Articolo inserito da Angela Viola il giorno 22/01/2018 alle ore 16.21.04
Il teatro di Eduardo
in scena a San Sebastiano al Vesuvio
Tripudio di pubblico per "Non ti Pago"
In scena la compagnia Le Maschere Del Vesuvio, quattro repliche e l'annuncio di laboratori gratuiti di teatro per tutti.
Far conoscere il teatro di Eduardo De Filippo attraverso la passione di giovani attori vesuviani. Missione compiuta grazie alla compagnia Le Maschere Del Vesuvio che si è esibita con un tripudio di pubblico nel Teatro Re Nasone, a San Sebastiano al Vesuvio. In scena per quattro serate, "NON TI PAGO", commedia in tre atti, rivisitata dal regista Marco Rega. L'evento è stato patrocinato dal Comune di San Sebastiano al Vesuvio, in collaborazione con "Studio Fotografico Armando Borrelli", "Pasquale De Falco Film", "SL Service", "Break Hair Studios".
Molto apprezzate le scenografie ideate dalla scenografa Elvira Borriello e realizzate da Bruno e Francesco Sorrentino, bellissimi i costumi e il trucco scenico affidato alla truccatrice Federica Gigante. Sul palco del teatro comunale 12 giovanissimi attori; un gruppo compatto, che va oltre la passione amatoriale. Le Maschere del Vesuvio infatti ha una mission ben precisa: quella di trasmettere la tradizione di Eduardo alle generazioni future e più in generale, di coinvolgere sempre più persone nella nobile arte del teatro.
Il regista infatti, ha anticipato nelle varie serate che presto partiranno laboratori di recitazione "gratuiti" per bambini e adulti. I corsi si svolgeranno all'interno del teatro "Re Nasone", con l'obiettivo di dare così la possibilità a tutti, senza distinzione di età e di classe sociale, di avvicinarsi al teatro.
"Se il teatro ha uno scopo sociale - spiega Marco Rega - assume un valore maggiore. Recitare significa tra l'altro, anche mettersi in gioco superando ansie e paure, diventando così anche una cura per molti".
Con "Non ti pago" (1940) Eduardo incontra il gioco del lotto, simbolo della napoletanità, e lo fa assurgere da passione a mania e da mania a proiezione (nonché a specchio deformante) di quella lotta caparbia contro le miserie del quotidiano che è cifra unificante dei suoi personaggi piú significativi. Sfortunato e testardo, il protagonista Ferdinando Quagliolo chiama in causa, letteralmente, il cielo e la terra per rivendicare una vincita che sente come un diritto, un atto di giustizia che la vita non può non rendergli, ed entra cosí a pieno titolo in quel mondo che l'autore stesso confessava di concepire «nel cuore prima che nel cervello».
Interpreti della commedia: Giusy Amatucci (Concetta), Rosa Ruggiero (Margherita la cameriera), Marco Rega (Aglietiello), Raffaele Riccardi (Vittorio Frungillo), Michele Ferrante (Luigi Frungillo), Giovanni Palumbo, (Ferdinando Quagliuolo), Gabriele Ferrone (Mario Bertolini), Lucia Velotto (Stella), Irene Latronico (Carmela), Luca Liguori (Don Raffaele console, prete), Roberto Fiorentino (Lorenzo Strumillo), Giorgia Veneruso (Zia Erminia).
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