Antiche Terre Pacella

Con bassa acidità ed elevate caratteristiche organolettiche arriva sugli scaffali l'extravergine della catena montuosa laziale, un prodotto oleario firmato da Antiche Terre Pacella della Coop Mag, cooperativa mutua autogestita.
Si tratta di un prodotto 100% italiano proveniente dalle pendici dei Monti Lepini, versione ciociaria della catena montuosa laziale a cavallo tra Frosinone, Latina e Roma. Più specificamente nella località di Sgurgola (Frosinone) dove sono coltivate le varietà Itrana, Leccino, Rosciola, Frantoio e Moraiolo. Un territorio dove l'ulivo risulta la specie arborea coltivata più diffusa per il clima temperato, ottimo per lo sviluppo di questa coltivazione, e alla particolare orografia del terreno sub montano e collinare tipico della media dorsale appenninica, la quale, non rendendo economiche altre produzioni vegetali, crea le condizioni per lo sviluppo dell'olivicoltura e della viticoltura.
L'azienda, di proprietà della cooperativa Mag, stima, all'insegna dello slogan il Made in è assicurato, una raccolta abbondante sopra la media stagionale nazionale 2016\2017 calcolata da Ismea su dati Agea in 182mila tonnellate con un meno 62% rispetto all'annata precedente con una produzione nel frusinate di 2.133.367 Kg e di 11.025.080 Kg in tutto il Lazio.
Per la campagna produttiva 2017\18 si teme invece un calo del 50% a livello nazionale. Il prodotto della Mag, già in commercio da queste settimane, è un multicultivar: un olio, da certificazione di analisi di laboratorio, con un valore dell'acidità inferiore allo 0,8%, parametro che consente di rientrare nella classificazione dell'extravergine.
Il prodotto è ottenuto con una spremitura a freddo, in modo da garantire intatto il valore organolettico e nutritivo.
E' di densità media, più o meno velato, di colore giallo verde, con profumo intenso di oliva.
Il sapore è fruttato medio con una trama aromatica caratterizzata da energetiche mance di pomodoro leggermente maturo ed erbe aromatiche.
L'abbinamento perfetto è con la caprese.

Eduardo Cagnazzi