MultiRail art - pranzare a 300 all'ora

Quando, dovendo affrontare un lungo viaggio, decidiamo di mangiare in treno e degustiamo un ottimo pranzo viaggiando a 300 Km all'ora, non ci rendiamo conto dell'organizzazione che ha reso possibile tutto ciò.

Riuscire a fornire un eccellente pasto sul treno è possibileovviamente grazie all'impresa di catering che ha rifornito il ristorante mobile, ma innanzi tutto per merito dell'azienda specializzata che ha reso possibile trasformare un normale vagone ferroviario in un attrezzatissimo ristorante.

Questa attività si chiama catering in movimento e comprende sia la parte strutturale, che la parte funzionale (meccanica, pneumatica, idraulica, elettrica ed elettronica), ed infine la parte decorativa (legno, vetro, compositi d'arredamento).
Una delle Aziende specializzate in questo settore, fra le più avanzate a livello internazionale, con commesse da Svizzera, Germania, Francia e perfino Corea, è la MultiRail, con sede a Cimavilla di Codognè, in provincia di Treviso.

Abbiamo chiesto al suo fondatore e Ceo dott. Elio Doro, le caratteristiche di tale attività.

"Il nostro lavoro - ci ha risposto - parte dal contatto con il Committente (di solito un gestore ferroviario nazionale o privato) e soprattutto con il Costruttore che ha ottenuto la commessa, per conoscere le loro specifiche esigenze. Ogni realizzazione è infatti come un abito su misura: vanno attentamente valutati, non solo gli spazi a disposizione el'aspetto puramente estetico voluto dal Cliente, ma anche le realizzazioni gastronomiche che la società di gestione del catering si propone di realizzare a bordo.
Dopo questa approfondita analisi si procede ad un primo abbozzo del progetto. Mentre si disegnano le parti strutturali si cercano le più adatte attrezzature, spesso da riprogettare assieme ai fornitori; bisogna infatti tener conto delle specifiche esigenze di questo uso ferroviario, date soprattutto delle condizioni d'uso estreme a cui debbono resistere, caratterizzate da vibrazioni e scuotimenti continui del treno, nonché cambi di temperatura a cui va aggiunto anche un possibile uso improprio effettuato da personale non sempre specificamente preparato.
Solo dopo aver attentamente valutato queste esigenze, si può progettare un prototipo, che deve rispondere sia ai gusti estetici del committente, e del Costruttore, sia alle richieste tecniche del gestore, che dovrà usarlo durante il servizio ferroviario ed infine a quelle del pubblico che è il giudice finale della validità della nostra fornitura".

"E' complicato - domandiamo - mettere insieme le esigenze del servizio ferroviario con le richieste del Committente e del Gerente del servizio?"

"Abbastanza - ci risponde - nonostante la nostra esperienza quasi ventennale per quanto riguarda la Multi Rail e quella mia personale in comparti analoghi assai più lunga.
La causa principale di ciò è soprattutto il veloce turnover del personale dirigenziale nelle grandi Aziende, per cui ogni volta bisogna iniziare il dialogo ex novo, (spesso anche durante la realizzazione del progetto) anche se si collabora con Aziende con cui si aveva già lavorato in precedenza".

"E con i Fornitori?"

"Anche qui si pone lo stesso problema di turnover; inoltre c'è anche un aspetto economico perché le nostre richieste di modifica riguardano solo poche decine di pezzi (praticamente ogni fornitura ha richieste differenti); perciò non sempre è agevole trovare un punto di equilibrio tra le richieste del fornitore ed il budget a disposizione per il progetto; tuttavia, dato che ci rivolgiamo in genere alle stesse Aziende di provata esperienza, è più facile raggiungere una accordo".

"Voi operate solo nel settore ferroviario?"

"Certamente questo rappresenta il nostro core business, tuttavia siamo attivi anche in altri comparti come il trasporto navale e quello dei prodotti speciali, ad esempio di piattaforme petrolifere, che hanno esigenze in qualche modo simili al trasporto ferroviario."

Gianluigi Pagano