Pizze, focacce, calzoni
Ricetta inserita in archivio da Pasquale Franzese il 29/03/2019 alle ore 19.17.24
Autore della Ricetta:
Pasquale Franzese
Chef/Docente di enogastronomia
Ingredienti per l'impasto:
800 gr farina 00
200 gr farina 0
650 ml acqua
20 gr lievito di birra
25 gr di sale
30 ml olio evo
Ingredienti per la farcitura:
2 kg pelati di pomodoro non troppo acquosi
40 gr aglio tagliato a pezzetti
50 ml olio evo
100 gr acciughe sott'olio
10 gr origano
Allergeni presenti:
Cereali contenenti glutine
Pesce e prodotti a base di pesce
Versare i pelati in un contenitore, frullare con un mix a immersione, insaporire con 20 gr di sale e 5 gr zucchero.
Mescolare le farine.
Nella bastardella sciogliere il lievito con l'acqua tiepida (max22°C).
Versare metà farina nel contenitore.
Mescolare con un cucchiaio di legno ed incorporare il sale.
Versare la restante farina e mescolare il tutto.
Nelle ultime operazioni incorporate l'olio.
Lasciare spuntare l'impasto.
Ungere le teglie con del burro e stendere l'impasto nella teglia.
Lucidare l'impasto sulla superficie con olio di girasole o di semi.
Lasciare lievitare fino al raddoppio.
Farcire la pizza con salsa di pomodoro, aglio, acciughe ed origano.
Completare con olio, infornare a 230°C per 25/30 minuti.
Cantina Piero Mancini: Burberino Frizzante, vino Frizzante Rosso
Gustosissimo vino frizzante rosso, ottenuto per spremitura leggera da uve rosse.
Nel '700 che nacque la Marinara, la pizza, con il nome meno appropriato, perché non ha nulla a che fare con il mare, essendo il suo condimento composto semplicemente da pomodoro, aglio, origano e olio ex. Verg. D'oliva. All'inizio, questa pizza, era condita con il solo pomodoro e olio, poiché solo i più facoltosi, potevano permettersi le acciughe o i cecinielli, (una sorta di misto di pesciolini di scarto), ma solo se la pesca era stata abbondante e quindi non erano troppo costosi. Tutti gli altri poveri in canna, dovevano accontentarsi appunto del solo pomodoro o al massimo olio e origano. Accadde quindi che un pizzaiolo del porto di Napoli, stanco delle continue lamentele dei marinai che gli dicevano "N'sapuriscila nu pocu", specialmente quando la pesca era stata scarsa, aggiunse qualcosa che non incidesse sul prezzo, ma che ne cambiava sostanzialmente il sapore, e così ci mise l'aglio, ed ecco che nacque così la pizza "Alla Marinara", non perché fosse farcita con i prodotti del mare, ma perché rappresentava la semplice colazione dei Marinai.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/
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