Articolo inserito da Renato Aiello il giorno 31/08/2022 alle ore 22.19.53
Il 2022 si preannunciava per il settore agricolo un anno di buone speranze, nonostante il 2021 si fosse chiuso con un incremento dei costi produttivi del 6%. C'era la fiducia della effettiva ripartenza post pandemica, e c'era la consapevolezza del trend di crescita del valore del settore ortofrutticolo italiano nel 2020 del 5,8% in più rispetto al 2019 classificandosi primo in Europa (fonte Analisi Euler Hermes 2021 - Allianz).
Il report ISMEA sui "Costi correnti di produzione dell'agricoltura. Dinamiche di breve e lungo termine, effetti degli aumenti dei costi e prospettive per le imprese di filiera" invece, è spietato: i costi agricoli sono lievitati del 18,4%, e sulla filiera delle colture vegetali dove pesano sopratutto i salari, i prodotti energetici, i fertilizzanti e le sementi, l'aggravio dei costi sostenuti dagli agricoltori nel primo trimestre 2022 è del 20,4% (fonte ISMEA, report 6 giugno 2022)
Oltretutto, l'indice di inflazione del momento parla chiaro: la capacità di acquisto dei consumatori si affievolisce sempre più, rendendo lo scenario socio-economico generale critico e pieno di sfiducia. È sicuramente necessario, da parte delle aziende, rinforzare la capacità di innovarsi ed essere ancora più flessibili in termini di adattamento veloce alle trasformazioni epocali. Nonostante la buona volontà , le difficoltà di vivere il presente e di guardare al futuro, nell'ambito del settore ortofrutticolo, è concreta. La sostenibilità economica delle aziende produttive è ormai oltre la soglia di allarme.
Gli investimenti strategici sul settore sono indispensabili: insistere con maggiore forza sulla digitalizzazione e la ricerca, sull'applicazione di nuove forme di produzione energetica, sulle attività di promozione e valorizzazione, sull'accelerazione delle politiche di internazionalizzazione, sull'utilizzare al meglio le opportunità del PNRR, renderebbe sicuramente il mercato ortofrutticolo più solido nell' affrontare un futuro più che mai incerto.
Per fare ciò, è necessario contare sul supporto istituzionale concreto e convinto: il comparto ortofrutticolo è la chiave strategica per trainare l'intero settore agricolo nell'essere il leader del valore del Made in Italy nel mercato internazionale. Ci aspettiamo dunque un doveroso e forte impegno istituzionale in termini di progettazione del corretto sistema strategico di sostegni e incentivi per fronteggiare l'aumento dei costi a danno dell'intera filiera della produzione vegetale.
Gennaro Velardo Presidente di Italia Ortofrutta - Unione Nazionale
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