Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 26/08/2022 alle ore 19.17.06
Campagna di raccolta e trasformazione a rischio, l'Anicav, associazione dei conservieri delle conserve vegetali, fanno appello al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e a quello delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli chiedendo misure urgenti per salvare un comparto, quello del pomodoro, in forte crisi per il caro bollette. Interventi ritenuti indifferibili, che spaziano dal raddoppio del credito d'imposta e dalla proroga dei termini di utilizzo con la possibilità di cedere questo strumento agli stessi gestori e l'azzeramento o l'abbattimento degli interessi in caso di dilazione dei pagamenti, fino alla sospensione del meccanismo Ets per evitare ulteriori aggravi per le aziende: Inoltre, un intervento diretto su Arera per la revisione del costo del trasporto di gas naturale. Una spesa, sostiene l'associazione confindustriale, che impatta in maniera notevole sui costi delle imprese ad alta stagionalità, come appunto quelle che trasformano pomodoro. Una crisi che, senza interventi immediati, inevitabilmente rischia di ripercuoterà anche sui consumatori finali.
"Questa situazione rischia di mettere in discussione il prosieguo della campagna di trasformazione con le imprese che, non riuscendo a far fronte ai rincari, saranno costrette a rallentare la produzione o addirittura chiudere gli impianti con ripercussioni importanti sull'occupazione e sul mondo agricolo", dichiara il presidente di Anicav, Marco Serafini. "Bisogna, inoltre, considerare le difficoltà che le aziende avranno nel trasferire gli aumenti alla grande distribuzione e ai canali del fuoricasa, sia sui mercati nazionali che all'estero, dove c'è il serio rischio di vedere erodere quote di export a vantaggio di Paesi nostri competitors. È assolutamente necessario, quindi, un intervento urgente dell'attuale Governo a tutela non solo del nostro comparto ma di tutti i settori ad elevata stagionalità soprattutto".
Una situazione evidenziata anche dal direttore generale dell'associazione, Giovanni de Angelis. "Le nostre produzioni e, di conseguenza, i consumi di gas ed elettricità, si concentrano tra i mesi di luglio e settembre, periodo in cui quest'anno i costi dell'energia stanno raggiungendo livelli spropositati, e questi aumenti così repentini, legati soprattutto alla corsa agli approvvigionamenti per incrementare gli stoccaggi e mettere in sicurezza il prossimo inverno, stanno avendo importanti ripercussioni sulle nostre aziende che non possono in alcun modo rimandare o sospendere le lavorazioni". Una preoccupazione manifestata nei giorni scorsi da un imprenditore del settore, Giuseppe Napoletano, che aveva chiesto, anche a nome dei conservieri dell'Agro nocerino-sarnese, un intervento della Regione e del prefetto per portare a conoscenza del Governo le difficoltà in cui si trovano le imprese che lavorano l'oro rosso in Campania e che potrebbero sfociare nel ridimensionamento delle attività.
Eduardo Cagnazzi
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