Articolo inserito da Nicola Di Lorenzo il giorno 19/03/2017 alle ore 16.23.13
Sono pugliese. Ultimamente sono spesso a Napoli, città che adoro. C'è calore e colore e ci sono capolavori conosciuti in tutto il mondo: il teatro San Carlo, la statua del Cristo velato. Il Cristo velato della Cappella Sansevero è una delle opere più affascinanti e misteriose che ho visto. La Cappella merita una visita non solo per il Cristo velato ma anche per le altre opere presenti in questo piccolo gioiello nascosto nel ventre di Napoli. Il velo che si adagia delicatamente sul corpo del Cristo ha catturato la mia attenzione pur essendo di marmo. Appare fin troppo soffice e delicato per un effetto incredibilmente vicino alla realtà.
Quando sono stata a Napoli, Ischia, Capri, Procida e Sorrento, i miei occhi ne hanno catturato tutta la bellezza e la mia anima un profondo benessere. Al mio palato ci ha pensato sua Maestà "La Pizza", ed a Napoli si mangia una pizza unica al mondo. E' cominciato per me un viaggio che comprendeva la conoscenza delle bellezze paesaggistiche ed artistiche di Napoli ma anche il mondo per me molto affascinante delle pizzerie che definirei piccoli gioielli che producono delle vere e proprie opere d'arte: le Pizze.
La prima volta a Napoli sono stata in Pizzeria del popolo. Ho mangiato una buonissima pizza, gustosissima e leggera nello stesso tempo. Non mi stancherei mai di mangiarla! Ho anche gustato un' ottima pizza fritta con ingredienti in perfetta armonia. Ottimo il rapporto qualità- prezzo.
Circa due settimane fa sono ritornata e sono stata in alcune pizzerie, ognuna particolare nel suo genere. Sono stata da "Carmenella", pizzeria dove si respira aria di tradizione, con il suo simpatico pizzaiolo Vincenzo Esposito dal sorriso contagioso che ha saputo unire alla tradizione ed alla passione la ricerca degli ingredienti di alta qualità. La sua pizza è dal gusto pieno, corposo e genuino e, se hai una gran fame, ti soddisfa pienamente. E' stato amore a prima vista. Ho gustato la pizza sino all' ultimo boccone. Vincenzo Esposito ha non per niente vinto un importantissimo premio: "Pizzeria dell'anno"Meritatissimo! Bravo Vincenzo!
Seconda tappa: Pizzeria " La figlia del presidente", accogliente e calda. Mi ha accolto la musica di un mandolino accompagnata dalle classiche canzoni napoletane. Che meraviglia gustare una squisita pizza con questa atmosfera! Questa pizzeria ti trasmette la passione del maestro Ernesto Cacialli, passione trasmessa egregiamente alla figlia Maria. Ernesto Cacialli è stato l'interprete della pizza napoletana Chapeaux!
Terza tappa Pizzeria "Morsi e rimorsi" di Gianfranco Iervolino ad Aversa. Che dire, pizza Eccellente! Ad altissima digeribilità, ingredienti di alta qualità, ne senti tutta la ricerca, lo studio del bravo pizzaiolo per arrivare ad un risultato simile. Ambiente molto raffinato, tutto studiato nei dettagli, dove alle felicità di gustare una pizza eccellente si affianca un ambiente raffinato ed accogliente. Quando ero al tavolo, di fronte a me c'era un ragazzo, sicuramente già cliente, che come ha visto arrivare la pizza, l' ha guardata con gioia ed ho visto come l' ha gustata amandola.
Prima di andare via, ho salutato Gianfranco Iervolino il quale mi ha raccontato con tanta gioia come è arrivato a quel risultato, frutto di tanta ricerca fatta con tanta passione e amore. Mi ha anche detto che usa poco lievito, una buona percentuale di acqua e tante ore di lievitazione. Ecco perché una pizza così gustosa è anche ad alta digeribilità e non ti ritrovi dopo con una pancia bella gonfia. E per noi donne è molto importante! Ma la cosa che mi ha sconvolto è stato vedere come l' impasto per la pizza, sollevato, si stendeva da solo. Bravo maestro Iervolino!
Quarta ed ultima tappa: Pizzeria da Michele.. Ne avevo sentito tanto parlare, ma pensavo tra me e me, cosa la renderà così famosa? Ora lo so. La pizza di Michele è Storia. In pizzeria puoi gustare la pizza margherita o la pizza marinara, in un ambiente festoso, gioioso, dove ti senti accarezzare dal passato. La pizza stessa accarezza l' anima. Ora so perché la pizzeria da Michele è così famosa a pieno merito.
Anna Palazzo
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