I dolori delle donne

Lucy, eri un fiore.
Ti innamorasti di lui.
Era biondo, bello e di gentile aspetto.
Te lo sposasti.
I primi anni furono pieni d’amore.
Una sera, tornato a casa, ti ha mollato uno schiaffo
senza un perché, e così per altre sere.
Ti inveiva contro, fino ad avere il tuo bel viso tumefatto,
un occhio nero e un labbro spaccato.
Cosa ti è successo?” chiedevano le amiche,
e tu rispondevi: “Sono caduta dalla scala”.
Loro non credevano più alle tue parole,
ormai tutto era chiaro.
Denuncialo!
Ma tu rispondevi: “Ma no, ho paura, gli passerà.
Il tuo umore gioioso era ormai svanito.
L’ultima volta, quasi priva di sensi,
ti facesti coraggio e lo denunciasti.
Ma la legge fa poco per le donne violentate,
e dopo poco uscì dal carcere e ti tornò a cercare,
fino a trovarti nella comunità dove ti eri rifugiata
con altre donne che avevano subito le tue stesse violenze.
Tentò di riportarti a casa con parole dolci,
ma ti rifiutasti e lui ti strinse la gola.
All’unisono le nuove amiche ti vennero in aiuto
e lo picchiarono come meglio non si poteva.
Grazie Lucy per averci raccontato la tua storia.
Che sia da esempio a chi subisce soltanto!

Angela Viola

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