Articolo inserito da Renato Aiello il giorno 06/12/2022 alle ore 12.09.30
Trovare il luogo dove incontrare i nostri sogni: potrebbe sembrare una sfida fantastica, irraggiungibile, lontana e, invece, è molto più vicina di quanto ci aspettiamo. Sì, perché speranze, ambizioni, passioni sono nascoste in ciò che ci accade ogni giorno. I desideri per il futuro sono fatti dalle esperienze che collezioniamo, si nascondono nelle parole e nei gesti delle persone che incontriamo, nei talenti che ognuno di noi ha e in chi ci spinge a metterli alla prova. Nelle infinite strade del possibile, del "si può fare e, se si sbaglia, è esperienza" si cela chi siamo e chi vogliamo diventare. È questo che ha voluto fare il campus andata - ritorno Calabria di Sedici Modi di Dire Ciao, il progetto selezionato dall'impresa sociale Con i Bambini, nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, interamente partecipato da Fondazione con il Sud.
L'iniziativa, ideata e realizzata da Giffoni, coinvolgerà per quattro anni migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). Il campus si è svolto a Cittanova (Reggio Calabria) con il supporto dell'associazione culturale Prosopon - Scuola di Recitazione della Calabria e Goodwill, nella sede della SRC, diretta da Walter Cordopatri, presso l'imponente ex carcere del 1600, dove ogni spazio è stato valorizzato e predisposto alle lezioni e alla creatività .
"Quando sono venuto a Cittanova per la prima volta - ha detto il direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi - ho trovato un territorio fertile, con grande empatia con il sindaco Francesco Cosentino. La nostra storia, le cose che noi facciamo sono una miscela: profumi, odori, sensazioni. Qui abbiamo portato avanti progetti ottimi ma senza il forte rapporto con l'amministrazione comunale, senza la pazzia e la determinazione di Walter Cordopatri, direttore della SRC, senza il lavoro di Marco Cesaro, responsabile dei Progetti Speciali, non saremmo qui. Voglio ringraziare il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per l'affettuosa accoglienza che ci ha riservato". Poi l'appello ai ragazzi: "dovete essere innamorati di quello che fate, gestire le idee senza esserne proprietari. Bisogna fare rete, stare insieme, è questo che ha reso grande Giffoni".
Conoscersi, raccontarsi, scoprire le realtà e il vissuto dei propri coetanei sono componenti fondamentali del progetto, che ha dato vita a numerosi laboratori e iniziative rivolte ai ragazzi e alle loro famiglie. Basti pensare a LOVERS ARE CRAZY, il format di auto-narrazione che ha raccolto le biografie di tutti i partecipanti. Il lab ha presentato i giffoner in modo originale e divertente, ricorrendo all'espediente della Top Ten (le 10 cose più amate). I ragazzi a loro volta, hanno intervistato amici e familiari, creando uno storytelling vivo e collettivo, composto da desideri, passioni e speranze di tantissimi adolescenti. La narrazione è diventata anche scrittura: nelle pagine del GIFFONI DAILY, il magazine online che ha raccontato il campus. I giovani hanno collaborato a un vero e proprio progetto giornalistico, sperimentando l'esperienza della redazione, dalla stesura all'impaginazione.
Soddisfatto il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino: "In questo progetto ci abbiamo creduto da subito e sono felice che Giffoni abbia lavorato con noi perché tutto questo diventasse realtà - ha spiegato - la SRC è un punto di riferimento per i nostri giovani, l'amministrazione si è impegnata perché avesse una sede degna di questa idea e ora dobbiamo trovare un modo per renderla più istituzionale possibile. Sono sicuro che porteremo a compimento questo lavoro con l'impegno di tutti. Frequentare una scuola di recitazione non serve solo a diventare attori, ma a formarsi, per affrontare meglio la vita. Ci metteremo l'anima per far sì che la scuola venga riconosciuta dal Ministero".
Entusiasta anche Marco Cesaro, responsabile dell'Ufficio progetti speciali di Giffoni: "Qui ci sentiamo a casa - ha affermato - fin dalla prima edizione abbiamo incontrato ragazzi meravigliosi e tutor illuminati che ci hanno accompagnato con costanza, facendoci sentire parte di una grande famiglia".
Giffoni ha consegnato al sindaco di Cittanova il francobollo che Poste Italiane ha emesso in occasione dell'anno europeo della gioventù, dedicandolo alla 52esima edizione del festival, mentre il primo cittadino di Cittanova ha voluto fare omaggio di alcuni gagliardetti ai tutor delle altre regioni coinvolte: Antonia Bottiglieri per la Campania, Cinzia Labanca per la Basilicata, Lucia Moretti per la Calabria e Agostino D'Antonio per la Sardegna.
I grandi film di Giffoni in questo appuntamento hanno fatto da protagonista con diverse mattinate dedicate ai Movie Days, le giornate di cinema per la scuola. E ancora lab come LA DIGITALIZZAZIONE - GUIDA ALL'USO DELLA VIDEOCAMERA E DELLE APP PER IL MONTAGGIO e SHORT MOVIE LAB: il corso ha permesso di trasformare il proprio smartphone in una videocamera, fornendo gli strumenti e le conoscenze necessarie per realizzare un cortometraggio amatoriale. Tra i workshop anche un incontro a cura del direttore della SRC, Walter Cordopatri sulla recitazione e l'interpretazione.
Un grande racconto corale costruito con testimonianze preziose, catturate dai ragazzi stessi: così SCHOOL LIVE DOC ha intrecciato il mondo della scuola e fatto rivivere tra le immagini lo stesso campus di Cittanova.
Combattere la povertà educativa vuol dire anche sostenere la crescita personale dei ragazzi: è l'obiettivo che ha perseguito LAVORIAMO SULLE EMOZIONI, in collaborazione con il centro socio-sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana. Gli incontri hanno permesso a ragazzi e genitori di imparare a riconoscere e gestire i loro sentimenti. E ancora AUTOIMPRENDITORIALITÀ, il workshop che ha raccontato il mondo dell'impresa e spiegato come trasformare un'intuizione in azienda.
Spazio anche a docenti e dirigenti scolastici, DIGITAL PROF, ha mostrato come costruire al meglio lezioni multimediali interattive, utilizzando anche strumenti familiari. Coinvolti attivamente nel progetto anche genitori e comunità educante: PARENTAL EXPERIENCE ha permesso agli adulti di seguire le attività dei più piccoli e di entrare in contatto con loro su temi, quali quelli educativi e formativi, su cui spesso si registrano momenti di conflitto grazie anche alla partecipazione di psicologi e mediatori.
"Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un'intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l'impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org".
cs
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