Articolo inserito da Francesca Lo Bello il giorno 05/12/2018 alle ore 23.05.21
Ci sono posti che acquistano un dato significato, hanno una particolare evoluzione o traggono linfa dal contesto in cui sono inseriti. Cose che, in sostanza, non starebbero bene in alcun altro luogo. O che non avrebbero oggi lo stesso senso che avrebbero avuto se fossero nate altrove. È il caso della pizzeria Lombardi, situata in via Benedetto Croce, a due passi dal Gesù Nuovo e da Santa Chiara.
Una Centenaria che oggi rappresenta la storia della Pizza napoletana nel luogo che è a sua volta l'ombelico della cultura partenopea.
Mai come da Lombardi si coglie l'intreccio indissolubile tra gastronomia e arte. Il mondo dei pastori, dei presepi, delle botteghe artigiane e il mondo degli impasti. Volti diversi della cultura partenopea. Come quelli che si vedono oggi nella pizzeria di via Benedetto Croce. Quello di Carmine Caputo, patron del mulino di Napoli per antonomasia e quello di don Luigi Lombardi che ha seguito tutte le fasi della ristrutturazione del locale.
Volti soddisfatti poiché vedono ancora una volta nel format dell'ingegner Gennaro Moio, proprietario del locale, il ripetersi di gesti antichi. Delle mani che impastano o ammaccano.
Una pizzeria che è già stata presa d'assalto dai turisti ma che si candida a tappa obbligata per i napoletani amanti della pizza.
La consulenza è stata affidata a Maurizio Cortese, CEO di Corteseway. I forno e gli impasti sono invece curati dal bravo Lino Riccio, esperto di pizza classica con un percorso professionale affinato tra varie pizzerie storiche della città.
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