Articolo inserito da Luca Borghini il giorno 17/11/2014 alle ore 20.07.23
In Toscana, la sacralità del pane, ovvero l'importanza di non buttarlo via ma di utilizzarlo anche quando è raffermo, è testimoniata dI una lunga serie di antiche ricette ancora molto diffuse: la panzanella, la panata, la ribollita, l'acquacotta, la pappa al pomodoro, la zuppa di verdura, la farinata o la minestra di cavolo nero, le nostre terre sono ricche di polli, tacchini, oche, faraone e piccioni insieme coi conigli ed colla selvaggina come la lepre ed il cinghiale, il fagiano e l'istrice costituiscono da sempre il menu delle grandi feste. Il maiale anch'esso è molto usato, basti pensare al famoso salame toscano, al prosciutto conservato sotto sale, alle salsicce ed ai prodotti particolari come il buristo anch'esso frutto dell'ingegnosità della povera genteTra i formaggi la tradizione si concentra sul pecorino toscano, come prodotto da conservare: i più famosi quello di Pienza e quello maremmano; mentre troviamo la ricotta ed il raveggiolo tra i formaggi molli.
Infine grande spazio ai dolci, dove spiccano i famosi dolci senesi come il panforte, la zuppa del duca(tiramisu, la torta di cecco, .ED PER QUESTO CHE VI INVITIAMO IL 24.11.2014 PRESSO L' OSTERIA DI RENDOLA ,PER POTER RIVIVERE LE NOSTRE TRADIZIONI TOSCANE E PER PASSARE ALCUNE ORE DI ALLEGRIA TUTTI INSIEME DAVANTI A UN BUON VINO TOSCANO MAGARI ED INSIEME HAI SAPORI DELLA NOSTRA TERRA .VI ASPETTIAMO
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