TURISMO: NAPOLI; OBIETTIVO 2 MILIONI PRESENZE ENTRO IL 2020 FOURTOURISM, PUNTARE SULLA NAPOLETANITÀ E 'VENDERLA' SUI SOCIAL articolo inserito su spaghettitaliani da Nicola Rivieccio
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Articolo inserito da Nicola Rivieccio il giorno 17/03/2017 alle ore 23.16.50

TURISMO: NAPOLI; OBIETTIVO 2 MILIONI PRESENZE ENTRO IL 2020 FOURTOURISM, PUNTARE SULLA NAPOLETANITÀ E 'VENDERLA' SUI SOCIAL

 

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Portare a Napoli 2 milioni di turisti entro il 2020. É questo l'obiettivo a cui puntano il Comune di Napoli e tutti gli operatori economici cittadini che hanno presentato il Piano strategico del turismo 'Destinazione
Napoli' per il prossimo triennio.
Il Piano è frutto degli Stati generali del Turismo che dall'ottobre 2016 si sono concretizzati in una fitta serie di incontri che hanno visto la partecipazione di Gesac Aeroporto internazionale di Capodichino, delle categorie degli albergatori, delle Università e del Convention Bureau.
Secondo gli ultimi dati a disposizione, nel 2015 i turisti in città sono stati un milione e 150mila e, dunque, si punta a raddoppiare le presenze. Per farlo - come ha spiegato Josep Ejarque, amministratore unico di Fourtourism - bisogna puntare ''sulla diversità, sulla napoletanità che costituisce un valore unico e irripetibile che fa di Napoli non una città d'arte, ma una città in cui accanto al patrimonio artistico e monumentale c'è un grande patrimonio immateriale che è proprio la napoletanità''. Una diversità che deve essere ''promossa, comunicata, venduta'' attraverso soprattutto i social media perché - come riferito - ad oggi l'80 per cento del turismo europeo è 'individuale' e decide la sua destinazione consultando la rete, motivo per cui ''bisogna inondare la rete dei tanti contenuti positivi che Napoli possiede''. Ma accanto alla promozione, bisogna mettere in campo anche strategie sul territorio per ''catturare i turisti'' e ''incentivare la destagionalizzazione del turismo''. Tra le priorità indicate spiccano il miglioramento del decoro urbano, la necessità di innalzare la percezione di sicurezza, di riorganizzare l'informazione e l'accoglienza, riagganciare il mondo crocieristico, sviluppare il turismo congressuale, creare nuovi servizi e prodotti turistici e sensibilizzare la popolazione locale facendo passare il messaggio che la presenza dei turisti significa più economia e più lavoro. Azioni per cui sono necessari investimenti.
Da qui la richiesta dei privati di destinare il 40 per cento della tassa di soggiorno al turismo. I numeri forniti dicono che nel 2016 dalla tassa di soggiorno il Comune di Napoli ha incassato 6 milioni di euro e nel prossimo bilancio - a quanto trapela - la tassa subirà un incremento. Da qui la proposta delle categorie di innalzare la quota che si riutilizza per le attività turistiche e farla passare dall'attuale 30 per cento al 40. Il Piano strategico prevede la nascita di un Consorzio costituito da tutti gli attori che hanno contribuito alla sua stesura e l'individuazione di un soggetto coordinatore pubblico-privato che abbia una gestione ''veloce'' così da rispondere alla domanda turistica che muta costantemente.
- "Napoli deve essere un brand, deve essere meta turistica autonoma, si deve scegliere di venire
qui" - ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in occasione della presentazione del Piano strategico per il turismo. De Magistris, nel sottolineare che "ci aspettano tre anni fondamentali e molto difficili", ha evidenziato che per raggiungere l'obiettivo è necessario "fare squadra, fare rete tra pubblico e privato con lo scopo di rendere Napoli una delle principali mete internazionali". Il sindaco ha affermato che per
raggiungere lo scopo, la città "non si deve uniformare alle altre, ma deve puntare sulla sua originalità, sull'autenticità, sulla sua identità, sui suoi giovani e sulla sua cultura".
Per fare "il salto" - ha affermato de Magistris - "dobbiamo migliorare i servizi e lo faremo". Il sindaco ha evidenziato che i risultati in ambito turistico raggiunti fino ad ora, che nel 2015 si sono tradotti in oltre un milione di presenze, "sono il frutto del lavoro di questa amministrazione e di tanti napoletani. Il turismo - ha proseguito - diventa sempre più stabile "sebbene si continui a dare a livello nazionale una
narrazione di Napoli non positiva che stiamo contrastando grazie anche al passaparola di chi viene in città". Strumento con cui proseguire il lavoro sinergico tra pubblico e privato sarà un Consorzio in cui - ha detto de Magistris - "il pubblico mantiene la visione e i privati hanno maggiore agibilità e operatività".
"Abbiamo davanti - ha concluso il sindaco - una grande sfida ma siamo sulla strada giusta se solo pensiamo che all'epoca di altri politici si utilizzavano i fondi europei per far venire le persone perché, pur essendo Napoli una città a vocazione turistica, non aveva alcuna attrattiva. Oggi invece ci pagano per venire e realizzare eventi".
L'aspettativa dell'affermazione di Napoli come polo turistico di richiamo crescente, è condivisa, fra gli altri, con efficace impegno dalla Gesac, la societa di gestione dell'Aeroporto Internazionale di Napoli.
"Il successo di un aeroporto e della città in cui opera sono fortemente interconnessi. Incrementando i voli diretti con Napoli e contemporaneamente il fatto che la città e il territorio diventino attrattivi crea un impatto positivo sulla città, facilitando il lavoro di attrarre i flussi turistici. Oggi è un giorno da celebrare perché Napoli non ha mai avuto un piano strategico del turismo e bisogna fare in modo grazie all'impegno di tutti che il piano non rimanga solo un bellissimo documento si concretizzi e venga effettivamente realizzato facendo sistema tra tutti gli attori pubblici e privati della filiera per il futuro sviluppo turistico del nostro territorio". Così Armando Brunini, amministratore delegato della Gesac.

 

 

 

 

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