Articolo inserito da Carol Agostini il giorno 15/05/2020 alle ore 16.54.37
"La nostra Cantina è casa e vita".......
Così si presentano questi tre uomini che si uniscono e fondano la Cantina Casula Vinaria nel 2007; sto assaggiando la gamma produttiva in questo periodo.
Ormai li conosco attraverso i loro vini, prodotti di buona qualità, con un'identità specifica, diretti e con un ventaglio sensoriale molto ampio, Loro sono: Armando Ruggiero, Daniele e Fiorello Iuorio.
Questi vini raccontano tre vite, tre speranze e i sogni di questa squadra, che ha trovato buon equilibrio per un percorso comune.
Grinta e determinazione non mancano, passione e professionalità.
A volte ci si rapporta a Canzoni, identificandoci in testi e ritmi, invece in questa realtà, mi sono rivista 20 anni fa, identificandomi nella loro forza e voglia di costruire, quando la mia carriera da artista creativa ebbe inizio, con la produzione di miei " pezzi " in vetro; ecco io rivedo la stessa " anima " in questi tre viticoltori ma soprattutto nei loro vini che sono musica per il mio palato e sensi.
La cosa che conta per me in questo periodo è " L'IDENTITA'" e quando un'azienda la trova, ha la strada definita, di forza e con la spinta giusta per essere nel Mercato.
La standardizzazione dei giorni nostri rovina le tradizioni, la cultura, la lavorazione, ponendo limiti alla qualità e allo svilupo territoriale.
Questi vini invece, sono ricerca e ascolto, anima e corpo, passione e qualità, studio e cultura del territorio, della vigna e del lavoro in cantina, tutto seriamente composto, seguito, ma con un filo di estrosità.
Ora vi parlo delle sensazioni percepite in questo Aglianico in purezza, con un nome Intrigante quanto il suo ventaglio olfattivo.
Al naso è floreale, ginestra e lavanda, violetta, muschio bianco, nota mentolata abbinata alla frutta rossa, more e ribes, lampone e fragola; pietra fuocaia, diretto, verticale ed elegante; in evoluzione note agrumate, arancia e cacao, ciliegia sottospirito, spezie pungenti tra cui pepe nero e ginepro, cardamomo, tostatura elegante e non invadente, chicco di caffè e note di noci e nocciole in chiusura.
In bocca entra deciso, di forza e di corpo, un vino giovane che darà il suo massimo tra qualche anno, longevo.
Ottima spalla acida, fresco, abbastanza morbido, i tannini devono fare il loro percorso, attualmente sorreggono una struttura centrata sulle durezze; lungo, sembra di masticarlo.
Il sapore è complesso, riprende le note olfattive, ma aggiungo la presenta di setosità, avvolgenza e pienezza della massa.
Abbinato al Lombo di Bufalo trattato come uno Speck, con affumicatura naturale del mio amico Gaetano Mastrantoni Due, per un tagliere da URLO!
Per riferimento: Fiorello Iuorio
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