Articolo inserito da Carol Agostini il giorno 30/09/2020 alle ore 13.47.44
Due sono i "personaggi" di questa bottiglia, l'enologo Carlo Saviotti e la deliziosa moglie Laura Bozzi.
Una storia di famiglia e lavoro, a stretto contatto ogni giorno, basata sull'equilibrio di una vita professionale a due.
Ormai sono generazioni che l'azienda in questione si impegna nella produzione di vini dell'Oltrepò Pavese, associando esperienza, tradizione e amore per la terra.
Situata tra le colline verdi della Valle Scuropasso, la Cantina accoglie chiunque nella sala degustazione per assaggiare la gamma di produzione, sotto l'attenta cortesia ed ospitalità di Laura in prima persona.
In queste colline oltrepadane sono stata condotta in tour da Carlo stesso a bordo di un mezzo d'altri tempi, ma ve ne parlerò nel prossimo racconto, perchè merita la giusta emotività .
Da sempre continuo a sostenere che è arte lavorare la terra, con sapienza e rispetto, con dedizione e vocazione, portare avanti la tradizione contadina che abbiamo ereditato dai nostri avi, comporta sacrifici ed impegno costante, nessuno si può ingegnare ma lo deve sentire.
Delizioso millesimato a base di Pinot Nero, sistema di vinificazione è dato dalla diraspatura dell'uva, macerazione delle bucce a freddo da 5 a 8°C per 36 ore, fermentazione a temperatura controllata, permanenza in vasca d'acciaio fino all'imbottigliamento, 24 mesi di permanenza sulle fecce.
Bolla vivace, schiuma persistente, al naso frutta rossa, lamponi e fragoline, nota mentolata di mentuccia e melissa, ciliegia, sentore balsamico di timo e basilico, marasca.
In bocca entra pieno, fresco, aromi di frutta rossa, scorza di arancia, un mix di frutta secca tra agrumi canditi e mirtillo disidratato, violetta anche in bocca e melissa, mi ricorda una tisana ai frutti e fiori rossi/viola.
L'ho abbinato alla pizza senza glutine della Pizzeria Ristorante Enoteca Maino di Conco (VI) di Stefano Maino, a base di gorgonzola, pancetta stufata, cipolla di tropea e formaggio cremoso filadelfia, una bomba deliziosamente golosa.
Devo dire che ci stava proprio bene, la pasta della pizza per nulla pesante, anzi la cottura tradizionale con forno a legna e medie/lunghe lievitazioni favoriscono la leggerezza dell'impasto.
Inoltre, devo anche sostenere che Stefano mi accontenta in ogni richiesta che faccio, sempre pronto a soddisfare ogni mio capriccio culinario, tra accostamenti di ingredienti fuori carta delle pizze.
Comporre la pizza a seconda dell'estro e gusti del momento è sempre una sfida di abbinamento coi vini che sto degustando e selezionando.
Guardatevi le foto vi verrà sicuramente voglia di fare la mia stessa esperienza gustativa.
https://www.pizzeriadamaino.it
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