Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 12/04/2023 alle ore 14.14.27
Venticinque nuove aperture, in aggiunta ai 190 punti vendita su tutto il territorio italiano, inserimento nei propri organici di 200 nuovi addetti. Alice Pizza, la prima catena di pizza in Italia, avvia una nuova sfida in linea con il percorso di crescita iniziato 4 anni fa dall'azienda con l'ingresso del fondo di investimento italiano, IDeA Taste of Italy, che ha acquisito il 70% della società.
La filosofia di Alice Pizza è quella di affiancare a un approccio di produzione artigianale, un modello manageriale che punta a svilupparsi sul territorio attraverso tre direttrici ben definite: i quartieri, il centro città e i centri commerciali. Questo modello di diversificazione delle aree ha consentito ad Alice Pizza di portare avanti un piano di sviluppo stabile e reale nel tempo e una crescita equilibrata tra punti vendita a gestione diretta e franchising, equamente distribuiti tra Centro e Nord Italia.
"Alice Pizza è la dimostrazione di come si possa diventare in pochi anni la prima catena di pizza in Italia creando oltre 190 punti vendita e formando oltre 2000 collaboratori", commenta Claudio Baitelli, ad di Alice Pizza. "La nostra ricetta vincente si basa sulla creazione artigianale di una pizza realizzata da professionisti con ingredienti di alta qualità e da una mentalità manageriale tipica del mindset delle più grandi catene di food retail internazionali che ha saputo sviluppare una gestione corretta dei numeri aziendali e allo stesso tempo favorito una costante sostenibilità economica. Siamo partiti dalla città di Roma per trasformarci in poco tempo in una catena nazionale - prosegue Baitelli - con punti vendita distribuiti equamente tra il Lazio e il resto delle regioni. Al Nord Italia, in particolare, abbiamo circa 80 punti vendita, più di 25 solo a Milano. Per il 2023 puntiamo a realizzare nuove aperture in tutto il Paese creando nuovi posti di lavoro".
Per Alice Pizza il 2023 dovrà dunque essere la prosecuzione del 2022, anno che ha fatto registrare numeri molto positivi. Solo l'anno scorso l'azienda ha inaugurato 25 nuovi punti vendita, superando i 100 milioni di euro di fatturato e raggiungendo i 6,3 milioni di chilogrammi di pizza distribuiti in un intero anno.
Una delle novità strategiche di quest'anno riguarda invece l'avvicinamento di Alice Pizza al mondo travel, con l'apertura di punti vendita nei luoghi di passaggio e di viaggio di migliaia di potenziali consumatori: giovedì 13 aprile, infatti, Alice Pizza apre un nuovo store all'interno della Stazione Garibaldi di Milano, mentre nei prossimi mesi saranno previste le aperture in una delle più importanti stazioni italiane, la Stazione Termini di Roma e in uno dei più importanti aeroporti italiani, l'Aeroporto di Malpensa.
"Il costante sviluppo della nostra azienda ci permette ogni anno di introdurre nuovi collaboratori e offrire loro non solo una valida opportunità lavorativa, ma soprattutto una possibilità di crescita personale e professionale", aggiunge Baitelli. "Per sostenere lo sviluppo e l'apertura di nuovi punti vendita, lavoriamo su diversi aspetti che ci hanno permesso di stimolare al massimo le persone: il clima aziendale, la formazione e il welfare, e in tal senso abbiamo anche introdotto meccanismi incentivanti per tutti i ruoli presenti negli store. Per esempio le 200 nuove figure che prevediamo di assumere quest'anno dovranno ricoprire diversi ruoli utili alla gestione del punto vendita: si tratta di pizzaioli, addetti alla vendita e store manager. Come sempre i nuovi collaboratori saranno inseriti in un percorso di formazione continua per offrire, a tutti la possibilità, nel giro di pochi anni, di svolgere professioni ancora più centrali per l'azienda. Per molti dei nuovi assunti la formazione passerà soprattutto dalla frequentazione delle due Accademie di Alice Pizza, a Roma e a Milano, dove potranno imparare i segreti del mestiere del pizzaiolo".
In più c'è la possibilità legata all'espansione sul mercato estero, dove Alice Pizza conta per ora solo piccole presenze. La strategia dell'azienda italiana, anche in questo caso non è quella di posizionare una sorta di bandierina nei vari luoghi "conquistati", ma come per l'Italia saturare il mercato di una città in un determinato continente con risultati e numeri importanti. Per questo motivo restano aperti diversi canali esteri che proprio nei prossimi mesi potrebbero concretizzarsi.
Eduardo Cagnazzi
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