Articolo inserito da Nicola Rivieccio il giorno 05/01/2019 alle ore 16.10.12
Dalla geotermia alla produzione di biocombustibili, dalla prima fattoria ecologica capace di autosostenersi sfruttando fonti alternative come sole, vento e biomasse ai mini impianti di "micro-cogenerazione" a impatto ambientale quasi zero. Nel campo delle energie rinnovabili sono numerosi i fronti sui quali continuerà a muoversi anche nel 2019 Graded, azienda napoletana gestita da Vito Grassi, presidente di Unione Industriali Napoli e Confindustria Campania, e dal fratello Federico, attiva sia in Italia che all'estero.
La Graded ha scommesso sulla ricerca sin dal suo esordio, collaborando con tutti gli Atenei del Centro Sud. Dopo il taglio del nastro lo scorso anno di Smart Case, il primo modello del Mezzogiorno di edificio in scala reale completamente autonomo dal punto di vista energetico, tra i prossimi step c'è l'avvio del progetto "Geogrid" con l'installazione di dieci sonde geotermiche tra due gallerie nei cantieri della Metropolitana di piazza Municipio a Napoli, collegate a un Energy Box che produce 22,5 kW di potenza termica e 21,9 kW di potenza frigorifera.
Tra gli altri progetti di ricerca spicca "Bio-Value", avviato a inizio 2014 per un valore di oltre 6 milioni di euro e realizzato dal Distretto ad Alta Tecnologia della Campania per l'energia "Smart Power System" in collaborazione con Magaldi Power Spa e Bioenergy Srl, tre università campane ( "Federico II", Università del Sannio, Università Vanvitelli) e l'Istituto di Ricerche sulla Combustione del Cnr.
Grande attesa anche per Green Farm, la prima fattoria ecologica capace di operare e autosostenersi sfruttando fonti energetiche rinnovabili come sole, vento e biomasse: sarà realizzata da Graded in via sperimentale in un'azienda agricola di Castevolturno di proprietà del Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II di Napoli, in vista della presentazione all'Expo 2020 di Dubai.
L'ultimo nato in casa Graded è il "Cruscotto 4.0", un progetto realizzato in collaborazione con due studenti della Digita Academy. Si tratta di un software di monitoraggio da remoto di un impianto fotovoltaico di 1 MW di potenza elettrica (4.200 pannelli su un'area di 27mila metri quadri) realizzato e gestito dall'azienda a Ianova, in Romania. Il cruscotto ha un'interfaccia "user friendly" che consente di visualizzare in tempo reale le prestazioni dell'impianto, anche da parte di personale non tecnico, e di gestire tutti gli aspetti economici annessi.
Non sono presenti commenti in questo Articolo
Buona sera anonimo
Fai il Login
Non hai un account? registrati o registra la tua attività.