...Per lo meno tre donne si affaccendavano quel giorno in cucina, mentre il rosso liquore ribbolliva nel gran calderone di rame, visitato e controllato prima dal calderaio, perchè la stagnatura interna fosse integra.
In un angolo, Damiano, come un robot, era destinato ad inturacciare le bottiglie colme con uno strano aggeggio di legno a forma di stantuffo.
Poi, queste, a decine venivano ficcate nella caldaia con le parti foderate di stoffa per evitare l'urto tra il vetro e il metallo, durante la bollitura.
L'odore di quel fiume scarlatto era inebriante. La salsa di pomodoro, in tale abbondanza, pronta per l'inverno, era chiaramente l'intingolo base di quasi tutti i nostri pasti...
Tratto da "Scusate la polvere" di Renata Pucci di Benisichi edito da Sellerio Editore Palermo