...Pochi conoscono e meno ancora riconoscono l'efficacia della cura che passo a spiegare. Però è, forse, l'unica ricetta che non delude mai. Ho voluto chiamarla la "cura del volto", perché non c'è chi non abbia memoria di un gruppo non molto numeroso di visi che, a vederli, provocano allegria.
Il rito della tranquillità è il seguente. Due sedie e un tavolo, un paté di fegato di volatile, qualche fetta di pane fresco integrale tostata, una bottiglia ghiacciata di vino Sauternes, e di fronte a te il viso dell'amico, dell'amica, il volto che conosci, uno di quelli che al solo vederli ci restituiscono la calma.
Il paté, agli amici, ricorda che sono carne. Il pane non fa dimenticare loro che tutto nasce dalla terra e tutto vi ritorna. Lo spirito del vino Sauternes ravviva quello che più ci tiene vivi: la possibilità di unire due pensieri...
Tratto da "Trattato di culinaria per donne tristi" di Hèctor Abad Facioline