cogliandro, Presidente dell'associazione M.A.C.S.

Ha chiuso la manifestazione la giovane compagnia teatrale di "Il Principe", trattenendo allegramente i numerosi ospiti presenti, fino a tarda sera, con undivertissement costruito sul canovaccio dei Menecmi di Plauto.

Grande soddisfazione da parte del Presidente dell'Ente Parco Regionale, Arch. Francesco Maisto.Durante il suo intervento ha sottolineatochel'evento, organizzato dall'AssociazioneM.A.C.S che ha vinto la manifestazione di interesse (Bando pubblico) della 1a edizione della Rassegna "terrArdente",è stato solo un'anteprima di presentazione ufficiale del Parco Monumentale di Baia che a breve sarà riconsegnato alla cittadinanza flegrea.

Maisto ha infatti sottolineato che dei 76 ettari del Parco monumentale, alcuni punti sono ancora in fase di bonifica, ristrutturazione e messa in sicurezza.

I lavori in corso porteranno alla realizzazione di nuovi sentieri e finalmente il luogo che un tempo fu la casa di Cesare potrà essere vissuto, non solo da tutti i cittadini flegrei, bensì come polo culturale e ricettivo che attrarrà visitatori interessati ad un turismo naturalistico, culturale, esperienziale ed enogastronomico.







Ufficio Stampa

 

 

 

 

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