Articolo inserito da Angela Viola il giorno 12/06/2013 alle ore 09.23.49
La zona di produzione è limitata ad alcune aree delle provincie di Viterbo, Roma e Latina, e comprende i comuni di Montalto di Castro, Canino, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Santa Marinella, Campagnano, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Lariano, Sezze, Privemo, Sermoneta, Pontinia.
Il carciofo nelle campagne laziali è conosciuto sin da epoca romana, probabilmente già gli etruschi raccoglievano questo prodotto. Nei tempi moderni la coltivazione è praticata in tutte le zone da oltre 30 a oltre 50 anni in talune zone. Si registrano inoltre sagre dedicate a questo prodotto in varie zone. A Ladispoli da oltre 50 anni viene festeggiato il carciofo romanesco, altre sagre del carciofo romanesco si tengono a Campagnano e Sezze, per citare solo le più importanti.
Il carciofo romanesco si è adattato splendidamente alle condizioni pedoclimatiche laziali aiutato anche dalle caratteristiche ottimali dei terreni dove viene coltivato. Il prodotto si è radicato fortemente nella cultura gastronomica della regione con tantissime ricette e utilizzi culinari e ha assunto negli anni una rilevante importanza economica.
Essi si impiantano da agosto a settembre e la raccolta inizia in gennaio e può protrarsi fino a maggio.
Tratto dal Disciplinare della IGP Carciofo romanesco del Lazio
[center]Pagina dedicata al Carciofo romanesco del Lazio IGP all'interno della rubrica Prodotti d'Eccellenza Made in Italy[/center]
La prossima puntata sarà dedicata al Vino Vesuvio DOC
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