Campania prima nel Sud per start up agroalimentare, oltre 700 Comitato Leonardo sottolinea tendenza regionale a innovazione articolo inserito su spaghettitaliani da Nicola Rivieccio
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Articolo inserito da Nicola Rivieccio il giorno 17/07/2019 alle ore 14.49.35

Campania prima nel Sud per start up agroalimentare, oltre 700 Comitato Leonardo sottolinea tendenza regionale a innovazione

 

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"La Campania sa aprirsi all'innovazione nel settore dell'agroalimentare ed è prima del Mezzogiorno per numero di start up: ne ospita oltre 700, il 7% del totale nazionale. L'innovazione è un fattore fondamentale per il futuro dell'agroindustria". E' il valore della tendenza a guardare al futuro dell'agroalimentare campano evidenziata da Luisa Todini, presidente del Comitato Leonardo che ha aperto il convegno "L'industria agroalimentare del Sud e le eccellenze campane" svoltosi a Napoli presso la sede di Eccellenze Campane in via Benedetto Brin 69, società fondata da Paolo Scudieri, già patron del Gruppo Adler, nata con l'obiettivo di valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio. nel polo dedicato al food di qualità "Eccellenze Campane".
Nel suo intervento ai lavori dell'appuntamento che si inserisce nell'ambito degli incontri territoriali che il Comitato Leonardo organizza periodicamente con aziende associate allo scopo di favorire il confronto tra imprese, Istituzioni e associazioni di categoria su tematiche di interesse nazionale e internazionale, per anticipare gli scenari futuri e cogliere quali saranno le leve su cui puntare per dare slancio alla competitività dell'industria Italiana, Todini ha sottolineato che "l'agroalimentare in Italia vale oltre 200 miliardi di euro e rappresenta il 12% del PIL, con una forte apertura sui mercati internazionali e una grande attenzione alla qualità: produciamo il maggior numero di prodotti certificati a livello europeo, ben 299", evidenziando sull'innovazione che "le nuove tecnologie come la blockchain possono essere molto utili per garantire qualità e affidabilità a tutta la filiera, con l'etichettatura digitale a tutela del vero prodotto made in Italy. Proteggere i marchi dell'Italian Food, scoraggiando l'Italian sounding, il cui valore nell'agroalimentare è stimato in 100 miliardi di euro, resta una delle priorità del settore".

Con la presidente Todini hanno introdotti i lavori, altresì, il Presidente di Adler Group e Eccellenze Campane Paolo Scudieri e il Vice Sindaco di Napoli, Enrico Panini e Antonio Limone, Direttore Generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che ha presentato una relazione sul valore dell'industria agroalimentare del Sud: un comparto che rappresenta il vero punto di forza del Sud Italia e che deve puntare su filiere, tracciabilità e innovazione attraverso l'agricoltura e la zootecnia di precisione, strumenti fondamentali per la valorizzare le biodiversità che da sempre caratterizzano le produzioni locali e che possono rappresentare un ulteriore volano di sviluppo per i territori meridionali.

Alla tavola rotonda imprenditoriale hanno partecipato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Auricchio, Pina Amarelli, Presidente Amarelli e Antimo Caputo, Amministratore Delegato di Molino Caputo e Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II di Napoli, ha presentato il Corso di Laurea triennale in Scienze Gastronomiche Mediterranee. Le conclusioni sono state affidate al Presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca che è, altrettanto, intervenuto sulla protezione dei prodotti italiani, sottolineando come "è necessario intervenire a livello europeo, perché non è possibile che l'Italia debba essere invasa dai prodotti dalla Turchia o dalla Tunisia. Bisogna proteggere i nostri produttori perchè se vogliono vendere ad esempio olio prodotto in maniera seria non reggono.". De Luca ha sottolineato anche che sull'innovazione "negli anni '70 in Campania c'erano centri di sperimentazione agricola e si può tornare a lavorare sulla ricerca in tanti settori, come i sistemi di irrigazione innovativa, la ricerca scientifica sui semi, la ricerca in campo meccanico. Ma innovazione vuol dire anche piattaforme logistiche per l'industria del freddo: solo grazie alle migliori infrastrutture, la Spagna ha un export del 40% in più rispetto all'Italia. Noi purtroppo siamo bloccati nei porti da una burocrazia che fa sì che una nave che arriva dall'Africa fa prima ad andare a Rotterdam che fare tutte le operazioni di sdoganamento in Italia".

Nel 2018, le sole aziende del Comitato Leonardo hanno raggiunto un fatturato complessivo di quasi 360 miliardi di euro, circa il 20,4% del PIL italiano, con una quota export media pari al 55%. Le 6 aziende campane associate al Comitato Leonardo, espressione di diversi settori industriali, dal tessile - abbigliamento all'alimentare, dall'automotive alla gioielleria, vantano un fatturato complessivo di 2,5 miliardi di euro, con una quota export superiore al 60%.

"Gli incontri con il territorio sono i nostri Hub Regionali per la crescita" ha dichiarato la Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini. "Quello di oggi è un viaggio esperienziale attraverso i sapori e i saperi alla base del successo dell'agroalimentare italiano, guidato dalle storie di imprenditori come Paolo Scudieri, che non si accontentano di avere successo nel loro core business ma investono per promuovere le eccellenze del made in Italy in un settore che è alla base della nostra cultura."

"Riuscire a "fare impresa" al Sud è difficile ma allo stesso tempo stimolante" ha aggiunto Paolo Scudieri, Presidente di Adler Group ed Eccellenze Campane. "La Campania e l'intero Mezzogiorno hanno enormi potenzialità sia in termini di risorse che di competenze: dal polo manifatturiero all'innovazione tecnologica fino al patrimonio agroalimentare, vero e proprio fiore all'occhiello dell'economia italiana, approfondito oggi durante il convegno. E' nostro compito, in occasioni come quella odierna, valorizzare il meglio dell'imprenditoria del Sud mostrando, attraverso le esperienze di alcune aziende tra le più rappresentative del comparto, quello che è in grado di fare questo magnifico territorio. Un Mezzogiorno capace di competere e vincere, nonostante il gap infrastrutturale e problematiche oggettive. La qualità delle nostre materie prime e l'eccellenza dei prodotti sono apprezzati in tutto il mondo, pertanto è necessario potenziare costantemente il settore attraverso investimenti concreti che possano diventare oggi volano di crescita, per l'economia e l'occupazione giovanile di tutto il Paese".

Nicola Rivieccio


LE AZIENDE CAMPANE ASSOCIATE AL COMITATO LEONARDO

Annamaria Alois San Leucio- Presidente Annamaria Alois (Tessile)
Consorzio Orafo Il Tarì S.c.p.a.- Presidente Vincenzo Giannotti (Gioielleria)
E. Marinella- Presidente Maurizio Marinella (Abbigliamento)
Rummo S.p.A.- Presidente Cosimo Rummo (Alimentare)
Adler Group- Paolo Scudieri (Automotive)
Pianoforte Holdings- Presidente Luciano Cimmino (Abbigliamento)

 

 

 

 

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