Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 12/10/2022 alle ore 12.34.43
Bellezza del paesaggio rurale e biodiversità, facendo leva su un comparto, la coltivazione del castagno, che produce ricchezza al territorio. E che fa da volano per nuove opportunità turistiche basate non più sul passa parola ma su precise indicazioni e percorsi strutturati capaci fino a spingersi allo spirito di una comunità attenta ai sapori, ai profumi del territorio e all'accoglienza.
E' con questo spirito che nei weekend dal 1° ottobre fino al 13 novembre Roccamonfina diventa la Capitale della castagna e del fungo porcino. Un evento promosso dal locale Comune in collaborazione con la Pro Loco che è accompagnato da una expo dei "vini del vulcano" e dall'ingresso nel circuito internazionale dei top foliage, i paesaggi d'autunno più belli al mondo da visitare con lunghe passeggiate nei boschi per liberare la mente, concentrarsi sul proprio respiro, fare attività fisica respirando aria pulita e ritrovare sé stessi nel contatto con la natura, tutto all'insegna della massima sicurezza. Un'occasione per proiettare la ridente cittadina dell'Alto Casertano nel circuito nazionale del turismo lento, capace di cogliere la vera essenza locale arricchendo ed appagando le emozioni di chi la visita. Il castagno è da secoli il sostentamento della popolazione locale ed anche oggi il suo frutto, rinomato per le sue qualità dovute al suolo vulcanico e alle particolari condizioni pedoclimatiche, è fonte di ricchezza per il territorio. Così come sono fonti di ricchezza le sue acque salutari ed i suoi funghi.
E quest'anno la sagra si veste di novità ancora più rilevanti. A rilevarlo, il sindaco Carlo Montefusco: "Premesso che questa sagra, nata come locale, è diventata sagra nazionale, da quest'anno la castagna di Roccamonfina si fregia della Igp grazie all'eccellenza del prodotto riconosciuta dall'Europa. Un riconoscimento che ci tutela sia nei confronti del consumatore che del mercato. L'altra novità è aver conquistato il Guinness dei primati per aver realizzato il "vrollaro", la padella forata più grande del mondo, capace di contenere 1.600 chilogrammi di castagne da arrostire contemporaneamente. Un primato che prima era appannaggio del Portogallo. Infine, la certificazione di "sagra sicura" per i controlli sui prodotti venduti".
Guinness dei primati e certificazione Igp europea a parte l'amministrazione di Roccamonfina sta già lavorando per incrementare il turismo nel 2023. "Nei weekend della sagra Roccamonfina ospita fino a 230mila visitatori, una cifra di tutto rispetto che sta inducendo molti operatori ad investire in strutture ricettive. Parlano i dati. Dieci anni fa erano attivi sul territorio solo tre bad e breakfast, oggi le strutture ricettive sono una trentina tra alberghi, case vacanza e beb", dice il sindaco. "Il turismo è oggi cambiato, preferisce vivere a contatto con la natura, assaporando gusti e tradizioni della vita contadina. Un turismo dunque slow, lontano dal traffico dei centri urbani. E' mantenendo questi legami che metteremo in cantiere anche l'anno prossimo il servizio navetta gratuito per tutti i borghi del Parco e del vulcano, visite guidate al museo della civiltà contadina, fino agli antichi sentieri dei basolati romani e al centro storico dell'antica Sinuessa e al santuario del Monti Làttani".
Un programma che vuole essere una filosofia di viaggio, un modo di rilassarsi e vivere il territorio in maniera diversa con la volontà di prendersi una pausa dai ritmi frenetici della vita di ogni giorno."Un programma per una cittadina fiorente che vuole tornare alla vita", commenta Montefusco.
Eduardo Cagnazzi
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