Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 22/11/2021 alle ore 16.46.32
"28 Pastai" a GustusNapoli 2021: "La blockchain per crescere sui mercati internazionali"
Partita a fine agosto con il marchio "28 Pastai" la sfida della pasta di qualità certificata blockchain si presenta a GustusNapoli 2021, la rassegna napoletana del gusto e dei sapori, per crescere sui mercati internazionali. Con la decisione di trasformare il grano 100% italiano, la nuova frontiera di 28 Pastai è rappresentata dalla tracciabilità della filiera mediante una nuova tecnologia a portata di smartphone attraverso la piattaforma informatica "Authentico". La piattaforma permette ai consumatori di tracciare l'intera filiera produttiva, dai campi di grano, alla semola selezionata dal mulino di fiducia, passando per il processo di essiccazione fino al confezionamento del prodotto. Ogni singola confezione di pasta presenta infatti un QR code per accedere a tutte le informazioni in modo trasparente e per verificare tutti gli standard qualitativi adottati per quello specifico lotto di produzione. Una novità, questa della certificazione di processo, che mette fine alle polemiche degli ultimi mesi sulla veridicità di alcune caratteristiche peculiari della pasta artigianale, come quella di Gragnano, come l'origine delle materie prime utilizzate, i tempi di essiccazione e le temperature.
L'idea è della Kylia Lab, società specializzata in servizi innovativi che con questo progetto approda nel mondo del food. Il nome del brand nasce dall'idea di valorizzare le storie e le abilità di 28 pastai che nel tempo hanno contribuito con le loro conoscenze e saperi a trasmettere tecniche di lavorazione, segreti e tradizioni e a contribuire alla crescita di questo prodotto Made in Italy unico nel mondo. La pasta, trafilata al bronzo, è prodotta in diversi formati con una miscela esclusivo dei migliori grani duri italiani che cresce nel quadrilatero tra Montenero di Bisaccia, Mafalda, Tavenna e Palata tra Abruzzo e Molise. Sede di lavorazione è lo storico edificio che nei primi del '900 era occupato dal mulino e pastificio Emidio Di Nola, affacciato sulla Valle dei Mulini.
"Oltre alla qualità della pasta, vogliamo portare sulle tavole degli italiani la trasparenza." dice Chiara Vanacore (al centro nella foto) che si occupa del commerciale di 28 Pastai "Questo è quello che abbiamo cercato di fare certificando l'intero processo produttivo con la migliore tecnologia blockchain, accessibile da qualsiasi smartphone. Questa tecnologia è un registro digitale pubblico sicuro, verificabile e permanente nel tempo e grazie ad essa possiamo raccontarvi tutto sulla nostra pasta e lasciarvi verificare, con la massima semplicità, l'origine del grano, il tempo di essiccazione e la temperatura. Una vera rivoluzione". Anche il packaging è realizzato nell'ottica dell'innovazione: pratico e 100% di carta, è confezionato a mano con un comodo sistema apri e chiudi.
Eduardo Cagnazzi
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