Articolo inserito da Renato Aiello il giorno 19/08/2022 alle ore 18.48.05
Un intreccio fra un viaggio metafisico, a ritroso nel tempo ed uno reale tra le chiese e le biblioteche d'Europa, sulle orme dei viaggiatori del Grand Tour, alla ricerca di spartiti antichi e partiture musicali che raccontano l'incontro fra i nobili del XVIII e XIX secolo e quella che, nel loro immaginario, era la culla della civiltà. Una riscoperta di melodie antiche nate nei teatri, nelle taverne, nelle locande e nei caffè dei nostri porti. Canzoni che parlano di Napoli e delle Sirene, di Procida e delle sue donne. È il filo rosso del progetto "Spartiti venuti dal mare", il lavoro di ricerca condotto, in oltre trent'anni di attività dell'Associazione Coro Polifonico "San Leonardo" diretto dal M° Aldo De Vero tra i progetti di comunità promossi dal Comune di Procida e inserito nel programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, questo mese al centro della narrazione del quarto mockumentary del ciclo "Ventidue" il viaggio a cura di Nuvola TV e Procida TVnelle iniziative culturali, educative e sociali nate dalle associazioni del territorio. La pubblicazione è in programma lunedì 22 agosto alle ore 20:22 sul canale youtube della televisione locale (@procidatv); le successive proseguiranno con cadenza fissa il giorno 22 di ogni mese, fino alla fine dell'anno.
«Ancora oggi sono molto pochi gli archivi digitalizzati e la nostra precedente presidente, Tilde Sarnico, ha fatto un gran lavoro di recupero e ricostruzione; il più delle volte le partiture sono incomplete, spesso ne sopravvive solo qualche pagina e, in seguito, anche quando si riesce ad avere uno spartito utilizzabile, il nostro Direttore deve arrangiare per il coro delle composizioni nate per voci soliste» spiega la presidente dell'Associazione Rosaria Lauro. Interprete del lavoro - girato nei locali della discoteca isolana 404 Not Found - nei panni di una delle 26 coriste amatoriali è Ilaria Salvemini 39 anni, mamma di due bambini, proprietaria di un B and B, per anni attrice amatoriale prima a scuola, poi nelle filodrammatiche dell'isola, con un repertorio che abbraccia da Scarpetta, ai De Filippo, da Roberto De Simone a Molière fino ai testi contemporanei come "Il marito di mio figlio" di Daniele Falleri, "Il morto sta bene in salute" di Oscar Di Maio e "Tonino Cardamone giovane in pensione" di Paolo Caiazzo. «Ho deciso di partecipare a questa iniziativa, per la sua coralità - dice Ilaria - È un lavoro emozionante, che resterà per sempre».
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