Articolo inserito da Luigi Farina il giorno 01/10/2021 alle ore 11.01.19
Molto spesso nelle ricette degli chef, anche i più famosi, si legge "...su un letto di rucola...", senza nemmeno essere indicata fra gli ingredienti, sminuendone la natura ed usandola anche male e impropriamente.
La rucola (nome scientifico Eruca sativa), anche detta ruchetta o rughetta, è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Crocifere, caratterizzata dalla sua leggerezza e croccantezza e si può consumare sia cruda che cotta.
È ricchissima di vitamina C, con i conseguenti benefici effetti antiossidanti contro i radicali liberi, di provitamina A, fondamentale per un buon funzionamento della vista (retina), di acido folico (vitamina B9), essenziale per il buon funzionamento dell'apparato cardiovascolare, e di vitamina K, utile al benessere di ossa e denti e a mantenere in salute il sistema nervoso.
La rucola inoltre stimola l'appetito, è digestiva (le sostanze amare di cui è composta stimolano la produzione dei succhi gastrici, facilitando la digestione), ed ha infine proprietà rilassanti ed aiuta a favorire il sonno.
Come si può ben capire questo alimento non va ridotto a semplice ornamento di un piatto, ma va armonizzato con lo stesso, dandogli il suo giusto valore, dandogli anche il condimento necessario per valorizzarlo, come un filo d'olio, per dargli la sua giusta importanza.
Bisogna ricordarsi che qualsiasi cosa si mette in un piatto, va armonizzata e trattata con la giusta considerazione, senza fare classifiche: non esistono ingredienti di serie A e ingredienti di serie C.
Rivalutiamo la rucola, ne va della nostra salute.
Luigi Farina
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