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Giornata di presentazioni nel ritiro di Prato allo Stelvio. E' il turno di Roberto Inglese, accompagnato dal Club Manager Alessandro Lucarelli: "Siamo qui oggi a presentare Roberto Inglese, che per i prossimi cinque anni è diventato un calciatore del Parma a titolo definitivo. La Società ha fatto un grande sforzo per portarlo da noi e il Direttore Faggiano ha dovuto lavorare un po' ai fianchi per riuscire a portare a termine questa trattativa. La cosa più bella e importante che credo abbia fatto la differenza, però, è che Roberto abbia voluto il Parma a discapito di altre società che faranno anche le coppe europee. Roberto ha messo il Parma davanti a tutto e di questo lo ringraziamo. Abbiamo reso felice anche il Mister per il quale Roberto era un calciatore imprescindibile e dunque ci sono tutti i presupposti affinché questo matrimonio vada al meglio. Facciamo a Roberto un grande in bocca al lupo, sarà un valore aggiunto tecnicamente e come uomo".
La parola passa all'attaccante crociato: "Ho messo il Parma davanti a tutto perché ho trovato delle persone che mi hanno voluto bene e accolto in maniera splendida. E' stata la mia prima scelta, sono voluto fortemente tornare e volevo ringraziare tutta la Proprietà per lo sforzo economico fatto. Darò tutto me stesso per ripagare la fiducia riposta in me. L'anno dell'esplosione? Ne sento parlare da parecchi anni... credo che quando un calciatore gioca ormai da 4-5 anni in Serie A è un calciatore consacrato senza però porsi limiti. Io vado oltre, guardo anche all'aspetto tecnico. Sono venuto in una realtà che mi appartiene, che non è di fioretto ma si basa di più sulla fisicità e sul gioco palla. Abbiamo tempo per migliorare anche quello che non ci appartiene e in cinque anni cercheremo di giocare anche molto bene a pallone. Sicuramente c'è da migliorare i numeri, soprattutto a livello personale. Ho cinque anni di tempo per dimostrare alla Società, al Presidente e a tutte le persone che lavorano nel Parma che hanno fatto un bell'investimento e che era giusto puntare su di me".
Cosa ha fatto la differenza per tornare al Parma? "Ero stato cercato da tante squadre, la differenza l'ha fatta la mia volontà di tornare qui a tutti i costi ma anche la voglia che ci hanno messo Presidente e Direttore per portarmi subito qui e chiudere la trattativa. Non posso fare altro che ringraziarli e sono contento che questo matrimonio si sia fatto col consenso e col volere di tutti quanti".
Un ambiente, quello di Parma e del Parma, che Inglese già conosce: "Conoscevo i compagni, l'ambiente e le idee del mister. Fare però un ritiro sin dall'inizio è molto importante, è un valore aggiunto lavorare subito con i miei compagni e con lo staff. Sicuramente dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto l'anno scorso, la Serie A è un campionato difficile. A febbraio tutti parlavano di noi come se dovessimo arrivare in Europa e alla fine ci siamo salvati alle ultime due giornate. Ripartiamo dalla salvezza, poi eventualmente ci divertiamo. E' stata allestita una squadra più fisica e tecnica rispetto allo scorso anno. Siamo ancora ai primi giorni, non ho visto all'opera i nuovi acquisti però cercheremo di migliorare qualcosa dal punto di vista tecnico. Siamo ripartiti da ciò che avevamo fatto lo scorso anno, ancora è difficile dare delle indicazioni ben precise anche perché i nuovi devono ancora inserirsi. Lavoriamo però giorno dopo giorno per migliorare quanto fatto la stagione precedente. E' importante fare un passo avanti sia a livello personale che di squadra. Col mister si è creato un legame particolare, veniamo dalla stessa terra, abbiamo un buon feeling ed è uno degli allenatori con cui mi sono trovato meglio. Ho sempre giocato con le due punte o con il trequartista, io prediligo il 4-3-3 perché sono da solo lì davanti e sono contento sia delle sue idee che del suo modo di giocare. Questo ha fatto la differenza. Io ho sempre cercato, e ci sono sempre riuscito, di migliorare quanto fatto l'anno precedente. Facendo numeri farei un errore. Lo ha dimostrato la mia carriera, sono uno che non si è mai tirato indietro e cercherò di farlo anno dopo anno visto che è stato un investimento lungo da parte della Società".
Tante le dimostrazioni d'affetto arrivate anche dallo spogliatoio: "Al di là dello staff tecnico e dell'ambiente Parma ho costruito un ambiente importante anche dentro lo spogliatoio. Non sono un materialista, bado ai rapporti. E ad andarmi a giocare qualche palcoscenico importante non essendo felice ho preferito tornare qui che è la mia seconda famiglia e stare bene con i compagni, con l'ambiente Parma e con tutti coloro che sin dal primo giorno mi hanno dimostrato di volermi bene testimoniandolo anche nel mio ritorno".
La Nazionale è un obiettivo? "La Nazionale è un obiettivo che mi sono posto. Giocare con continuità e cercare di arrivare a quella maglia che ho indossato ma non sono mai riuscito a mettere ufficialmente. Ci sono tante persone e attaccanti validi, ma facendo bene io e la squadra cercheremo di toglierci anche questa soddisfazione".
Fonte: Ufficio Stampa Parma Calcio
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