Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 09/09/2022 alle ore 15.46.25
Valorizzare l'antica vocazione del territorio periferico di Pozzuoli attraverso un processo di rigenerazione agricola, urbana e turistica mettendo a frutto finanziamenti europei nel recupero dei suoli, abbandonati da anni di incuria, in modo tale da procurare reddito alle comunità locali. Un processo avviato dalla precedente amministrazione comunale e condivisa dall'attuale giunta, che ha come braccio operativo il Progetto Mac-Monteruscello Agro City che vede coinvolti operatori pubblici e privati nel rilancio economico del territorio, nel creare occupazione e rilanciare un'area anche a fini di svago. Si inserisce in questo contesto Monteruscello Fest, un evento promosso dai fratelli Daniele e Simone Testa, titolari del "Punto Nave", in collaborazione con il capofila della rete d'impresa Mac, Giovanni Tammaro, dell'omonima azienda vivaistica e di quella conserviera Cumadoro, e il Comune di Pozzuoli, che lunedì 12 settembre daranno vita ad un evento benefico a favore di Telethon che vedrà protagonisti cento chef stellati, pizzaioli, artigiani del gusto ed artisti per sostenere tutti insieme non solo la ricerca attraverso l'Istituto di genetica e medicina puteolana Tigem ma, come ha affermato Daniele Testa, "promuovere le valenze agroalimentari locali, a cominciare dal pomodorino cannellino, e trasformare Monteruscello da quartiere dormitorio a parte integrante del comune di Pozzuoli, superando il divario urbano da ciò che è natura, ridefinendo una nuova identità di rilancio economico e al tempo stesso possibilità di nuova occupazione per la comunità locale. Un cambiamento culturale, dunque, verso obiettivi di sostenibilità e qualità urbana". Un obiettivo, tra l'altro, condiviso dal sindaco Luigi Manzoni, che ha ricordato come l'attuale amministrazione abbia come programma la rivalutazione delle periferie anche attraverso il riuso di spazi urbani per l'aggregazione sociale. Il valore del progetto, infatti, risiede nell'aver avviato una sorta di sperimentazione del territorio attraverso un modello ibrido, ma efficace, che affianca la parte pubblica con quella privata all'interno di un partenariato innovativo finalizzato a dare rinnovata linfa all'area, al paesaggio urbano, alle eccellenze locali, all'imprenditorialità e alle località locali. Una nuova fase, dunque per Monteruscello, dopo quarant'anni dalla sua realizzazione, su cui progettare il suo futuro e quello di Pozzuoli. Al momento, ha ricordato Tammaro (nella foto), il progetto è impegnato a rigenerare 25 ettari di terreni nella coltivazione del tipico pomodorino, della falanghina e del piedirosso. "Il progetto Mac dimostra come, attraverso l'agricoltura, si possa produrre economia anche senza ulteriore consumo di suolo, restituendo alla natura il suo spazio, recuperando le tradizioni, l'ambiente ed il paesaggio".
Eduardo Cagnazzi
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