Verdure, legumi, patate
Ricetta inserita in archivio da La Penna Gastronomica e la Cucina d'Autore il 19/03/2014 alle ore 22.47.50
Autore della Ricetta:
Celeste Ferrari
Giornalista
8 cappelle di grosse mazze di tamburo
2 uova
½ l di olio per friggere
50 g di parmigiano reggiano grattugiato
un pugno di pangrattato
il succo di un limone
sale.
Lavate frettolosamente le cappelle, facendo attenzione che non si rompano, poi asciugatele accuratamente. Sbattete le uova, il parmigiano e il sale con la forchetta, passatevi dentro le cappelle poi ripassatele nel pangrattato. Scaldate l'olio in una padella e mettetevi le cappelle a rosolare per 15 minuti circa. Prima di servire fate scolare l'unto in eccesso su un foglio di carta assorbente da cucina, e aggiungete il sale e il succo di limone.
Si consiglia il Colli Piacentini Malvasia, un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Piacenza.
Caratteristiche organolettiche
colore: paglierino o paglierino scarico.
odore: aroma caratteristico anche intenso.
sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, armonico, fresco, tranquillo, vivace.
Oggi vi proponiamo una ricetta con la Mazza di tamburo.
Sapete cos'è?
La Macrolepiota procera, volgarmente conosciuta come Mazza di tamburo, Puppola, Bubbola maggiore, Ombrellone o Parasole è uno dei più vistosi, conosciuti ed apprezzati tra i funghi commestibili é, però, un fungo tossico da crudo o malcotto, necessita quindi di adeguata cottura, va perciò evitata la preparazione alla piastra o alla griglia, poiché le parti interne potrebbero rimanere parzialmente non cotte. Specie molto nota e diffusa su tutto il territorio nazionale, è riconoscibile per la forma slanciata e per le notevoli dimensioni che può raggiungere. Viene volgarmente chiamata "mazza di tamburo" per sua forma iniziale, ossia quando il cappello è ancora chiuso sul lungo gambo coriaceo, oppure "ombrellone" quando, invece, nello stadio finale di maturazione, il cappello si apre completamente.
Se hai inserito tu questa ricetta e ne sei l'autore, puoi richiedere GRATUITAMENTE l'applicazione del bollino RICETTA ORIGINALE, e richiederci successivamente la relativa certificazione GRATUITA.
Basta scaricare il modulo con la dichiarazione di paternità, compilarlo in tutte le sue parti a mano e inviarcelo (va bene anche una fotografia) all'indirizzo biennale@spaghettitaliani.com.
Non sono presenti commenti in questa Ricetta
Buon giorno anonimo
Fai il Login
Non hai un account? registrati o registra la tua attività.