Ristorante Il Gallo della Checca

Quando ti invitano in un ristorante con un nome così particolare è già tutto un programma, Checca è Francesca la figlia del titolare Ugo Vairo, lo Chef.

Atmosfera elegante, dove si "respirano" dettagli di vite e storia in ogni dove.
Elementi "specifici" caratterizzano il ristorante, tra ceramiche varie a forma del pennuto che dà il nome al locale, a delle biciclette, quadri esposti di un artista come se fossero i muri di una galleria d'arte, bottiglie collocate in più stanze che ricordano al cliente quanto è fondamentale bere bene, l'ingresso fondato sull'esposizione quasi mercato-bistrot Newyorkese con i prodotti che vengono fatti con il marchio del ristorante.
Dalla pasta, l'Olio Extravergine di oliva Taggiasca proveniente dalle olive delle campagne di Ranzo, di proprietà, piuttosto che le olive Taggiasche, il patè, le confetture, la pasta creata dallo Chef, al riso, ad una linea di vini biologici che ovviamente ho assaggiato durante la cena.
La mise en place è raffinatamente essenziale, la candela e la scelta del calice giusto per ogni vino personalizzano tavoli e sorsi, creando armonia.
I piatti scelti sono fonte di studio e ricerca, equilibrio tra spazio e consistenze, colori e cotture.
Il binomio che compone la cucina dello Chef è Piemontese e Ligure con la socia Renata Siboni che accoglie gli ospiti in sala e prepara i dolci e il pane, tutto rigorosamente "fatto in casa".

Entree di benvenuto generosa, con un mix di dolce salato composta da un fico quasi fosse un delizioso bonbon di micropasticceria francese; in sequenza "Azzardo" un piatto composto da Ostriche e Fassona; E pare un cannolo cioè gamberi, ricotta, crumble di cannolo, crema di piselli; il piatto forte della serata nella sua squisita semplicità il Riso "buono" Carnaroli mantecato al tartufo della tartufaia di proprietà, emblema di questo ristorante, come scritto nel sito definito il "ristorante del tartufo".
Si denota la curata attenzione della scelta delle materie prime di stagione, che identificano una cucina di qualità ed estremamente gourmet, quella tipologia di base tecnica e sapiente dosaggio di essa che rimane ricordo dei piatti.

Frittura di calamari, crostacei, verdure e tartufo e Il principe e il contadino, gamberi e foie gras.
Per finire in dolcezza Dolce di pasta sfoglia e piccoli frutti.
Gusterete i piatti solo osservando le foto che inserisco in questo racconto, merita la prenotazione per un convivio di livello ed unicamente goloso, ne sarete entusiasti, come la sottoscritta.

Come accennato sopra abbiamo abbinato ai piatti i vini " della casa", come primo vino uno Champagne offerto dal collega Alberto Magno, Gremillet Brut Selection, 70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, molto buono abbinato godereccio con le ostriche e fassone, al cannolo di ricotta con gamberi e crema di piselli, in successione Il Crocevia Vino Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC, Il Roséo Vino rosé Colline Savonesi IGT, per finire Il Primordiale Riviera Ligure di Ponente DOC
Bueno provecho para todos!

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