Cantina Toblino

Questa Cantina nasce nel 1960 nelle vicinanze del lago di Toblino e del suo castello, in mezzo alle campagne vitate del piano del Sarca, dall'idea di un gruppo di viticoltori, i quali credevano nella qualità e la particolare affermazione qualitativa dei vini prodotti nella Valle dei Laghi, zona di millenaria tradizione.
Un'azienda che negli anni è stata in grado di affermarsi, di sviluppare e rappresentare un territorio, una squadra di produttori, sinergie radicate e fondate in un unico obiettivo: fare conoscere il vino del Trentino Alto Adige, espressamente del territorio di appartenenza.
La storia della qualità di questi vini la conosco direttamente attraverso l'enologo Lorenzo Tomazzoli (con me in commissioni internazionali enologiche) che per oltre 38 anni ha sviluppato masse in grandi vini identificativi del territorio e narranti una crescita di qualità vendemmia dopo vendemmia, in un contesto di gruppo e squadra.
La punta di diamante di questa realtà è il Vino Santo Trentino.
A mio modesto parere anche la Nosiola, vitigno autoctono a bacca bianca della zona, coltivato su terrazzi chiamati "frate'", e di Lavis, in provincia di Trento.
La gamma prodotta è piuttosto ampia e comprende: vini bianchi come lo Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Manzoni Bianco, Kerner, Moscato Giallo, Goldtraminer, Nosiola.
I vini rossi sono: Rebo, Teroldego, Lagrein Dunkel, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, eLimarò, Schiava, Lagrein Kretzer
Gli spumanti sono: Antares spumante Trentodoc.
Insomma, una linea produttiva che accoglie consensi e gusti di una vasta massa di consumatori finali e di settore.
Il mio giro in cantina è stato gestito da Giovanni Luigi Brumat, giovane Brand Manager della Cantina, ragazzo intuitivo, determinato con la giusta dose di grinta e consapevolezza.
Il regalo più grande di questa visita è stato quello di potere fare una miniverticale di Vino Santo direttamente da barrique con la supervisione di Claudio Perpruner enotecnico della cantina, concessa dal Direttore Carlo De Biasi.
Vi posso confessare la lussuria, la gola, la pienezza goliardica dei nostri sensi nel degustare il Vino Santo del 2004, 2007, 2014, una gioia immensa ha letteralmente invaso il nostro palato e naso.
La cantina ha inoltre un'osteria moderna con una formula da Bistrot, in cui troverete oltre al vino anche altri prodotti gastronomici, sotto la guida del Direttore Franco Zanella.
Sono stata ospitata a cena e confermo il livello qualitativo della brigata di cucina senza tralasciare quella di sala.
Ho percepito il vero valore e sinergia di gruppo coeso e dinamico capitanato dallo Chef Sebastian Sartorelli.
Piatti interessanti con una proposta di menù intrigante e di livello molto buono.
Colori, consistenze, spazialità coordinate ed in totale equilibrio di profumi e sapori.
Integra la qualità della materia prima usata, tecnica e progettualità dei piatti sono le fondamenta dell'ottima resa di questa cucina.
Grazie dell'ospitalità ed omaggi.
Per riferimenti: https://www.toblino.it

This winery was founded in 1960 near Lake Toblino and its castle, in the middle of the vineyards of the Sarca plain, from the idea of a group of winemakers, who believed in the quality and particular qualitative affirmation of the wines produced in the Valley dei Laghi, an area of millenary tradition.
A company that over the years has been able to establish itself, to develop and represent a territory, a team of producers, rooted and founded synergies in a single goal: to make the wine of Trentino Alto Adige, expressly of the territory to which it belongs, known.
I know the history of the quality of these wines directly through the oenologist Lorenzo Tomazzoli (with me in international enological commissions) who for over 38 years has developed masses in great wines identifying the territory and narrating a growth in quality harvest after harvest, in a group and team context.
The highlight of this reality is the Vino Santo Trentino.
In my humble opinion also Nosiola, a native white grape variety of the area, grown on terraces called "frate '", and from Lavis, in the province of Trento.
The range produced is quite wide and includes: white wines such as Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Manzoni Bianco, Kerner, Moscato Giallo, Goldtraminer, Nosiola.
The red wines are: Rebo, Teroldego, Lagrein Dunkel, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, eLimarò, Schiava, Lagrein Kretzer
The sparkling wines are: Antares spumante Trentodoc.
In short, a production line that welcomes the approval and tastes of a vast mass of final consumers and of the sector.
My tour in the cellar was managed by Giovanni Luigi Brumat, a young Brand Manager of the Winery, an intuitive guy, determined with the right amount of grit and awareness.
The greatest gift of this visit was to be able to make a mini vertical of Vino Santo directly from the barrique under the supervision of Claudio Perpruner winemaker of the cellar, granted by the Director Carlo De Biasi.
I can confess to you the lust, the gluttony, the goliardic fullness of our senses in tasting the Vino Santo of 2004, 2007, 2014, an immense joy has literally invaded our palate and nose.
The winery also has a modern tavern with a bistro formula, where you will find in addition to wine also other gastronomic products, under the guidance of the Director Franco Zanella.
I was hosted for dinner and I confirm the quality level of the kitchen brigade without neglecting that of the dining room.
I perceived the true value and synergy of a cohesive and dynamic group led by Chef Sebastian Sartorelli.
Interesting dishes with an intriguing menu proposal of a very good standard.
Colors, textures, coordinated spatiality and in total balance of aromas and flavors.
Integrating the quality of the raw material used, the technique and design of the dishes are the foundations of the excellent performance of this kitchen.
Thanks for the hospitality and gifts.

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