Articolo inserito da Angela Viola il giorno 25/06/2013 alle ore 08.54.53
La zona geografica delimitata della Malvasia delle Lipari DOC comprende tutto il territorio dell'arcipelago delle isole Eolie in provincia di Messina. La vite è coltivata soprattutto nell'isola di Salina ed anche in quelle di Lipari e Vulcano.
Salina veniva chiamata anticamente "Didyme" dal greco gemelli, in quanto costituita da due vulcani gemelli; il Monte dei Porri, geologicamente più recente, alto 860 m. e l'antico Fossa delle Felci che, con i suoi 962 mt., è la vetta più elevata dell'intero arcipelago, oggi Riserva naturale integrata. I vigneti si trovano dal livello del mare fino ad oltre i 400 metri di altitudine.
Le isole furono colonizzate dai Greci, intorno al 580 a.C.; essi chiamarono le isole Eolie poiché ritenevano che fossero la dimora di Eolo, dio dei venti.
Ritrovamenti a Lipari di monete antiche (V-IV sec. a.C. ) recanti l'immagine di tralci e di grappoli testimoniano le antiche origini e l'importanza economica della viticoltura in questa zona geografica.
Lo storico Diodoro Siculo parla di una colonia greca, che nel 588-577 a.C. avrebbe importato a Lipari un vitigno che prese il nome di Malvasia, ma non si è certi che tale vitigno sia l'attuale Malvasia di Lipari.
Una delle prime testimonianze della produzione vitivinicola delle Eolie è di A. Bacci che nel 1596 afferma che " ...l'isola di Lipari è sparsa di fecondi colli, che per l'interno calore del suolo danno un vino sincero....."
Si riferiscono a questo vino e alla cultivar diffusa nell'arcipelago il conte Odart (1859) ed il Barone Mendola di Favara (1868).
Nel 1890 Guy de Maupassant nella sua "La vita errante" descrive l'isola di Salina ed il suo vino così "mentre tornavo, avevo scoperto dalla barca un'isola nascosta dietro Lipari. Il battelliere la chiamò Salina. Lì si produce il vino di Malvasia. Volli bere... una bottiglia del celebre vino.... E' proprio il vino dei Vulcani, denso, zuccherato, dorato ..."
Nel 1900 il vino fu presentato all'esposizione di Parigi dove ricevette un premio.
Nel 1933 fu portato alla prima "mostra dei vini tipici di Siena, dove fu definito "d'aroma squisito".
La produzione dell'uva e del vino ha subito negli anni forti oscillazioni.
Una prima forte contrazione si ebbe nei primi del '900 a causa dell'invasione fillosserica, poi la forte emigrazione della popolazione e lo sviluppo del turismo, le difficoltà di una viticoltura estrema, difficile, basata sul duro lavoro manuale, portarono ad un progressivo abbandono della agricoltura.
A partire dalla fine degli anni ottanta c'è stata una forte ripresa della viticoltura eoliana sotto la spinta di alcuni illuminati produttori; la storia recente è caratterizzata da una evoluzione positiva della denominazione, con l'impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende, la professionalità degli operatori che hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza della DOC "Malvasia delle Lipari", come testimoniano i riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale dei vini a DOC "Malvasia delle Lipari" prodotti dalle aziende della zona geografica di riferimento.
Tratto dal Disciplinare della DOC Malvasia delle Lipari
[center]Pagina dedicata alla Malvasia delle Lipari DOC all'interno dello Speciale Vini[/center]
La prossima puntata sarà dedicata al Vino Castelli Romani DOC
Non sono presenti commenti in questo Articolo
Buon giorno anonimo
Fai il Login
Non hai un account? registrati o registra la tua attività.