Scampia, uno "spaccio" di pomodori coltivati sui terreni confiscati alla camorra articolo inserito su spaghettitaliani da Luigi Farina
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Articolo inserito da Luigi Farina il giorno 21/11/2018 alle ore 08.59.59

Scampia, uno "spaccio" di pomodori coltivati sui terreni confiscati alla camorra

 

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Scampia, uno "spaccio" di pomodori coltivati sui terreni confiscati alla camorra


Al via il contratto di rete Funky Tomato: una filiera agricola ad alto impatto sociale che alimenta la cultura.

Sarà siglato giovedì 22 novembre alle ore 12 a Scampia, presso la sede di Cooperativa (R)esistenza, il contratto di rete tra Funky Tomato Project, Cooperativa (R)esistenza, La Fiammante e Storytelling Meridiano.

L'accordo, il primo del genere sottoscritto in Italia, segna la nascita di una "comunità economica solidale" che promuove:

- dignità del lavoro contro ogni sfruttamento;

- riscatto sociale e inserimento lavorativo di ex detenuti e minori a rischio;

- valorizzazione dei territori e delle produzioni "a Sud";

- tutela dell'ambiente e la promozione di un cibo sano e giusto.

Grazie al contratto di rete, i pomodori coltivati in quei terreni che un tempo erano nella disponibilità delle mafie, vengono trasformati e diventano barattoli "Funky Tomato", simbolo di legalità, sostenibilità e cultura.

Il ricavato della vendita (in parte già avvenuta, grazie al meccanismo virtuoso del pre-acquisto dei prodotti) servirà infatti a finanziare la nascita di una piattaforma editoriale che intende promuovere una nuova narrazione del cibo e delle filiere agroalimentari, attenta agli impatti sociali e all'ambiente.

Un nuovo modello d'impresa, in cui profit e no profit si uniscono a vantaggio delle comunità e dei territori.

A firmare il contratto di rete saranno i rappresentanti delle realtà unite nel progetto che festeggeranno, a seguire, assieme alla comunità della Cooperativa, con la falanghina di Selva Lacandona - primo vino prodotto su un bene agricolo confiscato alla camorra - le prelibatezze del cibosofo del Pollino Federico Valicenti e con il più popolare street food napoletano, 'a pizza fritta di Gino Sorbillo.

Fonte: BC COMMUNICATION SERVICES

 

 

 

 

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