Articolo inserito da Renato Aiello il giorno 22/10/2022 alle ore 16.45.09
La pressione del ritrovarsi bullizzata, sottoposta a giudizi e critiche degli altri, perennemente ossessionata dal confronto con loro... E poi il faticoso ritorno, la rinascita, grazie ai followers sui social! Dèsirèe Manfredi apre il cuore e racconta il periodo buio in cui è arrivata a pensare di non farcela, nonostante la sua giovanissima età .
La ragazza, conosciuta grazie alle collaborazioni in corso con numerosi marchi legati a settore "fashion and luxury" (tra cui Alviero Martini), descrive nel suo primo libro - "Una vita da influencer" (Infuga edizioni) - il vortice pericolosissimo e potenzialmente senza uscita che ha attraversato ed il successivo riscatto.
Troppe volte leggiamo le tragiche conseguenze del cedimento delle vittime di bullismo al ricatto della sofferenza... Dèsirèe è invece l'esempio di come crederci, lottare, reagire al dolore possa trasformare degli episodi di bullismo in opportunità . La giovane autrice ha saputo portare la sua esperienza sui social, tenendo sempre in mente l'idea di cambiare la propria vita partendo semplicemente da un cellulare.
Oggi il suo profilo Instagram è seguitissimo soprattutto da tutti coloro che, ogni giorno, sono vittime di bullismo e di cyberbullismo.
"Abituati come siamo a trascorrere gran parte della nostra giornata sui social è normale che quando ci si espone dietro l'angolo c'è sempre il leone da tastiera o il compagno/a di classe pronto a farti apprezzamenti indelicati, quindi a sminuirti - dichiara l'autrice -. Io ho deciso di raccontare i commenti offensivi che mi arrivavano attraverso un libro. Desidero che tutti sappiano che dietro il mio profilo, e quello di tante altre persone che come me godono di una certa notorietà sui social, non ci sono solo set fotografici, armadi strabordanti e partecipazioni ad eventi. Dietro di essi c'è un lavoro costante, c'è tanta formazione... Siamo in costante aggiornamento! Io addirittura sono seguita dalla mia mamma, che è il mio manager. Prima di giudicare ci deve essere la conoscenza della persona, è facile additare la vita degli altri quando non si è soddisfatti della propria".
Parte dei proventi della vendita del volume sono destinati a un'associazione che tutela le vittime di bullismo e di cyberbullismo.
cs
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