Articolo inserito da Annatina Franzese il giorno 07/12/2017 alle ore 20.26.05
Chef Per Amore...il gusto giusto della solidarietÃ
Nola è il luogo in cui da sempre il sacro ed il profano si confondono. Una città , per dimensioni equiparabile ad una provincia, ma di fatto ancora comune, in cui il potere spaziale ed il potere temporale cedono il passo reciprocamente, nel rispetto della collaborazione e della convivenza civile.
Giovedi 30 novembre nel refettorio dell'imponente edificio monumentale a pochi passi dal centro, che dal 1754 su iniziativa del vescovo Troiano Caracciolo Del Sole ospita il seminario, si è svolta la prima edizione della manifestazione benefica "Chef per Amore". L'evento, che si spera possa inaugurare una lunga serie di ciclicità , è nato dalla collaborazione tra Angela Merolla e lo chef Antonio Nunziata docente di cucina presso Istituto Professionale Alberghiero "L. de' Medici" di Ottaviano e delegato Federazione Italiana Cuochi - Associazione di Torre del Greco, area nolana, vesuviana e strianese.
La manifestazione, finalizzata a raccogliere fondi per il servizio dormitorio della Caritas Diocesana, ha visto otto chef, stellati ed emergenti, mettere a ferro e fuoco la cucina del seminario vescovile per realizzare al meglio la propria arte e porla al servizio dei più bisognosi.
La serata, si è compiuta realizzando un vero e proprio percorso conoscitivo ed emozionale. Prima di arrivare al refettorio, per l'occasione spogliato della sua veste povera ed essenziale e vestito della sobria eleganza di un ristorante degno delle migliori guide, i partecipanti alla serata sono stati accolti dai volontari Caritas che spiegavano a chi si prestava ad ascoltarli, il senso delle loro iniziative e della loro missione. Proseguendo, l'esposizione dei lavori fotografici del maestro Antonio Gibotta, frutto del servizio ai senza fissa dimora, come uno squarcio al velo di Maya ha concentrato l'attenzione su una realtà a noi molto vicina, ma molto spesso dimenticata.
Dopo un benvenuto di bollicine, magistralmente servito dai sommelier Ais (Associazione Italiana Sommelier), i finger food di Gennaro Cariulo e dello chef Giovanni Ripa hanno aperto il sipario sul palcoscenico gastronomico della serata.
Gennaro Cariulo tenendo fede alla sua natura, ha deliziato con: tacos con zuppa forte napoletana/sud americana; pane, burro e crudo di Marchigiana battuto al coltello; suino lento (maiale, scarola, provolone del Monaco e topinambur) e ceviche di trippa.
Per lo chef Giovanni Ripa
invece: mini hamburger alla rapa rossa, scottato di tonno, cipolla appassita all'Aglianico e balsamico, con provolone del Monaco;
bicchierino in trasparenza con vellutata di peperoni, lecca lecca di gamberi e lardo di Colonnata con panuria agli agrumi;
Mozzarella di bufala con polpo erborinato, panuria al nero di seppia e vellutata di zucca
In abbinamento per entrambi: una Falanghina brut - vino spumantizzato"Bomba d'amore" delle Cantine Annarumma
Per l'antipasto, lo chef Paolo Gramaglia di ritorno da Dubai, ha proposto un piatto in stile oriente: tataki di tonno, emulsione olio extravergine di oliva e limone, sale nero. Terra di the verde con dadini di mela verde. Giardino zen di patata agrumata con uova di salmone, pesce volante, uova di caviale, fiori e shiso. In abbinamento, un Lacryma Christi del Vesuvio doc "Janesta", annata 2016 della Tenuta le Lune del Vesuvio.
A seguire, un bocconcino tenero di agnello marinato al caffè, salsa di mais fresco, cialdina di carote, sfera di cavolfiore al sesamo e pecorino in gocce. In abbinamento all'impeccabile combinazione dello chef Fabio Ometo, un Fiano Colli di Salerno Igp "Melodia", annata 2015 di Casula Vinaria
Come primo piatto,pasta mista con ceci e astice. Con questa squisita pietanza, lo chef Peppe Aversa ha coniugato perfettamente legumi e crostaci; l'ennesima prova della sua grandezza.
In abbinamento, un Aglianico Rosato Sannio Doc, annata 2015 delle Cantine Fontanarosa.
Per lo chef Giovanni De Vivo invece, uno buon riso Carnaroli alla clorofilla di friarielli, mantecato con salsiccia al finocchietto selvatico e provolone stagionato.
In abbinamento: Lacryma Christi del Vesuvio Rosso Doc annata 2016 delle Cantine Romano
Con il secondo, lo chef Antonio Tecchia ha sorpreso tutti.
Scampi scottati nell'olio di caffè e trippa stufata con bisque di scampi, rosmarino e salvia. Pomodori verdi, polvere di capperi, schiuma di bufala, crackers al basilico. Un abbinamento apparentemente azzardato, ma dalla massima espressione.
In abbinamento, un Aglianico Terre d'Irpinia Igt annata 2011 delle Cantine Castaldo Tuccillo.
I gustosi panetti del Mastrofornaio Domenico Fioretti, hanno accompagnato con sfizio, le portate della serata.
Per concludere, lo chef Maurizio De Riggi
con il suo red delicious, in abbinamento ad un lammiccato filtrato dolce del Vesuvio annata 2017 delle Cantine Castaldo Tuccillo, ha ricondotto tutti alla torpore delle domeniche a casa della nonna.
Un lingotto morbido di mela annurca al genepy speziato con fava Tonka e pepe Muntok, gelée delicious, caviale di mela verde e croccante al cacao che ha donato calore ai presenti. Quello stesso calore che si spera, possa essere regalato a chi ne ha bisogno, mediante i proventi ricavati dalla serata.
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