Articolo inserito da Serena Mattiello il giorno 29/09/2017 alle ore 11.50.19
Ieri sera, presso la pizzeria Ferrillo sita in via Michelangelo da Caravaggio 33 a Napoli, si è svolta una serata di degustazione, organizzata dall'Associazione Spaghettitaliani.
La formula adottata è stata quella della pizzarella, che corrisponde grossomodo a mezza pizza.
Nel corso della serata, per soli dieci euro, è stato possibile scegliere tre pizzarelle tra le sei proposte di ingredienti altamente selezionati del pizzaiolo Maurizio Ferrillo.
La prima, più vicina alla tradizione, è LA PUPATELLA, con pesto di basilico, salsiccia, pomodorino datterino e bocconcini di bufala.
Una novità LA PANAFRITTA, una pizza fritta impanata con uovo e pan grattato.
Se siete amanti dei funghi porcini, non potete non apprezzare l'odore e soprattutto il sapore decisamente forte della crema di funghi porcini presente sulla TIROLESE, corretto dall'amaro del radicchio, esaltato dallo speck ed abbracciato dolcemente dal fior di latte d'Agerola.
Più delicati i profumi della TORPEDINA, risvegliati dalla nota croccante della granella di pistacchio, cui si aggiungono il pomodorino torpedino, il pomodorino giallo, la pancetta ed i bocconcini di bufala.
Le ultime due pizzarelle presenti sulla lista erano LA FIORITA (provola, fiori di zucca, pancetta e ciuffi di ricotta) e LA SORRENTINA (crema di pistacchio, mortadella, fior di latte d'Agerola e provolone del Monaco).
L'impasto è incredibilmente soffice, leggero ed altamente digeribile.
Ciò dipende, come ha spiegato lo stesso Maurizio Ferrillo in un intervento nel corso dell'evento, da una buona idratazione e da tempi di lievitazione lunghissimi.
Un impasto molto coccolato che con la sua leggerezza bilancia in maniera ottimale i ricchi ingredienti che compongono queste pizze, creando un'armonia perfetta, molto gradevole al palato e che non appesantisce.
I fratelli Fabio e Sergio Landolfi del birrificio White Tree di Caserta, inoltre, nel corso della serata, hanno servito ai tavoli quattro tra le birre artigianali di loro produzione.
Tra queste LIBURIA, che prende il nome dall'antica denominazione della Terra di Lavoro, realizzata con semi, farina e fiori di canapa sativa italiana.
Da segnalare BUBALA, ciliegina sulla torta della serata, la prima birra al mondo realizzata con siero di latte derivante dalla lavorazione della mozzarella di bufala campana.
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